La mostra fotografica “Macelleria Palermo” di Franco Lannino e Michele Naccari “offre uno sguardo crudo e realistico sulla violenza mafiosa che ha segnato Palermo negli anni Ottanta e Novanta”. Attraverso 44 scatti in bianco e nero, la mostra documenta scene di delitti mafiosi, “rappresentando un viaggio visivo e testuale nella sanguinosa storia della città. Macelleria Palermo sarà allestita presso il Castello di Carini dal 18 luglio al 18 agosto 2024, e sarà arricchita da effetti multimediali per un’esperienza immersiva altamente coinvolgente”. “L’esposizione non è solo un tributo ai tragici eventi del nostro recente passato, ma anche un richiamo alla memoria collettiva siciliana più dolorosa e profonda, affinché le nuove generazioni comprendano l’entità degli orrori che Palermo ha vissuto nel recente passato- spiegano gli organizzatori – Le fotografie, crude, forti, brutali mostrano l’immediato dei più clamorosi omicidi avvenuti a Palermo, catturando momenti di delirio e di sangue, ma anche di tenerezza e umanità”.
Valentina Mignano, promotrice dell’esposizione a Carini insieme all’Associazione Jonathan Livingston Odv, descrive le immagini come un ritratto senza filtri dei metodi propri della criminalità organizzata, un percorso visivo che scende nei dettagli “operativi” di cosa nostra (dall’incaprettamento alle esecuzioni più atroci). Un documento che mostra Palermo, nelle parole di Franco Lannino, come una “macelleria” segnata da violenza e omertà. La mostra offre anche un’audioguida gratuita, che fornisce ulteriori dettagli sui momenti rappresentati. Particolare rilievo verrà dato alla fotografia che mostra un carabiniere che reca in mano verso l’ignoto la borsa di Paolo Borsellino (che conteneva l’agenda rossa del magistrato) scattata dal fotoreporter Lannino in via D’Amelio esattamente 32 anni orsono.
La mostra è stata allestita negli ultimi tempi in varie regioni italiane, dal Friuli alla Lombardia, passando per la Calabria, e suscitando il vivo interesse dei visitatori della penisola. Il Castello di Carini si pone adesso come sede d’eccezione per gli scatti di Lannino e Naccari, non solo per la bellezza e la struggente storia che lo segna da secoli, ma anche come luogo che crea continuità con il tema dell’esposizione, infatti il maniero arabo-normanno contiene al proprio interno un’ala in cui sono custoditi i “Pupi antimafia” del puparo Angelo Sicilia (da Pio La Torre a Peppino Impastato, passando per il giudice Livatino). “Macelleria Palermo” è un’importante occasione per mantenere viva la memoria storica, e rappresenta un potente strumento educativo e di sensibilizzazione per la comunità contro questa piaga sociale (si consiglia la visione a un solo pubblico adulto). Al vernissage, che avrà luogo il 18 luglio 2024 alle ore 17.30, oltre al fotoreporter Franco Lannino, saranno presenti per dialogare in una tavola rotonda il prof. Michele Cometa, docente di Storia della cultura e Cultura visuale all’Università di Palermo, il presidente della Commissione Antimafia Antonello Cracolici, la prof. Alessandra Dino: studiosa dei fenomeni della criminalità organizzata (Università di Palermo), la scrittrice Gemma Mannino Contin e il Sindaco della Città di Carini, prof. Giuseppe Monteleone. Durante l’inaugurazione la cantante Linda Armetta si esibirà con alcuni brani musicali, accompagnata dal chitarrista Gianni La Rosa”. Grazie al lavoro dell’Associazione Jonathan Livingston, in occasione del vernissage sarà restituito alla città di Carini un nuovo spazio: la sala Meeting sita nell’atrio del Castello, rimodernata, ampliata e pronta per un rilancio culturale, un nuovo spazio per eventi espositivi di alto profilo culturale.