Il pontefice ai neo cardinali: “Spogliatevi del superfluo”
Il Papa, che sta tenendo il Concistoro per la creazione di 21 nuovi cardinali, ha un vistoso ematoma sotto il mento. Il Papa, già da ieri era andato in udienza (ha ricevuto le suore Carmelitane) con il vistoso ematoma sotto il mento, sul lato destro del volto. L’ematoma (provocato da una caduta?) ieri era parzialmente coperto da un cerotto.
Ieri mattina, spiega il portavoce del Vaticano Matteo Bruni, il pontefice ha battuto il mento sul comodino.
L’appello ai neo cardinali
“Gesù è il punto d’appoggio fondamentale, il centro di gravità del nostro servizio, il ‘punto cardinale’ che orienta tutta la nostra vita” ammonisce il pontefice. “Nella vita spirituale come in quella pastorale, – avverte Francesco – rischiamo a volte di concentrarci sui contorni, dimenticando l’essenziale. Troppo spesso le cose secondarie prendono il posto di ciò che è necessario, le esteriorità prevalgono su quello che conta davvero, ci tuffiamo in attività che riteniamo urgenti, senza arrivare al cuore. E, invece, abbiamo sempre bisogno di ritornare al centro, di recuperare il fondamento, di spogliarci di ciò che è superfluo per rivestirci di Cristo”.
Bergoglio spiega che cosa voglia dire fare la strada di Gesù: “Significa anche coltivare la passione dell’incontro. Gesù non fa mai la strada da solo; il suo legame con il Padre non lo isola dalle vicende e dal dolore del mondo. Al contrario, proprio per curare le ferite dell’uomo e alleggerire i pesi del suo cuore, per rimuovere i macigni del peccato e spezzare le catene della schiavitù, proprio per questo Egli è venuto. E, così, lungo la strada, il Signore incontra i volti delle persone segnate dalla sofferenza, si fa vicino a coloro che hanno perduto la speranza, solleva quanti sono caduti, guarisce chi è nella malattia. L’avventura della strada, la gioia dell’incontro con gli altri, la cura verso i più fragili: questo deve animare il vostro servizio di cardinali”. “Fare la strada di Gesù significa,- sottolinea ancora – essere costruttori di comunione e di unità”.
Non “cediamo alla tentazione di dividerci”. “No all’ossessione dei primi posti”, ammonisce il Papa. “Proprio parlando a un gruppo di neo cardinali, – ricorda Francesco – San Paolo VI disse che noi, come i discepoli, a volte cediamo alla tentazione di dividerci. E aggiungeva: ‘Desideriamo che tutti si sentano a proprio agio nella famiglia ecclesiale, senza preclusioni o isolamenti nocivi all’unità nella carità, e che non si cerchi il prevalere di alcuni a detrimento di altri’”.
“Animati da questo spirito, – dice il Pontefice – cari Fratelli, voi farete la differenza; secondo le parole di Gesù che, parlando della competizione corrosiva di questo mondo, dice ai discepoli: ‘Tra voi però non è così’. Ed è come se dicesse: venite dietro a me, sulla mia strada, e sarete diversi; sarete un segno luminoso in una società ossessionata dall’apparenza e dalla ricerca dei primi posti”.