“Ti ho preso per mano” alla libreria San Paolo

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Il libro affronta in chiave autobiografica la straordinaria relazione fra due fratelli che hanno una forte differenza di età. Il maggiore, futuro medico, ha desiderato strenuamente il figlio che i genitori dubitavano di poter accompagnare nella vita. In una famiglia benestante degli anni Cinquanta a Torino, alla volontà di emergere sul piano del benessere materiale e del prestigio sociale corrisponde una tremenda aridità affettiva che segna il rapporto genitori-figli.

Riccardo si farà carico della formazione del piccolo Giorgio e della necessaria dedizione “paterna”; lo accompagna nella crescita fisica e morale, fino ad accettare – in età matura – la dolorosa separazione da lui che significa “lasciarlo andare” per la sua strada quale estremo atto di amore.

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In parallelo, l’Autore offre una visuale “dall’interno” sul mondo della medicina in Italia, con le dinamiche della professione in corsia, tra eccellenze e competizione (per qualcuno senza regole morali).

Pubblicato un anno fa, “Ti ho preso per mano” (Edizioni MILLE) sta raccogliendo l’apprezzamento dei lettori, che ne vengono a conoscenza attraverso incontri “a tu per tu” con l’Autore. Il quale – fra gli impegni professionali ancora presenti – ha scelto di dedicarsi alla presentazione dell’esperienza da lui vissuta allo scopo di suscitare riflessioni non convenzionali sulla vita (e sulla morte). Il dialogo con Silvia Tossut sarà occasione per andare a fondo nell’analisi della relazione Riccardo-Giorgio in cui, eventualmente, potersi specchiare.

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