Nell’agrigentino a Raffadali e a Canicattì “La vera storia di Vitti ’na Crozza” di Sara Favarò

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Proseguono gli incontri in tutta la Sicilia del saggio di Sara Favarò che è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, lo scorso 11 maggio dall’autrice.

Il testo, pubblicato da Giambra editori, prefazione del giornalista e scrittore Giuseppe Lo Bianco, è uno studio analitico della canzone in cui la studiosa, Cavaliere della Repubblica per meriti culturali, sezionando le varie parti delle strofe, e indagando su etimologia dei termini, luoghi, autenticità, significati, sfruttamento e usanze locali, restituisce dignità a un canto che ha attraversato diverse interpretazioni nel tempo, che lo hanno svuotato del suo autentico significato. “Vitti ‘na Crozza” è conosciuta per il suo orecchiabile e lieto ritornello, ma è tutt’altro che un canto allegro. La canzone, ambienta nelle zolfare siciliane dell’Ottocento e del primo Novecento, ha per protagonista una crozza, ossia un teschio, che con il suo dire si fa promotore di una forte denuncia sociale e culturale. Si è sempre ritenuto che l’autore del testo fosse anonimo, ma Sara Favarò riesce a scoprirne l’identità.

Queste le date e i luoghi dei prossimi incontri in Provincia di Agrigento:

–       RAFFADALI, 18 maggio, ore 17,30, alla Biblioteca Comunale via Nazionale. Interverranno il Sindaco Silvio Cuffaro, il Presidente della Biblioteca Comunale Enzo Alessi, la giornalista Maria Giuseppina Terrasi e l’Autrice. Evento organizzato da Antonella Vecchio, Gero Galvano, Nada Murena, Gabriele Costanza.

–       CANICATTÌ, 22 maggio, ore 17,30, all’Associazione Culturale Athena in Corso Umberto n, 41. Interverranno Sara Favarò, il critico letterario Mariza Rusignolo, il musicista Davide Li Causi, nipote di Franco Li Causi, compositore della versione originale della canzone. Evento organizzato da Francesco Camastra.

 

 

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