L’uomo di Altofonte ha presentato denuncia ai carabinieri, uccisa anche una mucca gravida e squartato il vitellino che aveva in grembo. La sindaca: “Pietrificata, barbarie e ritorno al Medioevo”
Prima gli hanno fatto trovare la testa mozzata di un cavallo sul sedile di un escavatore, proprio come nel film ‘Il Padrino’ di Francis Ford Coppola, anche se in quel caso la testa di cavallo era stata fatta trovare nel letto. Poi hanno ucciso una mucca in stato di gravidanza e dopo avere squartato il vitello lo hanno lasciato sulla pancia della stessa mucca. Sono le due scene da film dell’orrore che si sono presentate a un imprenditore di Altofonte, piccolo centro del palermitano. L’uomo, molto noto nel territorio, ha presentato formale denuncia ai Carabinieri di Monreale che indagano sull’accaduto.
“Sono rimasta pietrificata, non riesco a spiegarmi tanta barbarie. Desidero esprimere alla vittima, che rappresenta una delle ditte di fiducia del Comune, la mia totale solidarietà, quella della giunta, di tutta l’amministrazione comunale e pure del Consiglio comunale, a cominciare dal suo presidente Luciano Corsale. Solidarietà pure da tutte le imprese del territorio”, le parole della sindaca di Altofonte, Angela De Luca, commentando i due atti intimidatori di cui è stato vittima l’imprenditore edile della zona. “Tutta la nostra comunità è fortemente turbata per un gesto che sembra farci tornare nel Medioevo, per i suoi metodi inaccettabili, fatti non da semplici criminali ma da veri e propri barbari. Mi affido alle forze dell’ordine che stanno lavorando e continueranno a lavorare per capire cosa è successo e per individuare gli autori di questo terribile gesto, messo in atto da gente che è stata capace di arrivare a tanto”.