Nel nome della musica folk con Petta, Zicca e Presta
Intrecciare tre percorsi etno-musicali che attraversando le diversità geografiche e culturali ripropongono la partecipazione del pubblico alla festa, quale motore garante della conservazione di una cultura millenaria. Questa è l’idea fondante della serata “Suoni Ro Mantici”, che l’associazione Gruppo Folk Conca d’Oro propone al Giardino dei Giusti di Palermo giovedì 11 ottobre alle 20.30. La manifestazione sposa il principio fondamentale del recupero della musica folclorica, che, anche nelle sue versioni più arcaiche, ancora oggi è veicolo di aggregazione culturale.
L’associazione Gruppo Folk Conca d’Oro già dal 1991 organizza il Premio Rosa Balistreri e Alberto Favara, che negli ultimi anni ha trovato allocazione all’interno dell’Alloro Fest. Recentemente l’associazione è stata impegnata nella quarta edizione del premio Kalsa.
“Suoni Ro Mantici” propone tre tradizioni musicali attraverso le esibizioni di artisti di indiscussa fama impegnati nella rivisitazione di altrettante tradizioni: la Sicilia, con Pierpaolo Petta che interpreta la tradizione arbëreshe; la Sardegna, con Paolo Zicca in Sentieri dell’isola gemella; la Calabria, con Paolo Presta e Federica Greco in Ibridanze calabresi.
Il fisarmonicista e compositore Pierpaolo Petta, siciliano, è un esponente di spicco della tradizione musicale arbëreshe. Diplomato in contrabbasso e musica jazz al Conservatorio Bellini di Palermo, ha studiato fisarmonica con il celebre Frank Marocco e ha collaborato con artisti di fama mondiale come Nicola Piovani e con l’Orchestra Sinfonica di Palermo. Petta intreccia brani della tradizione popolare ai modi espressivi del jazz moderno dopo una certosina ricerca filologica.
Paolo Zicca, cantante, cultore di tradizioni popolari e di etnomusicologia, fa parte dei Fùrias, un gruppo impegnato nella ricerca, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio di musica etnica della Sardegna. Nella sua carriera ultratrentennale ha sviluppato la capacità di utilizzare strumenti diversi dall’usuale organetto diatonico. Impegnato nel recupero dei temi tradizionali del canto polifonico, rivaluta con la sua voce gli strumenti peculiari della tradizione.
Paolo Presta ha alle spalle una carriera trentennale nel corso della quale i progetti personali e le collaborazioni hanno abbracciato diversi stili e generi, come diversi sono stati gli album registrati e i concerti effettuati sia in Italia che all’estero. “Ibridanze” è il suo primo lavoro da solista, una raccolta di composizioni personali per fisarmonica e strumenti vari. Si esibirà al fianco della cantante e percussionista Federica Greco. Presta è stato recentemente in tour con Max Gazzè e la Calabria Orchestra.
La serata musicale sarà introdotta da Sergio Bonanzinga, professore ordinario di etnomusicologia e antropologia della musica nell’Università di Palermo. Bonanzinga è un esperto dei valori funzionali e simbolici che caratterizzano le pratiche espressive di tradizione orale in contesti folklorici sia attuali sia di interesse storico. Ha studiato i sistemi sonoro-gestuali caratterizzanti il ciclo della vita, i contesti ergologici e i rituali festivi rilevati in Sicilia, curando diverse antologie in compact disc e filmati su questi temi.
La direzione artistica di “Suoni Ro Mantici” è del musicista Giovanni Apprendi, che ha curato pure la direzione artistica de L’Alloro Fest. Diplomato in pianoforte, una carriera da percussionista, Apprendi ha scelto l’etnomusica come percorso musicale personale, esibendosi con artisti di indiscusso valore, tra i quali Patti Smith.
“Suoni Ro Mantici” è realizzato anche grazie al contributo di AMG GAS E LUCE. L’ingresso è gratuito.