Sabato 21 dicembre a Palermo, al Teatro Sant’Eugenio- Direzione artistica Pupella in piazza Europa 39/41, si rinnova l’appuntamento con lo spettacolo per famiglie dedicato alla festività più attesa dell’anno.
Si tratta della messa in scena de “La ballata di Natale”, opera tratta dal “Canto di Natale” di Charles Dickens, adattata e diretta da Marco Pupella.
Sul palco, Leonardo Campanella, Daniela e Lavinia Pupella, Luciano SergioMaria, Iaia Corcione, Mirko Ingrassia e gli allievi di Crescinteatro della Scuola di Teatro Pupella.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 17:30.
Il costo del biglietto intero è di dodici euro; di dieci euro, invece, il ridotto.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile consultare il sito www.teatrosanteugenio.it e contattare i numeri 091.6710494 e 347.6568825.
INSEGNAMENTI MORALI, DIVERTIMENTO, EMOZIONI E COLPI DI SCENA
La storia narra della conversione del vecchio, ricco e tirchio finanziere di Londra Ebenezer Scrooge, visitato nella notte di Natale da tre spiriti – passato, presente e futuro- preceduti dall’ annuncio dalla visione dello spettro della segretaria Marta.
L’avido signore, che considera il Natale una perdita di tempo, non spende nulla nemmeno per sé: è talmente infastidito dalle festività da costringere il suo umile impiegato, Bob Cratchit, al quale dà uno stipendio da fame, a presentarsi a lavoro anche il giorno della vigilia.
Per strada, inoltre, risponde male a tutti coloro che gli fanno gli auguri, incluso l’affettuoso nipote Fred, figlio della defunta sorella, che invano lo prega di pranzare con la sua famiglia.
L’unica compagnia che conta, per Ebenezer Scrooge, è quella della sua cassaforte.
A causa del suo egoismo e dell’attaccamento ai soldi, si ritrova solo e non amato da tutti i cittadini.
Ma i tre spiriti gli apriranno gli occhi e lo condurranno, passo dopo passo, verso un cambiamento radicale e necessario.
La favola regalerà anche alcuni insegnamenti morali e non mancheranno gag simpatiche e colpi di scena che faranno sicuramente divertire ed emozionare sia grandi che piccini.