Dal 15 maggio all’8 settembre all’Estorick Collection of Modern Italian Art
Ottanta scatti in bianco e nero e a colori realizzati dal fotografo Sergio Strizzi sui set di grandi registi italiani e internazionali, da Michelangelo Antonioni a Vittorio De Sica, da John Huston a Peter Greenaway fino a Roberto Benigni e Giuseppe Tornatore. A Londra dal 15 maggio apre i battenti la mostra ‘Sergio Strizzi -The Perfect Moment’ negli spazi dell’Estorick Collection of Modern Italian Art. Organizzata in collaborazione con l’Archivio Sergio Strizzi di Roma, è la prima esposizione nel Regno Unito dedicata al fotografo italiano, considerato uno dei più grandi talenti della fotografia sui set cinematografici, e sarà visitabile fino all’8 settembre.
”Siamo particolarmente legate ad alcune foto di Monica Vitti – raccontano all’Adnkronos le figlie Melissa e Vanessa – che papà scatto nel 1960 a Milano in una Torre Galfa appena costruita e deserta, dove, in un gioco di vetri, i protagonisti sono la città e la Vitti. Scatti all’avanguardia, antesignani di quelli che saranno i servizi di moda dei grandi fotografi, dimenticati in un cassetto e che ritrovammo 25 anni fa. Papà era ancora in vita quando glieli facemmo vedere ma non ci disse mai per quale occasione fu fatto quel servizio. Su queste 80 foto stiamo preparando un libro che uscirà dopo la mostra. Ultimamente poi nell’archivio abbiamo ritrovato una foto di Silvana Mangano sul set del ‘Giudizio universale’ di De Sica, un fuori scena con lei in abito da sera molto bello”.
Appassionato di fotografia sin da giovane, Strizzi cominciò la sua carriera lavorando presso l’agenzia Publifoto. Nel 1952, catturò l’azione dinamica di alcune partite di calcio per il film ‘Gli undici moschettieri’, ed andò poi a lavorare sui set di film come ‘La grande guerra’ e ‘La donna del fiume’, in cui recitò anche Sophia Loren. Durante gli anni Sessanta, Strizzi lavorando a stretto contatto con Michelangelo Antonioni sui set de La Notte, L’eclisse e Deserto Rosso, realizzò foto in grado di evocare le intense atmosfere della grande trilogia sull’alienazione. In seguito all’incontro con i produttori inglesi Harry Saltzman e Albert R. Broccoli, Sergio Strizzi si trasferì a Londra per lavorare sul set di tre film della serie di James Bond, ‘Dalla Russia con Amore’, ‘Si vive solo due volte’ e ‘Solo per i tuoi occhi’. Nel 1978, lavorando sul set di Linea di sangue, Strizzi conobbe Audrey Hepburn, che poi fotografò per Life magazine, in occasione di una feature speciale che celebrava il cinquantesimo compleanno dell’attrice ed il suo ritorno al cinema.Per tutti gli anni Ottanta Strizzi continuò a lavorare su molti set cinematografici, tra cui quello di ‘Fuga per la vittoria’ diretto da John Huston e ‘Le avventure del barone di Munchausen’ di Terry Gilliam. Durante gli anni Novanta, Strizzi lavorò per molte delle produzioni hollywoodiane realizzate in Italia, come ad esempio il film ‘Il gioco di Ripley’ (2002). Durante la sua lunga carriera, Strizzi ha documentato oltre 100 film, ed è sempre stato considerato un artista, dagli artisti con cui ha lavorato.