Industria delle bibite: la Sicilia in bottiglia, Tomarchio lancia nuovi prodotti e racconta il percorso di crescita

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Colore vivo, profumo intenso, gusto rinfrescante, produzione artigianale, aroma deciso, ma soprattutto “energia sprigionata dalla natura”: sono questi gli elementi che da sempre contraddistinguono le bibite della siciliana Tomarchio, che dopo aver battezzato nel 2023 le due nuove linee – Aperitivi e Birre 1920 – per rafforzare il segmento del “fuori casa”, quest’anno rilancia con la nascita della nuova bevanda al Latte di Mandorla Bio Organic.

Un’operazione nata dalla voglia di sperimentare e innovare, sempre all’insegna della qualità e della tradizione dell’azienda, per offrire ai consumatori fresche novità estive, potenziando un portfolio che (solo nel 2023) ha generato quasi 4 milioni di casse vendute in tutto il mondo.

La storica industria nata all’ombra dell’Etna – fondata nel 1920 e rilevata dalla famiglia Busi con un piano di espansione che oggi fa registrare 14,2 mln di fatturato (+6% a volumi e +18% a valore nel 2023) – punta ancora una volta sull’eccellenza territoriale, valorizzando le mandorle di Avola nella varietà “Pizzuta”, confermando la passione per la Sicilia e la voglia di promuovere la tradizione.

 

«Si tratta di un prodotto del tutto nuovo e inedito per le linee della storica realtà siciliana, conosciuta in ben 43 Paesi del mondo per le sue bibite gassate», sottolinea Mirco Gabbin, direttore generale Sibat Tomarchio, realtà che oggi conta all’attivo 50 dipendenti, un indotto stimato di altre 400 risorse della filiera e oltre 1000 negozi specializzati in Italia per raggiungere 1.500.000 famiglie di consumatori. «Con le nuove nate ampliamo così la nostra offerta – continua Gabbin – lanciando sul mercato un prodotto (nella sua versione classica e nella variante aromatizzata con cannella) con mandorla interamente nostrana e biologica che riesce, grazie al guscio particolarmente spesso e resistente, a proteggere il cuore del frutto mantenendo inalterate le sue naturali caratteristiche. Abbiamo deciso di seguire una preparazione tradizionale, che richiama le tecniche di una volta, tramandate da generazioni, per offrire un gusto autentico e genuino. Il macchinario usato nel processo produttivo riproduce lo stesso effetto della storica lavorazione artigianale realizzata con i panni di lino, consentendo di filtrare al meglio la bevanda: aspetto che consente all’azienda di adottare un packaging trasparente che non nasconde nulla. Bevi ciò che vedi».

 

La siciliana Tomarchio punta così a distinguersi sul mercato per il suo dinamismo, che l’ha portata recentemente sul podio dell’Italian Food Awards 2023 (categoria “Fast growing company snack e aperitivi”) e del Top Italian Food Gambero Rosso con l’Aranciata Rossa Bio, e che oggi la vede proiettata ben oltre i confini italiani, con la presenza anche in Georgia, Singapore e Azerbaijan (ultime conquiste della direzione commerciale).

La ricetta vincente? «Uno sguardo al passato con una visione proiettata al futuro – continua Gabbin – Una storia lunga un secolo, caratterizzata da innovazione, qualità ed evoluzione dei prodotti, sicurezza alimentare e tutela ambientale, che è riuscita a imporsi sul mercato promuovendo il patrimonio agroalimentare dell’Isola e trasferendo quei valori che caratterizzano l’immagine più autentica della Sicilia. Oggi, dopo 104 anni, l’azienda che ha accompagnato ben cinque generazioni di consumatori, è diventata leader del settore, affermandosi quale vera e propria eccellenza made in Sicily».

 

Ma le novità non sono finite, perché oltre alla nuova bevanda al Latte di Mandorla – commercializzata attraverso i canali Horeca e la Gdo con due formati: mezzo litro per il consumo in famiglia e 200ml per il consumo single – Tomarchio ha anche innovato la linea Deliziosa&Autentica in bottiglia, con 5 nuovi gusti “zero zuccheri” (Aranciata Rossa Zero, Chinotto Zero, Mandarino Verde Zero, Cola Zero e Limonata Zero), in linea con le tendenze di un mercato che spinge sulla riduzione dell’apporto calorico delle bibite. «Anche questa – conclude Mirco Gabbin – un’operazione coraggiosa, che ha richiesto un importante piano d’investimenti dedicato per sostenere i nuovi business e grande impegno da parte di tutto il team. Oggi, in alta stagione e col piede sull’acceleratore, raccogliamo i frutti di questo lavoro, proiettandoci con slancio verso il potenziamento dell’indotto del comparto Horeca e proseguendo nel percorso d’internazionalizzazione dei nostri prodotti, per raccontare la Sicilia e i suoi sapori».

 

 

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