Sarà l’Accademia di Belle Arti di Catania (ABACT) a produrre, organizzare e allestire il Premio Nazionale delle Arti 2024 — XVIII edizione — Comunità di saperi. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha selezionato la candidatura dell’Accademia e fissato la data della mostra che si svolgerà dal 18 ottobre al 15 dicembre.
Le sedi dell’esposizione saranno prestigiosi luoghi cittadini: il Teatro Massimo Bellini di Catania, dove avverrà la cerimonia di premiazione dei vincitori delle sottosezioni previste, il 18 ottobre, giorno dell’inaugurazione della mostra; Palazzo della Cultura, ex Monastero di San Placido; la Fondazione Brodbeck Arte Contemporanea; la Fondazione Puglisi Cosentino per l’arte.
L’edizione 2024 del PNA, è stata concepita intorno al tema “Comunità dei saperi”.
Alla selezione hanno partecipato oltre 400 studenti, per le dodici sottosezioni in concorso, provenienti dalle Accademie di Belle arti statali e da un Conservatorio di musica.
Le due giurie specializzate nel campo delle arti visive e del restauro sono state nominate dal Ministero dell’Università e della Ricerca su proposta dell’Accademia di Belle Arti di Catania e hanno valutato le opere senza conoscerne la provenienza, in una condizione di totale imparzialità.
Cristiana Collu, direttrice della Fondazione Querini Stampalia, in qualità di presidente, Elena Bordignon, direttrice editoriale ATPdiary, Dyana Gravina, artista interdisciplinare hanno selezionato le opere della sezione Arti visive, ad eccezione della sottosezione Restauro, la cui giuria è stata formata da Giorgio Bonsanti, presidente della commissione interministeriale MiBACT-MUR, in qualità di presidente, Stefania Pandozy, restauratrice Musei Vaticani, Roberta Carchiolo, storica dell’arte per la Sovrintendenza BBCC di Catania.
Verrà assegnato un premio per le singole sottosezioni.
«Essere stati scelti come ospiti di questo prestigioso evento, è per noi la dimostrazione che l’Accademia di Belle Arti di Catania continua a distinguersi per la capacità di connettere la ricchezza culturale della nostra città con le sfide globali dell’arte contemporanea – dichiara Lina Scalisi, Presidente ABACT –. È questa sinergia ciò che rende la nostra istituzione un punto di riferimento per chi aspira a un percorso di formazione artistica di eccellenza e che riconferma il nostro ruolo cruciale nel panorama culturale e artistico non solo del nostro territorio, ma dell’intera nazione».
Oggi sono ben venticinque le Accademie di Belle Arti statali presenti sul territorio italiano. Con un bacino di utenza di oltre 30.000 studenti iscritti ai corsi di primo e secondo livello, e ai cicli unici quinquennali di restauro, con 2.700 docenti e 800 personale amministrativo, le realtà nazionali dell’Alta formazione artistica, costituiscono una vera comunità di saperi in grado di dare un apporto essenziale alla formazione del nostro paese.
«Le Accademie sono oggi in grado di fornire in modo accurato una risposta al fabbisogno formativo e intellettuale, legato a tutti gli ambiti della progettualità artistica, promuovendo sempre più modelli sinergici e sperimentali in linea con i più dinamici ambiti dell’occupazione anche in campo internazionale – afferma Gianni Latino, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania -. Quella delle Accademie è un’offerta formativa che non teme il confronto, anzi lo promuove e lo auspica, perché ha saputo intendere le arti come un bene che sa connettere l’ingegno del singolo ai bisogni e ai sistemi articolati della società contemporanea, una comunità. Non solo: per la prima volta, per l’anno accademico 2024-25, nelle Istituzioni AFAM – tra cui la nostra di Catania – si avviano i Dottorati di ricerca. Ciò costituisce un traguardo fondamentale nella valorizzazione dell’Alta Formazione Artistica e Musicale in Italia».
Il progetto grafico di questa edizione del Premio Nazionale delle Arti, un’identità visiva inedita e originale, è stato realizzato dal corso accademico di secondo Livello in Design per l’editoria dell’Accademia di Catania. Basata sull’aspetto grafico allusivo della messa in connessione delle città italiane che compongono una ‘rete dei saperi’, impiega un linguaggio grafico-testuale che prevede la realizzazione di un alfabeto ‘Aba Saperi’. Questo alfabeto permette di comporre parole, frasi e testi, rendendo l’immagine grafica in sé un sapere comune, condivisibile dalle diverse Accademie, dove le linee, che formano le lettere P, N e A , acronimo del Premio, sono il prodotto di una forma connettiva tra punti. La chiave di lettura che evoca la comunità di saperi evocata da questa XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti.
il Premio Nazionale delle Arti 2024 — XVIII edizione — Comunità di saperi è ideato da Ministero dell’Università e della Ricerca, Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, prodotto e organizzato da Accademia di Belle Arti di Catania, con il Patrocinio di Città di Catania, Fondazione Brodbeck, Fondazione Puglisi Cosentino, Teatro Massimo Bellini. Partner tecnico, Fedrigoni. Media Partner: ArteeCritica, Dinamica.
Accademia di Belle Arti di Catania, notizie
Fondata il 17 dicembre 1967 attivando il primo anno accademico nel 1968–69, l’Accademia di Belle Arti di Catania (Abact) appartiene al sistema universitario statale del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) all’interno del comparto AFAM – Alta Formazione Artistica e Musicale e coreutica. Articolata in tre sedi (via del Bosco, via Barletta, via Franchetti) offre agli studenti un ciclo di studi quinquennale articolato in un primo e in un secondo livello (3+2). Venticinque i corsi erogati attraverso tre dipartimenti: Arti visive, Progettazione e arti applicate e Comunicazione e didattica dell’arte. Con oltre 2.500 iscritti Abact è la quarta Accademia d’Italia dopo Milano, Napoli e Roma (Fonte AFAM). Info www.abacatania.it