Il suo primo tour nei principali teatri italiani: un nuovo viaggio di contaminazione tra musica, teatro ed emozione
Due live in Sicilia:
23 Ottobre Teatro Golden – Palermo
24 Ottobre Teatro Metropolitan – Catania
di Michele Creazzola
Un debutto molto atteso dai fan del cantautore che ne hanno decretato il successo fin dai primi giorni di prevendita dei biglietti facendo raggiungere il sold out per diciassette dei ventuno intensi spettacoli prodotti dalla Magellano concerti e in programma durante l’arco della stagione autunnale.
Tra questi, due appuntamenti in Sicilia organizzati da Puntoeacapo con la direzione artistica di Nuccio La Ferlita: il 23 Ottobre al Teatro Golden di Palermo (in collaborazione con Gomad Concerti, evento sold out ) e il 24 Ottobre al Teatro Metropolitan di Catania.
Data zero al teatro Moderno di Grosseto a cui ha fatto seguito la prima data ufficiale del tour al Petruzzelli di Bari dove, a sorpresa, ha presentato “Un atto rivoluzionario” nuovo singolo uscito il quattro ottobre. Nel brano Diodato si interroga sul senso e l’incisività della propria azione di essere umano pensante, pacifico ma anche dissidente e di artista che negli anni ha sempre posto l’emozione umana, l’empatia, il sogno, l’utopia e la poesia del reale al centro della propria produzione musicale. “A cosa serve una canzone?, a cosa serve raccontarsi? o raccontare un’emozione? si chiede Diodato ed aggiunge “In questi tempi caotici, indifferenti, popolati dallo strazio delle guerre, dalle incertezze e dalle sfide del prossimo futuro, indagare sulle nostre emozioni, sulle fragilità e paure e provare a condividerle con qualcuno è ancora un atto rivoluzionario che aiuta a ritrovare quel senso di umanità che sembriamo aver perduto”.
Queste parole sono la risposta agli interrogativi del cantautore che vanta numerosi premi e riconoscimenti in poco più di quindici anni di carriera, e che desidera condividere con il suo pubblico nella cornice teatrale che appare perfetta per un viaggio attraverso il suo percorso personale ed artistico.
La vittoria al festival di Sanremo con “Rumore”, nel 2020 lo ha definitivamente consacrato al successo e lo ha reso un artista iconico.
Lo spirito come essenza dell’essere umano è l’elemento che caratterizza la poetica di Antonio Diodato che ci offre l’occasione, per la prima volta, di assistere alle sue performances dal vivo nei teatri al chiuso dopo una stagione estiva piena di concerti nelle più suggestive località della penisola.
«Perché siamo qui? La risposta è semplice e forse anche per questo così difficile da accettare. Vogliamo emozionarci, vogliamo continuare a sentire, vogliamo condividere, raccontarci, stringerci attorno al fuoco e riconoscerci per ciò che davvero siamo. È ciò che da sempre mi guida, è ciò che mi ha aiutato a capire chi fossi, a capire gli altri, a provare a mettermi nei loro panni, a rispettarli. Potrà sembrare banale ma, ancor di più oggi, è per me un atto di rivoluzione».
In queste affermazioni è racchiuso il tema centrale del brano e della tournée stessa.
Una sorta di rivoluzione emotiva che porta l’uomo a tornare umano, a riprendersi ogni aspetto della sua Con il suo primo tour nei teatri, Diodato porta in scena uno spettacolo intenso, onirico e al tempo stesso fisico, un fuoco acceso attorno al quale ritrovarsi per scambiarsi parole, sensazioni e soprattutto emozioni. Durante i concerti a dominare la scena è l’energia che si fa prima racconto e poi sempre più incontro con un pubblico che viene fortemente stimolato e invitato a divenire parte integrante e consapevole di un viaggio dentro se stessi a riscoprire la bellezza delle piccole cose che ci fioriscono dentro.
Per la direzione artistica del progetto il cantautore ha scelto di farsi affiancare da Filippo Ferraresi, regista e direttore artistico parte della compagnia teatrale Dragone, che ha firmato produzioni internazionali in Cina (Splendor; The House of Dancing Water), negli Stati Uniti (Celine Dion: A New Day), e negli Emirati Arabi Uniti (Le Perle). Insieme hanno costruito uno spettacolo capace di riflettere la necessità del cantautore di creare un supporto visivo che potesse veicolare al meglio l’apparato musicale dello spettacolo.
Lo show nato da questo sodalizio è un armonico mix tra musica e teatro con elementi che si contaminano per osmosi. Questa commistione si traduce nella riconoscibilità di parti diverse, sapientemente combinate: dal muro di luci tipicamente teatrale, ai fari che invece abitano solitamente i concerti, passando per tutto ciò che è appeso. Tradizionalmente il teatro permette di appendere oggetti di scena e per questo spettacolo la scelta è ricaduta su pannelli di plexiglass che sovrastano il palco e dentro ai quali sono state inserite illuminazioni che creano intense lame di luce.
Durante il corso dello spettacolo questi elementi appartenenti ad arti sorelle si contaminano, mescolandosi si alterano, fino a diventare un unicum capace di creare coreografie e proiezioni emozionali. L’interazione del cantautore e dei musicisti con tali elementi dà vita ad un’esperienza sonora e visiva unica.
Ad accompagnare Diodato in questo nuovo viaggio musicale la band composta da Rodrigo D’Erasmo (violino, arpa elettrica, percussioni), Gabriele Lazzarotti (basso), Alessandro Comisso (batteria), Simona Norato (tastiere, percussioni, chitarra elettrica, cori), Lorenzo Di Blasi (piano, toys e cori) e Andrea Bianchi (chitarre elettriche e acustiche e cori), per un concerto organico, tutto suonato in carne ed ossa.
Tra l’esecuzione di brani di repertorio e i suoi più grandi successi, Diodato porta in scena uno spettacolo che è un climax ascendente in cui l’artista vibra con il suo pubblico, fino a diventare un corpo unico. Ogni canzone è dotata di una sua identità ben definita e rappresenta un passo all’interno di un viaggio sensoriale ed emozionale. Mentre fuori tutto brucia è ancor più importante ricordarci di vivere a stretto contatto con la nostra emotività anziché rifugiarci nella disumanità dell’indifferenza.
Sono disponibili in pre-order (https://bio.to/diodato) il vinile di “Che vita meravigliosa”, l’album che ha consacrato il successo di Diodato e che in questa edizione conterrà oltre a “Fai rumore” e le hit “Che vita meravigliosa” e “Fino a farci scomparire” anche, per la prima volta, il brano “Un’altra estate” e, per la prima volta in questo formato, il vinile di “Cosa siamo diventati”, il secondo lavoro di Diodato uscito nel 2017 che contiene brani iconici del suo repertorio tra cui la stessa title track e la poetica “Mi si scioglie la bocca”. L’uscita di queste nuove edizioni degli album “Che vita meravigliosa” e “Cosa siamo diventati” è prevista il 25 ottobre.
Il 2024 è stato un anno ricco di soddisfazioni per Diodato: con il brano “La mia terra” – parte della colonna sonora del film Palazzina Laf di Michele Riondino – il cantautore ha vinto il David di Donatello, il Nastro d’Argento 2024 e il Ciak d’Oro per la “Miglior canzone originale”, si è aggiudicato la Targa Tenco 2024 per la categoria “Miglior canzone singola” e ha ricevuto il Premio Amnesty International Italia 2024.
Dopo la partecipazione alla 74° edizione del Festival di Sanremo con il brano “Ti muovi”, ad aprile ha rilasciato l’album “Ho Acceso Un Fuoco (Live Studio Session)”, registrato in presa diretta per catturare in maniera autentica l’emozione dei live, donando ai brani una nuova vita. Il disco racchiude i brani del cantautore già editi che durante i concerti passati si sono distinti e trasformati maggiormente.
Il cantautore quest’estate ha pubblicato il brano “Molto Amore”, che racconta di un sentimento così coinvolgente da sentire la necessità di condividerlo con gli altri. Per questa canzone Diodato ha preso ispirazione dal tempo trascorso oltre confine, dove ha raggiunto il suo pubblico attraverso una serie di concerti nelle principali città del Brasile. Il tour estivo ha invece visto Diodato esibirsi nelle più evocative location d’Italia, con una parentesi a Lugano.