Il gruppo ARCHEOPENSIONATI (pagina Facebook) con il dr. Gaetano Consalvo ci segnala questa bella iniziativa dell’ArcheoClub d’Italia – Area Ionica-Etnea relativa alla presentazione in Sicilia dei reperti archeologici che sono in grado di spiegare come si svolse la vita ai piedi dell’Etna a partire dal V Secolo d.C.
Rilanciamo volentieri il comunicato integrale pubblicato dall’Ente ArcheoClub d’Italia aps (Ente del Terzo Settore)
Per le Giornate Europee dell’Archeologia – Domenica 16 Giugno – Presentazione per la prima volta, in Sicilia, dei reperti archeologici in grado di raccontare lo svolgimento della vita ai piedi dell’Etna dal V secolo d.C.
Mariarosaria Grasso (Archeologa e Presidente ArcheoClub D’Italia Area Ionica – Etnea ): “Sepolture del V sec. d.C. ma anche oggetti. In Sicilia, portati alla luce reperti archeologici a Nunziata di Mascali, in grado di raccontarci lo svolgimento della vita ai piedi dell’Etna nel V secolo d.C. e Domenica 16 Giugno, alle ore 17 e 30, li presenteremo con escursione e briefing stampa all’interno del sito archeologico di Nunziata di Mascali dove è in corso la missione archeologica. I meravigliosi mosaici della basilica paleocristiana, gli affreschi di epoca normanna con il Cristo Pantocratore, gli oggetti della vita quotidiana, anfore, lucerne, tegole, raccontano la devozione millenaria della gente Etnea”.
E il 16 Giugno a Nunziata di Mascali, in Sicilia presentazione alla stampa degli scavi archeologici con rinvenimento di reperti che potrebbero raccontare lo svolgimento della vita ai piedi dell’Etna nel V sec. d.C.
E Domenica 16 Giugno, per la prima volta, nei territori vulcanici dell’Etna, costeggiando i luoghi del Verga, verranno presentati gli scavi archeologici di Mascali, con i primi, straordinari reperti rinvenuti che riscrivono la storia del territorio. Rinvenute sepolture ma anche oggetti di vita quotidiana
” Alle pendici dell’ Etna, fra le nere sciare e il turchese del mare Ionio, sorge il borgo di Nunziata. Qui, nelle terre che forse appartennero a papa Gregorio Magno, i volontari di Archeoclub d’ Italia, nell’ ambito di una Convenzione siglata con Soprintendeza BB.CC.AA. di Catania, e Comune di Mascali, con il prezioso supporto dell’ INGV, stanno continuando a scavare nel sito archeologico della Nunziatella, uno scrigno prezioso che conserva le antichissime tracce del Cristianesimo primitivo. I meravigliosi mosaici della basilica paleocristiana, gli affreschi di epoca normanna con il Cristo Pantocratore, gli oggetti della vita quotidiana, anfore, lucerne, tegole, raccontano la devozione millenaria della gente Etnea. Domenica 16 giugno sarà possibile visitare il sito e poi ascoltare e vedere le novità dello scavo appena concluso. In Sicilia, portati alla luce reperti archeologici a Nunziata di Mascali, in grado di raccontarci lo svolgimento della vita ai piedi dell’Etna dal V secolo d.C. Domenica 16 Giugno, alle ore 17 e 30, con escursione nel sito archeologico di Nunziata di Mascali, a Mascali, in provincia di Catania, illustreremo alla stampa gli esiti della campagna di scavo nel ridente borgo di Nunziata che è una frazione di Mascali, in Sicilia. Lo faremo nell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia”. Lo ha dichiarato Mariarosaria Grasso, archeologa e Presidente dell’Archeoclub D’Italia Area Ionico – Etnea
Sepolture del V – VI secolo d. C. ma anche oggetti!
“Nel cuore di questo borgo che sorge su un’area collinare ricca di verde , acque sorgive e antichi sentieri che si inerpicano tra torrenti e terrazzamenti a secco, muta testimonianza della fatica della gente etnea, c’è uno scavo importante con reperti importanti venuti alla luce. In questo luogo, dove lo sguardo spazia senza soluzione di continuità dall’Etna a Taormina e alle acque turchesi del mare Ionio, sorge l’area archeologica della Nunziatella. Il sito archeologico della Nunziatella, vive senza soluzione di continuità da epoca tardoromana ad oggi e vede affiancate una basilica paleocristiana monoabsidata di V/VI d. C. e una chiesa medievale dedicata a Santa Maria Annunziata. L’edificio religioso più antico conserva uno splendido pavimento a mosaico figurato policromo di epoca tardo-romana (V/VI sec. d.C.). Gli scavi si stanno concentrando in quest’area. Le indagini recenti hanno portato alla luce – ha dichiarato Mariarosaria Grasso, archeologa e Presidente dell’Archeoclub D’Italia Area Ionico – Etnea – inizialmente un tratto di un imponente canale per la conduzione delle acque ricoperto da lastroni in pietra lavica. Successivamente sono stati intercettati i resti di un muro che corre parallelo alla parete meridionale della chiesa per oltre nove metri. Il muro presenta sulla facciata interna uno spesso strato di intonaco e alla base un piano pavimentale in cocciopesto. Di tale struttura resta da definire il collegamento, con la vicina basilichetta paleocristiana. Lo scavo ha restituito numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d. C. che testimoniano la frequentazione ininterrotta dell’area ricca di sorgenti di acqua e quindi adatta all’insediamento umano fin da epoca remota. Magari potremmo essere all’alba di un borgo risalente ad un periodo che andrebbe da circa 1400 anni da a 1100 anni fa. Un sito fondamentale per capire i popoli come vivevano ai piedi dell’Etna. Non dimentichiamo che il vulcano si è formato con un processo che ha avuto inizio ben 570.000 anni fa. I reperti risalgono al VI secolo d.C. e dunque potranno contribuire alla conoscenza di quelli che erano i costumi quotidiani del tempo”.
E Domenica 16 Giugno, per la prima volta, nei territori vulcanici dell’Etna, costeggiando i luoghi del Verga, verranno presentati gli scavi archeologici di Mascali, con i primi, straordinari reperti rinvenuti che riscrivono la storia del territorio. Rinvenute sepolture ma anche oggetti di vita quotidiana
La vincente collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania.
“Di recente, una convenzione siglata tra la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania, il Comune di Mascali e dall’ Archeoclub d’Italia, sede comprensoriale area ionico-etnea, ha portato ad una ripresa delle indagini archeologiche. La convenzione, autorizzata dall’Assessorato Regionale Beni culturali e dell’Identità Siciliana – ha concluso la Grasso – si è avvalsa della collaborazione dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio etneo di Catania, che ha fornito la datazione al Carbonio 14 dei frammenti ossei di due sepolture localizzate nell’area adiacente alla chiesa della Nunziatella e di altri frammenti ossei di animali recuperati all’interno dello scavo. Contestualmente sono state realizzate delle prospezioni georadar ad opera dei tecnici Valerio Materni e Vincenzo Sapia .della Sezione di Roma2 dell’INGV. Attraverso questa tecnica geofisica non distruttiva è stato possibile ottenere immagini ad alta risoluzione di strutture sepolte propedeutiche alla realizzazione dei saggi di scavi archeologici”.
Domenica 16 giugno – la stampa potrà visitare il sito archeologico di Nunziata di Mascali con briefing stampa alle ore 17 e 30. Interverranno la Soprintendenza, le massime autorità, gli archeologi.