Con questo dispiegamento “importanti infrastrutture russe sarebbero raggiungibili in 10 minuti” dalle armi occidentali
Gli Stati Uniti alzeranno ulteriormente la tensione con il dispiegamento di missili in Germania. E la Russia è pronta a rispondere con misure analoghe. È il messaggio che Vladimir Putin invia da San Pietroburgo, dove va in scena la parata per il 328esimo anniversario della fondazione della Marina militare russa.
Il presidente russo ha sottolineato che alla portata di tali armi “si troveranno importanti strutture di controllo governativo e militare russi, centri amministrativi e industriali e infrastrutture di difesa. E il tempo di volo verso obiettivi sul nostro territorio per tali missili, che in futuro potrebbero essere dotati di testate nucleari, sarà di circa 10 minuti”.
“Se gli Stati Uniti d’America metteranno in atto tali piani – ha aggiunto il presidente russo – ci considereremo liberi dalla moratoria unilaterale precedentemente ipotizzata sul dispiegamento di armi d’attacco a medio e corto raggio, compreso l’aumento delle capacità delle forze costiere della nostra Marina”. Adotteremo misure speculari per implementarli, tenendo conto delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti in Europa e in altre regioni del mondo”.
“Inoltre – ha concluso il capo dello Stato russo – continuerà ad aumentare la fornitura di forze di superficie e sottomarine e doteremo le navi di armi ad alta tecnologia di nuova generazione e sistemi missilistici ipersonici e svilupperemo sistemi di ricognizione, sorveglianza e difesa aerea dei confini vicini e lontani”.
Usa e il dispiegheranno missili da crociera a lungo raggio in Germania
Il programma per il dispiegamento di capacità di fuoco a lungo raggio della Multi Domain Task Force, include missili Tomahawk, SM-6 e missili ipersonici ora in via di sviluppo, “che hanno una gittata significativamente più lunga dei missili da terra ora basati in Europa”.
Stati Uniti e Germania hanno dato l’annuncio del futuro dispiegamento in una dichiarazione congiunta diffusa, mentre era in corso il vertice della Nato a Washington. Si inizierà quindi con “dispiegamenti episodici” nel 2026 per proseguire “nel futuro con uno stazionamento duraturo”. “Esercitare queste capacità avanzate dimostrerà l’impegno degli Stati Uniti verso la Nato e il loro contributo alla deterrenza integrata europea”.
Il dispiegamento di missili con gittata media, vale a dire compresa fra i 500 e i 5.500 chilometri era proibito dal Trattato per le forze nucleari a medio raggio, che era stato firmato nel 1987 da Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan, trattato da cui gli Stati Uniti sono usciti nel 2019, denunciando lo sviluppo, da parte della Russia, del nuovo missile da crociera 9M729. Lo scorso mese Vladimir Putin aveva dichiarato che la Russia avrebbe ripreso a produrre missili nucleari a raggio intermedio, denunciando le esercitazioni di tali armi americane in Danimarca.