Ucraina, Russia usa nuova “super bomba”: incubo per difesa Kiev

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Le bombe Grom E1 hanno un raggio di 120 km, i caccia le lanciano senza correre rischi

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La Russia usa una nuova super bomba, gli Stati Uniti mandano i contractor in Ucraina. Con i riflettori puntati su Donald Trump e sulla posizione del nuovo presidente sulla guerra tra Mosca e Kiev, il conflitto si avvia verso i 1000 giorni con novità che hanno un impatto immediato sul campo e potenziali svolte dietro le quinte.

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In attesa che il ruolo dei soldati nordcoreani inviati da Kim Jong-un venga definito nella regione russa del Kursk, invasa dai soldati di Kiev all’inizio di agosto, le forze di Mosca continuano il martellamento delle città ucraine con raid quasi quotidiani.

Rispetto all’inizio dell’autunno l’intensità delle azioni sembra lievemente diminuita: l’utilizzo più razionale degli arsenali a disposizione potrebbe far pensare ad un piano più aggressivo per l’inverno, quando i danni alle infrastrutture energetiche ucraine avrebbero un peso superiore.

Come funziona la nuova super bomba di Mosca

Intanto, secondo le analisi che trovano ampio spazio sui canali specializzati di Telegram, la Russia ha iniziato a fare ricorso alle nuove ‘super bombe’ guidate Grom E1, capaci di volare per circa 120 km grazie al propulsore di cui sono dotate. In questo modo, i caccia Su-30 e Su-34 possono puntare gli obiettivi senza esporsi al fuoco dei sistemi di difesa aerea ucraini.

Le Grom-E1 sono state utilizzate in una serie di raid che hanno colpito anche obiettivi civili a Myrnohrad, Kherson e Kharkiv. Unico elemento positivo per l’Ucraina sarebbe il numero limitato di munizioni di questo tipo a disposizione dell’aviazione russa. Il raggio d’azione delle Grom E1 appare decisamente superiore a quello delle armi equivalenti a disposizione di Kiev: per compiere azioni analoghe, i caccia ucraini rischiano di diventare bersagli potenziali di sistemi di difesa S-300 e S-400.

Ucraina, ecco i contractor Usa

In attesa che Donald Trump assuma il controllo delle operazioni a Washington, l’amministrazione del presidente uscente Joe Biden invia un segnale da tempo atteso da Kiev. La Casa Bianca ha autorizzato l’invio di contractor americani in Ucraina per la manutenzione e la riparazione delle attrezzature fornite. La Cnn chiarisce che i sistemi saranno riparati da personale privato degli Stati Uniti: nel quadro sono inclusi caccia F-16 e sistemi di difesa aerea Patriot.

I contractor, finora mai autorizzati da Washington, saranno dislocati lontano dalla linea del fronte e non combatteranno. Saranno autorizzati dal Pentagono e il loro intervento consentirà di accelerare le attività di riparazione e manutenzione, permettendo alle forze armate ucraine di operazione con maggiore efficienza e tempestività. Finora, dall’inizio della guerra nel 2022, i sistemi forniti dagli americani e danneggiati dai russi sono stati riparati soprattutto in Polonia e Romania, con una evidente dilatazione di tempi e costi.

 

 

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