Grande interesse per la scoperta di una grotta sotterranea a Isola Bella

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di Gaetano Consalvo

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Una importante scoperta è stata compiuta nei giorni scorsi dal Gruppo di ricerca dell’Istituto per la Cultura Siciliana in collaborazione con l’associazione Serapide di Taormina i quali grazie a un attento lavoro di ricerca investigativo-documentale ha dimostrato come alcune antiche leggende locali su misteriose vie di fuga sotterranee dall’Isola Bella di Taormina, che hanno da sempre affascinato la popolazione locale, abbiano saldi fondamenti sul territorio.

Infatti, mercoledì 10 luglio 2024 è stata casualmente individuata la reale esistenza di queste grotte e vie di fuga finora esistenti soltanto nell’immaginario delle popolazioni. Di questa grotta il gruppo aveva letto già in un antico testo risalente al 1709 (“La Sicilia in prospettiva parte II” aut. anonimo Gesuita che lo dedicò al Senato di Palermo, stamperia Cichè).

La clamorosa scoperta avvalora la veridicità delle antiche leggende e del folklore locali, aggiungendo un nuovo capitolo alla storia dell’isola, destreggiandosi tra mito e realtà.

L’Isola Bella di Taormina ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale nell’ambito storico e geografico della zona. La sua posizione strategica nel Mar Mediterraneo ne ha determinato l’importanza sin dai tempi antichi, quando veniva utilizzata come punto di attracco per le imbarcazioni in transito.
Importante è da valutare che le grotte sotterranee hanno svolto vari ruoli e funzioni nell’antichità, tra cui quello di fornire un rifugio sicuro per le popolazioni, servire come deposito per le merci o come luogo di culto. Inoltre, le grotte hanno avuto un ruolo strategico nelle attività militari, offrendo difesa e sicurezza durante i conflitti.
Questo contesto storico e geografico ha contribuito a plasmare l’isola e a renderla un luogo di grande significato culturale e naturale.

LA GROTTA DELLE LUMÌE

La grotta di dimensioni inaspettate è caratterizzata da un complesso sistema di cavità sotterranee, alcune delle quali raggiungono dimensioni sorprendenti. Le rocce metamorfiche incastrate in un precario equilibrio all’interno di quello che si può definire a pieno titolo un rilevante geosito, sono principalmente costituite da scisti cloritici-sericitici, che si sono formati attraverso processi di metamorfismo. Queste rocce rappresentano un antico basamento cristallino di età Paleozoica e mostrano una struttura geologica complessa e interessante.

La topografia e la geometria della grotta presentano caratteristiche uniche e affascinanti. La complessa disposizione delle rocce metamorfiche all’interno della grotta crea un ambiente sotterraneo di notevole interesse geologico. Le variazioni nelle forme e nelle dimensioni delle cavità sotterranee offrono spunti importanti per lo studio della dinamica e dell’evoluzione del sistema carsico in cui la grotta è inserita, e rappresentano un’importante fonte di informazioni per comprendere la storia metamorfica e la genesi delle rocce presenti all’interno della grotta.

Quattro impavidi esploratori si sono avventurati in un’esplorazione di alto livello caratterizzata da grandi difficoltà e sfide:

NINO LUCA
GAETANO CONSALVO
GIUSEPPE SMEDILE
DANIEL CARNABUCI

Ognuno di loro ha dimostrato un livello impressionante di competenze specifiche necessarie per affrontare con successo questa avventura, che ha richiesto determinazione, resistenza e abilità. L’esperienza di ciascun esploratore ha contribuito in modo unico al successo della spedizione e al superamento delle innumerevoli difficoltà.

Ogni esploratore coinvolto in questa avventura di alto livello ha presentato un profilo unico e impressionante, ricco di esperienza, abilità e determinazione. Dallo scalatore esperto al navigatore esperto, ognuno ha portato al team una serie di competenze fondamentali che si sono rivelate decisive per il successo della spedizione. Il profilo dettagliato di ciascun esploratore rivelerà le qualità e le capacità specifiche che li hanno resi fondamentali per superare con successo le sfide incontrate lungo l’impegnativa esplorazione.

La condensazione dell’umidità atmosferica è un fenomeno comune che avviene quando l’aria satura di vapore acqueo si raffredda, causando la formazione di minuscole goccioline d’acqua. Questo processo è influenzato da diversi fattori, tra cui temperatura, pressione e umidità relativa. L’umidità atmosferica, invece, si riferisce alla quantità di vapore acqueo contenuta nell’aria. Questi fenomeni sono importanti da studiare in relazione alle grotte, in quanto possono influenzare la formazione di canali di condensazione difatti all’interno uno di questi di grandi dimensioni e stato individuato ed esplorato.
Quando l’aria calda e umida proveniente dall’esterno entra in contatto con le pareti più fredde della grotta, si raffredda e il vapore acqueo si condensa, formando gocce d’acqua che scorrono lungo le pareti.
Questo specifico canale costituito da varie forme e dimensioni, è molto importante per comprendere meglio l’ambiente all’interno delle grotta, attraverso lo studio delle implicazioni, dopo la scoperta di questo geosito, possa avere sulla conservazione del patrimonio naturale.

Lungo le pareti verticali dei canali di condensazione si è costituita una florida colonia di “Pleopsidium chlorophanum” che è un organismo di particolare interesse all’interno delle zone umide della grotta, in quanto costituisce un ambiente ricco di opportunità per lo studio scientifico e potenziali applicazioni industriali.

L’individuazione di questa colonia ha suscitato nel gruppo grande curiosità e interesse per le sue caratteristiche uniche in tutta la Sicilia e per il suo ruolo nell’ecosistema sotterraneo.

“Pleopsidium chlorophanum” comunemente conosciuto come una forma di vita “pioniera“, è un tipo di fungo lichenizzato appartenente alla famiglia delle Verrucariaceae. La sua origine risale a milioni di anni fa e la sua classificazione taxonomica è stata oggetto di approfonditi studi e ricerche scientifiche per la sua peculiare natura e le sue peculiarità ecologiche.

Dal punto di vista morfologico, in questa specifica colonia di “Pleopsidium chlorophanum” si presenta come una formazione di piccole strutture simili a croste, di colore giallo acceso, la forma più o meno globosa e talvolta allungata, con una lieve protuberanza in corrispondenza del punto di presa nella parete,tanto da formalizzare questi primi visitatori una illusione pareidolitica tendente a ricondurre gli stessi minuscoli limoni , da qui la decisione di utilizzare la definizione di: LA GROTTA DELLE LUMÌE

Dal punto di vista biologico, questa colonia è in grado di svolgere importanti funzioni all’interno dell’ecosistema sotterraneo, contribuendo alla biodiversità e alla salute dell’ambiente.
L’importanza ecologica di questo insediamento di “Pleopsidium chlorophanum“ risiede nella sua capacità di stabilizzare il microclima della grotta umida e di fornire un habitat vitale per altre specie. La funzione nell’ecosistema sotterraneo è cruciale per il mantenimento dell’equilibrio ambientale e per la salvaguardia della biodiversità in un ambiente così peculiare e delicato come una grotta umida.

NOTA: si precisa che a seguito della casuale individuazione della grotta il gruppo si è immediatamente attivato al fine di informare tutte le competenti autorità affinché il geosito sia valutato e protetto da chi di competenza e si impegna a non divulgare l’esatta ubicazione se non successivamente alle opportune verifiche di sicurezza delle Autorità preposte.

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