Musica, cultura e natura, ma anche territorio e turismo: nel pittoresco paesino di Frazzanò, in provincia di Messina, alle porte dei meravigliosi Monti Nebrodi, dal 2 al 4 agosto si svolgerà l’8^ edizione del Frazzanò Folk Fest, evento che, attraverso la world music, abbraccia e fa incontrare culture diverse, un’occasione unica per celebrare la diversità attraverso la musica e la cultura.
La world music non è semplicemente un genere, ma un legame che unisce popoli lontani, raccontando storie antiche e celebrando la ricchezza della diversità umana attraverso un viaggio musicale straordinario. Dai suoni soavi delle terre remote alle pulsazioni incalzanti delle tradizioni ancestrali, il palcoscenico si trasforma in un crocevia di scambi culturali e scoperta delle radici dell’umanità.
Un programma che mette al centro tutte queste tematiche: si parte venerdì 2 agosto (ore 21,00 – Piazza Regina Adelaisa – ingresso libero) con Antichi Suoni, Compagnia che è ormai da diversi decenni impegnata nell’ambito della ricerca, tutela e salvaguardia del cospicuo patrimonio etno-musicologico avendo come scopo la riscoperta e valorizzazione dell’ampio e variegato patrimonio culturale della Sicilia, sia strumentale sia polivocale che si cerca di salvare dall’estinzione. A seguire i Miramundo, formazione di musicisti provenienti da Europa, Africa, Asia e America Latina che si riuniscono per creare musica unica. I membri di MiraMundo sono uniti dalla libertà, dal coraggio di superare ogni confine, dall’amore per il multiculturalismo e da una comprensione globale delle proprie tradizioni. Le loro canzoni presentano storie intime sull’amore, esperienze di viaggio e sentimenti, mescolando generi diversi: bossa nova, mariachi messicani, samba, italiano e gyp.
Sabato 3 agosto (ore 22.00 – ingresso libero – Piazza Regina Adelaisa) sarà la volta di un’artista internazionale di culto, Tonino Carotone (unica data in Sicilia), che presenta il suo viaggio attraverso l’essenza stessa dell’umanità, una celebrazione della nostra natura mortale, dove né la santità né la dannazione ci definiscono. “Nè Angeli nè Diavoli” tour è un inno alla condizione umana, un’esplorazione poetica e romantica della nostra esistenza. Tonino Carotone ci invita a riconoscere la bellezza della nostra imperfezione, il fascino della nostra caducità, e a celebrare l’autenticità dei nostri sentimenti. In apertura, alle ore 21.30, si esibirà Marco Corrao, cantautore siciliano, chitarrista, produttore e direttore artistico, con alle spalle tour in USA e Europa e collaborazioni con Eugenio Finardi, Kaballà Francesco Cafiso, Giuseppe Milici, Moni Ovadia, Alex Valle, Riccardo Tesi, Mario Incudine, Jono Manson, e tanti altri.
Domenica 4 agosto si partirà alla volta del massiccio delle Rocche del Crasto, con partenza alle 17.00 dalla splendida Abbazia San Filippo di Fragalà, per assistere al concerto al tramonto degli AcquAria (ore 19.00 – biglietto 25,00 euro. Per info e prenotazioni contattare +393703224716). Si tratta di un’escursione attraverso un percorso di trekking che parte dall’antica Abbazia e arriva nella zona del massiccio chiamata dagli abitanti “Vina” (quota 1000 m s.l.m.). Per quasi la totalità del percorso i partecipanti saranno accompagnati da un panorama che spazia da Cefalù, all’abitato di San Marco e fino alle isole Eolie. Sarà in cima però che il pubblico godrà in pieno di uno spettacolare tramonto sul mare che farà da cornice all’esibizione di “AcquAria”, musicista, performer e poliedrico creatore che studia e pratica le arti e le culture popolari della sua Sicilia. Si concentra sulla rappresentazione di opere concettuali che combinano diverse forme di teatro musicale, composizioni e performance sperimentali, in cui la narrazione, la poesia e la musica si fondono con altri linguaggi dell’arte.
Rientro previsto per le 21.30 all’Abbazia San Filippo di Fragalà per assistere al concerto (ore 22.00 – ingresso libero) di Alessio Bondì & Fabio Rizzo, duo artistico che da tempo è alla ricerca di un suono che rappresenti la Sicilia contemporanea, con un piede nella tradizione e un altro nella canzone d’autore. Dopo anni di sperimentazioni col dialetto palermitano e di ricerca della musica arcaica siciliana, i due propongono un concerto essenziale, intriso di urla e arabeschi, filastrocche, preghiere e riti collettivi
“Una delle aspirazioni del Festival – racconta il direttore artistico Luca Li Voti – è quella di evolvere verso un modello diffuso, estendendo la sua presenza e la sua offerta culturale su più luoghi e comunità all’interno dei Monti Nebrodi. Questa visione innovativa consentirebbe al festival di coinvolgere un pubblico ancora più vasto, valorizzando in modo più ampio il ricco patrimonio naturale e culturale a disposizione, coinvolgendo pubblico e amministrazioni dei comuni limitrofi e non solo. L’obiettivo del festival diffuso è quello di tessere una rete di collaborazione e scambio tra le comunità, promuovendo la valorizzazione delle tradizioni locali e il dialogo interculturale attraverso la musica. Questo approccio non solo amplificherebbe l’impatto del Festival sul territorio, ma contribuirebbe anche alla crescita economica e sociale delle varie aree coinvolte”.