di Salvo Zappulla
Scrivere del poeta Fabio Messina senza prima accennare qualcosa sull’uomo credo sarebbe riduttivo, le due cose, nel caso specifico, vanno di pari passo. Fabio è un nomade, un’anima inquieta, non riesce a stare fermo nello stesso posto; assetato di vita e del sacro ardore del conoscere.
La curiosità che spinge l’essere umano ad evolversi, ad aprire i suoi orizzonti, ad essere rivoluzionario. Va a scovare gli angoli più suggestivi e nascosti della sua terra, la Sicilia, e li immortala nei suoi versi. Sono sempre componimenti in dialetto, con brevi saggi, generosi, ricchi di colore e di folklore, elementi di gastronomia e etnografia, che regalano un quadro scintillante della nostra amata isola: “Sicilia bedda matri” “A Sicilia c’arricria” “Sicilia chi passioni” (Tutti editi da Enjoy, quest’ultimo libro fresco vincitore del premio internazionale di poesia città di Marineo).
Un amore viscerale, raccontato, cantato, illustrato (splendidi i disegni di Guglielmo Manenti), interpretato, di cui rendere partecipe anche gli altri. Fabio è un moderno cantastorie che riesce a cogliere l’anima più autentica dell’isola, i suoi beni nascosti, le contraddizioni, i misteri e a farsene messaggero. Mi ricorda molto Ignazio Buttitta che nei suoi versi esprimeva il disagio popolare, l’antifascismo, le lotte partigiane. Poeta autodidatta eppure straordinariamente letterario. La fortissima sicilianità li unisce.
Allo stesso modo Fabio Messina è legato alla sua terra da inestirpabili radici, dal dialetto che si fa lingua dei nostri padri da tramandare e guai a dimenticare. Fabio Messina Fa riemergere antiche tradizioni, modi di dire, luoghi della memoria, civiltà antiche che rischierebbero di rimanere nell’oblio. Non è più tempo di andare nelle piazze a raccontare storie aiutandosi con i cartelloni e allora Fabio lo fa attraverso i suoi libri, che abbracciano la Sicilia intera e le sue perle rare: La giudecca a Siracusa, il barocco di Ragusa Ibla, Vendicari, Palazzolo Acreide con il suo antico carnevale, Pietraperzia, Scicli, Portella della ginestra, Novara di Sicilia, Alcara Li fusi, Montalbano Elicona, Le Madonie. Luoghi dell’anima decantati con amore infinito, tesori da offrire a piene mani ai turisti.
Nella foto Fabio Messina (Premio internazionale città di Marineo 2024)