Seconda giornata della 14a edizione del “Sicilia Queer filmfest”

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domenica 26 maggio / SQFF2024

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La seconda giornata della 14a edizione del Sicilia Queer filmfest si apre alle ore 11 presso le Terrazze dell’Institut français con la presentazione di Exercices de relecture: Serge Daney 1962-1982 di Pierre Eugène (Parigi, Éditions du Linteau, 2023) e Serge Daney and Queer Cinephilia di Pierre Eugène, Kate Ince, Marc Siegel (Lüneburg, Meson Press, 2024).

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Il programma delle proiezioni prende avvio alle ore 15 presso il Cinema De Seta con Mamántula di Ion de Sosa (Spagna-Germania 2023), mappa ironica e aracnide di un presente alternativo in cui immaginare amori transdimensionali e morti di piacere, innestando generi cinematografici che “senza soluzione di continuità” viaggiano fra il poliziesco, l’horror, l’erotico; seguono i cortometraggi Wild Fruits di Bernardo Zanotta (Paesi Bassi-Francia 2024), dove i ricordi intimi si fanno archivio pubblico, alla cui ricchezza può attingere chiunque ne abbia bisogno, Y di Matea Kovač (Croazia 2023), viaggio rizomatico di osservazione prossima del desiderio e del corpo femminile, colto sotto il tocco desiderante di due amanti destinate a non ritrovarsi mai più, Slimane di Carlos Pereira (Germania 2023), in cui i corpi singoli diventano lo strumento per una liberazione sessuale e una resistenza collettive, Andy et Charlie di Livia Lattanzio (Francia 2022), Honeymoon di Akis Papastathopoulos (Grecia-Francia-Cipro 2023), road movie potente, dall’elegante fotografia, dove l’indignazione diventa un’espressione, la discriminazione un grido, l’affetto nonostante tutto un gesto della mano.

Alle ore 18 si proietta The Written Face di Daniel Schmid (Giappone-Svizzera 1995). Gli Onnagata, nella tradizione del teatro giapponese, sono gli uomini che interpretano i personaggi femminili. Tamasaburo Bando è uno degli Onnagata più celebri. Daniel Schmid viaggia in Giappone per catturare la filosofia più profonda dell’arte degli Onnagata, rinunciando alla struttura classica del documentario ma concentrandosi sulle performance di Bando e di altri artisti, per indagare cosa significhino l’identità e il genere sessuale nel magico reame del palcoscenico del teatro Kabuki.

Si prosegue alle ore 20.30 con Leisure, Utopic di Beatrice Gibson (Regno Unito-Italia 2024). Bernadette Mayer ha pubblicato più di trenta testi fra poesie e saggi fra il 1968 e il 2021, prima di morire nel 2022. In Utopia, del 1984, immagina un mondo alternativo, un’ucronia senza malattie, senza soldi, in cui le porte sono tutte grandi e le finestre sono tutte aperte. Beatrice Gibson modella in due minuti una nuova chance per l’immagine e per la poesia al cinema; tú me abrasas di Matías Piñeiro (Argentina-Spagna 2024), ispirato ai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, questo ultimo lavoro di Piñeiro è una narrazione che si rinnova ad ogni lettura e rende le conversazioni tra la poetessa Saffo e la ninfa Britomarti aperte a sempre nuove interpretazioni; chiude la giornata alle ore 22.30 Ludendo Docet di Luca Ferri (Italia 2023).

Nella foto, Honeymoon

 

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