Il contesto culturale, sociale e storico della Sicilia e del Mediterraneo costituirà un terreno fertile per l’artista impegnata a esaminare le dinamiche interconnesse di capitalismo, commercio e potere.
La grande artista contemporanea peruviana avrà l’opportunità di vivere una residenza in Sicilia.
È Daniela Ortiz ad aggiudicarsi ad Artissima 2024 il PREMIO OELLE – MEDITERRANEO ANTICO | 3ª edizione, promosso dalla Fondazione OELLE ETS dal 2022. Il premio si propone di valorizzare la ricerca artistica contemporanea in particolare dei “Sud del mondo” nel campo delle arti visive, attraverso una residenza d’artista concepita come un attraversamento culturale tra la Sicilia, il Mediterraneo e il Paese d’origine della vincitrice. Al termine della residenza verrà prodotta e organizzata una mostra che sarà accolta in una delle sedi espositive della Fondazione etnea.
L’artista
Daniela Ortiz (Cusco, Perù, 1985) è un’artista peruviana da sempre impegnata a indagare i complessi sistemi di potere politici, economici e culturali che governano il mondo, e in modo particolare i meccanismi istituzionali che esercitano violenza sulle popolazioni del Sud del mondo. Attraverso una sperimentazione linguistica che abbraccia un’ampia varietà di mezzi espressivi, dal video alla fotografia, dalla pittura alla performance, Ortiz crea narrazioni visive che esplorano criticamente le nozioni di razza, nazionalità, classe sociale, rivelando l’ideologia discriminatoria che si cela nelle strutture di potere coloniali e capitalistiche.
Il Premio
Il Premio a Daniela Ortiz, presentata ad Artissima dalla galleria laveronica di Modica, è stato assegnato da una giuria di autorevoli esponenti di importanti istituzioni culturali internazionali: Katerina Gregos, direttrice, EMST The National Museum of Contemporary Art, Atene; Grazia Quaroni, direttrice, Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, Parigi; e Caterina Riva, direttrice, MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, Termoli.
La motivazione del Premio: la giuria ha scelto Daniela Ortiz per la sua continua ricerca e il suo impegno nelle strutture di potere e nelle disuguaglianze sociali, creando spazio e dando voce alle comunità emarginate. La giuria ritiene che Ortiz saprà interagire a fondo con l’ambiente di Catania, dove si svolge la residenza. Il suo lavoro sullo spazio pubblico e sociale, così come su temi come nazionalismo, militarismo, colonialismo e disuguaglianza di genere, ha dato vita a una pratica che risuona oltre i confini e le geografie, colmando il divario tra presente e passato e lavorando contro l’amnesia collettiva. La giuria ha notato con particolare interesse il fatto che Ortiz abbia costantemente rivalorizzato e lavorato con la cultura popolare, le usanze e le tradizioni locali, con un’enfasi sul fatto a mano, sull’artigianale e sull’intimo. La sua capacità di creare legami con i gruppi, le comunità e i territori con cui lavora la rende un’artista ideale per questa residenza. La giuria è convinta che il contesto culturale, sociale e storico della Sicilia e del Mediterraneo costituisca un terreno fertile per un’artista impegnata a esaminare le dinamiche interconnesse di capitalismo, commercio e potere.