La Gdf ricopre “un ruolo centrale” contro le nuove forme di crimini finanziari e fiscali. Lo sottolinea il comandante generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro nel suo intervento in apertura del convegno internazionale per i 10 anni dell’International Academy for tax crime investigation dell’Ocse presso l’Istituto di alta formazione della Gdf.
“Le profonde trasformazioni degli ultimi decenni, che hanno ridefinito l’economia globale – spiega – se da un lato hanno favorito nuove forme di investimento e introdotto innovativi mezzi per il trasferimento della ricchezza”, dall’altro “hanno creato nuove opportunità per la criminalità nel destinare i proventi delle attività fraudolente verso giurisdizioni carenti sotto il profilo della trasparenza bancaria o societaria, al fine di schermare i reali assetti proprietari e occultare la tracciabilità dei flussi finanziari”.
In questo scenario, aggiunge, “il potenziamento dello scambio di informazioni, in termini quantitativi e qualitativi, la condivisione delle migliori prassi operative e il coordinamento tra paesi nelle indagini transfrontaliere rappresentano i pilastri di una strategia volta a rafforzare la capacità di reazione alle minacce criminali e ad accrescere la sensibilità verso una ‘comune cultura investigativa’”. In tale contesto, la Gdf “nell’ambito di una più ampia, flessibile e trasversale azione di lotta agli illeciti economico-finanziari – osserva – è chiamata a svolgere quotidianamente un ruolo centrale, che è attuato sia sul piano amministrativo che penale, potendo contare sui consolidati rapporti di collaborazione inter-istituzionale instaurati con l’autorità giudiziaria penale e contabile, le agenzie fiscali e le autorità di vigilanza e garanzia italiane”. (Adnkronos)