L’obiettivo è quello di “mantenere il personale e le attrezzature delle unità pronte per l’uso in combattimento”
La Russia ha avviato la seconda fase delle esercitazioni con l’uso di armi nucleari non strategiche con la Bielorussia. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, come riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti. ”In linea con la decisione del presidente della Federazione Russa, è iniziata la seconda fase dell’esercitazione delle forze nucleari non strategiche”, si legge nella nota diffusa dal ministero. Nel corso delle esercitazioni verranno affrontate questioni relative all’addestramento congiunto delle unità delle forze armate di Russia e Bielorussia per l’uso in combattimento di armi nucleari non strategiche, spiega l’agenzia di stampa Tass. La prima fase era stata avviata il 21 maggio.
“Le esercitazioni mirano a mantenere il personale e le attrezzature delle unità pronte per l’uso in combattimento delle armi nucleari non strategiche di Russia e Bielorussia al fine di garantire in modo incondizionato la sovranità e l’integrità territoriale dello Stato dell’Unione”, ha aggiunto il ministero della Difesa russo.
Nella prima fase delle esercitazioni il personale delle formazioni missilistiche del Distretto militare meridionale ha ottenuto munizioni speciali per l’addestramento per il sistema missilistico tattico-operativo Iskander, equipaggiando veicoli di lancio e avanzando verso l’area designata per il lancio di missili, ricorda la Tass. Il personale delle unità aeronautiche delle Forze aerospaziali russe coinvolte nell’esercitazione si è esercitato nell’equipaggiamento di unità speciali da combattimento con armi aeronautiche, compresi missili ipersonici aerobalistici Kinzhal, e nel volo in aree di pattugliamento designate. Adnkronos