L’edizione 2024 del “Segesta Teatro Festival” in musica con “Una sola giornata”

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Si apre venerdì 26 luglio di Sergio Cammariere Quartet.

 Sabato 27 luglio, in prima nazionale, Voce e notte di e con Lina Sastri.

Il 28 luglio, con replica il 29, altra prima nazionale con Oreste di Euripide, scritto, diretto e interpretato da Danilo Capezzani

Il Segesta Teatro Festival, con la direzione artistica di Claudio Collovà, apre la sua terza edizione, venerdì 26 luglio alle ore 21.00 al Teatro Antico all’interno del Parco Archeologico di Segesta, diretto da Luigi Biondo, con l’attesissimo concerto dal titolo Una sola giornata con la formazione Sergio Cammariere Quartet; produzione Mercurio Management.

Affiancato dalla sua storica band – un team di grandi musicisti che da sempre sono al suo fianco , composto da Daniele Tittarelli (sax soprano), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Amedeo Ariano (batteria) – Cammariere ripercorre la sua carriera partendo dai grandi successi fino ad arrivare ai brani del suo ultimo disco, Una sola giornata appunto, che dà anche il titolo al nuovo tour.

Il concerto rispecchia l’animo e l’approccio musicale unico dell’artista, una perfetta combinazione di intensi momenti di poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini. Oltre ai suoi brani più amati trovano spazio in scaletta anche le ultime creazioni raccolte nell’album La fine di tutti i guai (2019), e tante altre nuove composizioni.

Sergio Cammariere, in un’ora e mezza di pura magia, recupera dal baule dei ricordi i successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature in un perfetto equilibrio armonico che ne sottolinea l’intensità emotiva. Immancabili, inoltre, i tributi e gli omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato durante la sua lunga e apprezzata carriera.

Sabato 27 luglio alle ore 21.00 sempre al Teatro Antico, Lina Sastri presenta, in prima nazionale, un suo nuovo progetto dal titolo “Voce e notte”, uno spettacolo che si muove al confine tra la musica e il teatro; produzione esecutiva e direzione tecnica Costantino Petrone, disegno luci Gianni Caccia.

Sastri nello spettacolo tocca, con il suo personalissimo carisma, la prosa, la poesia e la musica, passando dalle sue acclamate interpretazioni di personaggi femminili come Filumena Marturano e Medea – personaggi ricchi di umanità, passioni e forti contraddizioni – alle maschere di Luigi Pirandello che mettono in luce la complessità della natura umana e invitano a riflettere sulle nostre identità e sulle nostre relazioni.

La musica classica napoletana, da Di Giacomo a Tosti, e quella degli autori e poeti della musica contemporanea, da Pino Daniele a Enzo Gragnaniello, le malinconiche atmosfere del fado e le passioni del tango, e le ballate della musica etnica e popolare, sono rese ancora più vibranti dall’esecuzione dal vivo al pianoforte del Maestro Adriano Pennino, che segue e armonizza il personalissimo viaggio proposto dalla grande artista napoletana. Durata dello spettacolo 75 minuti.

Sempre in prima nazionale debutta domenica 28 luglio alle ore 19.30 al Teatro Antico, con replica il 29 alla stessa ora, “Oreste” di Euripide con la regia, la drammaturgia e la traduzione di Danilo Capezzani che lo interpreta, anche, affiancato da una formazione Under 35 composta da Gabriele Cicirello, Iacopo Nestori, Francesca Trianni. I costumi sono di Laura Giannisi; impianto scenico Danilo Capezzani; produzione Compagnia Mauri Sturno, durata 90 minuti.

Lo spettacolo che si avvale del patrocinato dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” porta in scena il testo di un autore che Capezzani considera «il più illuminato, geniale e moderno dei tragediografi greci. Forse anche il più graffiante e, in certi aspetti, anche oltremodo miscredente».

Euripide, in tutte le sue storie, scalfisce ogni elemento favolistico e se ne serve come leva, come grimaldello, per aggredire il cuore delle storie. Oreste, come un reietto, cerca di sfuggire alla giustizia e con Elettra e il suo amico Pilade diventa una sorta di folle criminale, dentro al suo stesso crimine. È giusto compiere un omicidio verso la propria madre? E in nome di qualsiasi cosa? Sono questo gli interrogativi che si è posto Capezzani per raccontare, sulle tracce del mito, il cuore dell’essere umano.

Il Segesta Teatro Festival 2024 è sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta che comprende i siti di Custonaci, Contessa Entellina, Poggioreale e Salemi.

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