Palermo-“Francopen”: il 1mo programma estivo dello Spazio Franco pensato per lo Spazio Open

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CANTIERI CULTURALI DELLA ZISA – OFFICINE DUCROT

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Dopo il successo dell’ultima stagione di Scena Nostra, Spazio Franco rilancia, e inaugura per la prima volta un programma estivo. A partire dal 20 luglio Franco Open, la nuova rassegna nata in collaborazione con Averna Spazio Open, propone tre appuntamenti che, come da consuetudine dei cartelloni di Spazio Franco, mescolano diversi linguaggi del teatro contemporaneo, dall’arte alla performance, dall’umorismo al teatro di narrazione.

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Dalla scorsa estate esiste una nuova storia ai Cantieri Culturali alla Zisa, che rappresenta a tutti gli effetti un modello di co-gestione innovativo di uno spazio culturale, che vede cooperare le varie realtà che animano l’area e i tanti operatori culturali della città e non solo. Uno spazio importante per Palermo con un potenziale tutto da sviluppare, come d’altronde ancora enorme è quello degli stessi Cantieri, dice Giuseppe Provinzano. FrancOpen è un tentativo coraggioso e visionario di provare a dare una nuova veste allo Spazio Open, proponendo, ancora una volta, un progetto differente nello stile di Spazio Franco. Un progetto coraggioso perché non è sostenuto da nessuna istituzione pubblica, una scommessa totalmente in auto-produzione, un progetto che nasce, in collaborazione con il CCCZ-Comunità Cantieri Culturali Zisa, per rilanciare il progetto culturale dei Cantieri con una nuova scommessa … e per questo visionario! Sono “solo” 3 appuntamenti, che coinvolgono artisti di chiara fama nazionale e di grandissima qualità anche nella prospettiva di aprirsi ad un nuovo pubblico, trasversale e transgenerazionale.

 

La coppia artistica più esplosiva e dissacrante della scena italiana, Rezza-Mastrella, Leone d’oro alla carriera per il Teatro alla Biennale di Venezia 2018; l’autore, attore, e drammaturgo palermitano Davide Enia; l’attore e comico romano Valerio Aprea, sono i protagonisti della prima edizione di Franco Open firmata dalla direzione artistica di Giuseppe Provinzano.

 

Si comincia giovedì 20 luglio alle ore 21.30 con l’inimitabile duo artistico del teatro italiano, formato da Antonio Rezza e Flavia Mastrella, con Pitecus uno spettacolo che analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni: laureati, sfaticati, giovani e disperati alla ricerca di un’occasione che ne accresca le tasche e la fama, vecchi in cerca di un’identità che li aiuti ad ammazzare il tempo prima che il tempo ammazzi loro, persone che tirano avanti una vita ormai abitudinaria, esseri che viaggiano per arricchire competenze culturali esteriori e superficiali. Pitecus si scaglia contro la cultura dell’assopimento e della quiescenza creativa, raccontando storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato.

Mercoledì 24 luglio Davide Enia, uno degli autori-attori più significativi del teatro di narrazione con Italia Brasile 3 a 2. Il ritorno, – di e con Davide Enia, con le musiche in scena di Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio- a quarant’anni da quella partita epica allo stadio Sarrià di Barcellona, durante il Mondiale di calcio del 1982, e a venti dal suo spettacolo ormai storico, Italia-Brasile 3 a 2, torna a evocare la gioia di quella vittoria.

Per l’occasione Enia torna a confrontarsi con il testo originale, riproponendolo in una nuova versione: il mondo è cambiato, diverse sono le urgenze, i vuoti urlano più dei pieni, si profila un conflitto sociale durissimo, la pandemia e il lockdown hanno rimesso in discussione il teatro, la sua urgenza, il suo fine. Italia-Brasile 3 a 2 opera su un doppio binario: la coscienza collettiva e la coscienza intima. La partita della Nazionale contro il Brasile diventa uno strumento liberatorio, il suo ricordo è intriso di gioia. Ma c’è anche qualcosa che appartiene a una dimensione più profonda, legata a doppio filo con l’essenza del teatro stesso: il rapporto tra i vivi e morti. La presenza degli assenti continua a vibrare da questa parte della vita, e i tanti protagonisti di questo testo oggi non ci sono più: è morto Pablito Rossi, è morto Enzo Bearzot, è morto Sócrates, è morto Valdir Peres, è morto lo zio Beppe. «Eppure i loro occhi – commenta Enia – le loro voci, le loro gesta continuano a ripresentarsi come presenze vive, scena dopo scena, parola dopo parola, gol dopo gol, schiudendo le porte dell’inesprimibile, invitando ad abbandonarci al mistero, permettendoci di scorgere ciò che brilla nel buio e non fa male».

 

Franco Open chiude mercoledì 31 luglio con Valerio Aprea, autore e attore tra i più originali interpreti del panorama italiano, con il suo stile accattivante e carico di sagace ironia, noto anche al grande pubblico per la partecipazione alla serie tv Boris e al programma tv cult Propaganda Live. Per la prima volta sul palco di Spazio Franco, Aprea presenta Gola e altri pezzi brevi, uno spettacolo nato dal tentativo di far incontrare la scrittura del compianto Mattia Torre con le note della Daunia Orchestra. I tre monologhi scelti provengono dalla raccolta intitolata In mezzo al mare e pubblicata nel 2012 da Dalai editore.

Ne viene fuori uno spettacolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante. In un perfetto equilibrio tra parole e note.

Valerio Aprea e Mattia Torre hanno lavorato insieme per diversi anni e dopo la prematura scomparsa di quest’ultimo, Aprea è impegnato, con altri eccellenti artisti, a diffondere la sua opera e il suo talento trasversale. Una lunga collaborazione artistica, quella tra Aprea e Torre: a partire dal primo monologo ‘In mezzo al mare’ del 2003, passando per l’esperienza televisiva di ‘Buttafuori’ (Rai3, 2006) e ‘Parla con me’ (Rai3 2007), a quella delle tre stagioni di ‘Boris’ (2007-2010) confluite poi nel film omonimo (2011). In teatro, insieme a Valerio Mastandrea, hanno debuttato con ‘Qui e ora’.

 

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