Sold out al Segesta Teatro Festival per il concerto “Una sola giornata” con Sergio Cammariere Quartet

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La terza edizione del Segesta Teatro Festival, con la direzione artistica di Claudio Collovà, si è aperta ieri sera al Teatro Antico del Parco Archeologico di Segesta, diretto da Luigi Biondo, con il sold out del concerto Una sola giornata di Sergio Cammariere, accompagnato dalla sua storica band composta da Daniele Tittarelli (sax soprano), Luca Bulgarelli (contrabbasso), Amedeo Ariano (batteria).

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In un continuo e affettuoso dialogo con il pubblico, Cammariere ha ripercorso la sua carriera partendo dai grandi successi fino ad arrivare ai brani del suo ultimo disco, Una sola giornata. Basta poco – ha dichiarato – per condensare i momenti più intensi della vita.

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Il concerto ha offerto momenti di intensa poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini, interrotti dai lunghi applausi del pubblico, che ha fatto vibrare il Teatro Antico.

«Segesta in questi mesi è tornata ad odorare di terra e di acqua, di timo e di origano selvatico, di artemisia e di calendula – dichiara Luigi Biondo, direttore del Parco archeologico di Segesta. II Segesta Teatro Festival 2024 parte dalla consapevolezza di volere stupire ancora, dalla voglia di narrare ancora il passato e le leggende di questo luogo con tutte le forme e i linguaggi dell’Arte: dal teatro alla danza, dalla musica alle istallazioni contemporanee partecipate, dai laboratori didattici all’osservazione delle stelle. Fino al 25 agosto l’artificio delle sapienti architetture del teatro e del tempio saranno ancora una volta in dialogo con la magia della luce dell’alba e del tramonto. Un abbraccio di pietra che da secoli avvolge spettatori ed artisti in un lungo afflato che non può avere spazio nelle parole».

«È iniziato al meglio, con la prima data sold out, questo nostro viaggio tra le Arti – sottolinea il direttore artistico Claudio Collovà – L’intento è vivere, anche per questa edizione, un’esperienza unica in un parco archeologico incontaminato, un rito collettivo in grado di trasformare ogni spettatore in un viaggiatore di esperienze. Che sia teatro, musica o danza ogni espressione artistica sul palcoscenico del Teatro Antico o al Tempio di Afrodite Urania diventano espressione dell’incontro tra l’umano e il divino».

Foto di giuseppe di salvo

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