Concluso a Belpasso il IX Simposio Internazionale di Scultura su Pietra Lavica – Oro Nero dell’Etna

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Ieri pomeriggio, alle 17.30 a Piano Bottara – Etna, si è svolta la cerimonia di consegna delle quattro sculture in pietra lavica prodotte da artisti di fama internazionale, invitati a partecipare al

IX Simposio Internazionale di Scultura su Pietra Lavica – Oro Nero dell’Etna, evento organizzato dal Comune di Belpasso col supporto dell’Accademia delle Belle Arti di Catania.

Le quattro opere verranno presto collocate sul territorio di Belpasso, seguendo il progetto “Belpasso – Scacchiera dell’Etna – Città delle 100 Sculture” che vuole la creazione di un museo a cielo aperto, visitabile liberamente, in un percorso artistico e turistico, legato all’Etna.

 

“Il nostro progetto è un progetto ambizioso ma anche unico. Vogliamo creare un percorso scultoreo che sia un museo a cielo aperto, diffuso, libero e fruibile per tutti.

Un modo di intendere l’arte liberamente che può attrarre il turismo associato all’Etna, dando alla nostra Città la visibilità che merita. Un modello unico nel panorama dei paesi etnei ma anche per quello siciliano.

L’obiettivo è poter caratterizzare Belpasso come città della pietra lavica e creare, così, una rete turistico-culturale con il vulcano protagonista”, dichiara il Sindaco di Belpasso Carlo Caputo.

 

“Il Simposio di Scultura vuole testimoniare il nostro attaccamento a questo territorio, ma è anche un’occasione per aprirsi al mondo.

Noi vogliamo celebrare l’Etna ma anche la Sicilia tutta, perché quando dal resto del mondo pensano alla nostra isola la associano indissolubilmente al vulcano spettacolare che è l’Etna, patrimonio dell’Umanità.

Uno spettacolo che quest’anno è stato particolarmente suggestivo perché da Piano Bottara, dove si è svolto il Simposio, è possibile ammirare non solo il lavoro degli artisti, ma anche l’Etna e poi più giù anche il mare”, continua il sindaco.

“Voglio ringraziare gli artisti: Renate Verbrugge dal Belgio, Hiroyuki Asano dal Giappone, Alex Labejof dalla Francia e Francesco Mazzotta dall’Italia, i quali sono riusciti – in sole due settimane – a plasmare la nostra pietra dura.

Come ci ha spiegato la puntuale critica della prof.ssa Ornella Fazzina, gli artisti, con le loro opere, vogliono lanciare dei messaggi precisi che riguardano il tempo (Hiroyuki Asano), la creazione e la fertilità (Francesco Mazzotta), l’equilibrio fragile del pianeta (Renate Verbrugge) e il rapporto tra natura e uomo (Alex Labejof).

Il Simposio appena conclusosi è giunto ormai alla IX edizione e ha richiesto negli anni, e richiede ancora, molto lavoro.

Ringrazio tutti coloro i quali hanno supportato tecnicamente il Simposio e gli artisti, ma soprattutto ringrazio l’Accademia delle Belle Arti di Catania – nelle persone della Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Lina Scalisi, il Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Gianni Latino, il curatore del Simposio, Ornella Fazzina, il Direttore artistico, Pierluigi Portale – per il contributo fondamentale che ci ha sempre dato al fine di creare un evento che negli anni è cresciuto moltissimo e che ha – senza alcun dubbio – un respiro assolutamente internazionale, come dimostra la partecipazione di famosi scultori provenienti da tutto il mondo, in questi anni.

Stiamo già pensando a una bellissima X edizione, la quale sarà ancor più spettacolare.

L’arte è bellezza e la bellezza ci salverà. Al prossimo Simposio”, conclude il sindaco Caputo.

 

Nella foto, la scultura dell’artista Labejof

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