A distanza di trentatré anni dal suo omicidio, Libero Grassi, l’imprenditore che nel 1991 con la sua pubblica resistenza alle estorsioni maturò in solitudine il coraggio di denunciare Cosa Nostra, sarebbe affiancato da centinaia di colleghi che in questi anni, con l’ausilio di Addiopizzo, si sono liberati da ogni forma di taglieggiamento.
Tuttavia il fenomeno delle estorsioni, seppure ridimensionato rispetto al passato grazie in particolare al lavoro di magistrati e forze dell’ordine, resta presente perchè molti di coloro che pagano e non denunciano più che subire ricercano la messa a posto.
Il pizzo più che generarsi da pressioni e intimidazioni costituisce, soprattutto, la contropartita che il commerciante o l’imprenditore corrisponde per relazioni di convenienza che condivide con Cosa nostra. Una dinamica che è sempre esistita ma che da tempo è prevalente rispetto ai casi di chi paga perché minacciato e intimidito
In occasione del trentatreesimo anniversario le iniziative si apriranno a Palermo, in via Alfieri alle 7,30 nel luogo dove si consumò l’omicidio dell’imprenditore tessile e in cui ogni anno la famiglia Grassi affigge il manifesto che rievoca le condizioni di isolamento e solitudine in cui maturò il delitto.
Prenderanno parte a tale momento anche gli operai che con i loro datori di lavoro e il supporto di Addiopizzo hanno contribuito fattivamente ad affrancare le loro imprese edili dal fenomeno estorsivo, trovando la forza e il coraggio di denunciare.
La giornata sarà anche un momento per sensibilizzare cittadini e istituzioni a praticare il consumo critico a sostegno dei titolari della pizzeria “Dolce rosso pizza” di Capaci (Pa) che in passato sono stati oggetto di molestie e tentativi di estorsione denunciati con il sostegno di Addiopizzo. Non si può infatti chiedere a commercianti e imprenditori di opporsi al fenomeno del racket delle estorsioni se il contesto sociale e politico resta indifferente.
Nel pomeriggio si svolgerà la VII edizione dell’iniziativa “Vela per l’inclusione sociale”. I bambini del quartiere Kalsa e gli educatori di Addiopizzo saliranno a bordo delle imbarcazioni dei soci della Lega Navale Italiana, tra cui Azimut, la barca a vela a due alberi di oltre 12 metri, sequestrata dalla Guardia di Finanza in seguito a una operazione di lotta all’immigrazione clandestina.
L’iniziativa finalizzata a favorire l’inclusione sociale si inserisce nell’ambito delle attività di educativa territoriale e inclusione sociale svolte da Addiopizzo nel quartiere Kalsa di Palermo.
ore 7,30 via Vittorio Alfieri, Palermo Un fiore di vinca in ricordo di Libero Grassi a trentatre anni dall’omicidio
Ore 10,00 via Monsignor Siino, Capaci Consumo critico – Pago chi non paga presso “Dolce rosso pizza”
Un momento per sensibilizzare cittadini e istituzioni a praticare il consumo critico a sostegno dei titolari della pizzeria “Dolce rosso pizza” sapore di Capaci (Pa) che in passato sono stati oggetto di molestie ed estorsione denunciate con il sostegno di Addiopizzo. Non si può infatti chiedere a commercianti e imprenditori di opporsi al fenomeno del racket delle estorsioni se il contesto sociale resta indifferente.
ore 15,30 Porto della Cala, Palermo – Polo Lega Navale Italiano
Oltre le barriere – Vela per l’inclusione sociale
I bambini del quartiere Kalsa e gli educatori di Addiopizzo saliranno a bordo delle imbarcazioni dei soci della Lega Navale Italiana, tra cui Azimut, la barca a vela a due alberi di oltre 12 metri, sequestrata dalla Guardia di Finanza in seguito a una operazione di lotta all’immigrazione clandestina. L’iniziativa finalizzata a favorire l’inclusione sociale si inserisce nell’ambito delle attività di educativa territoriale e inclusione sociale svolte da Addiopizzo nel quartiere Kalsa di Palermo.