Marsala. In scena “Maria Antonietta Capitolo 22” di e con Eleonora Bongiorno

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Il 25 marzo alle ore 21,30 nel Teatro Imperosi aprirà il sipario sulla più nota tra le regine di Francia, ma mostrando di lei “un nuovo punto di vista, oltre il giudizio”. Così l’autrice, attrice e regista ha presentato l’opera che affronta il tema dei disturbi del comportamento alimentare mettendo in evidenza il tema della costrizione sociale, dell’alienazione e della mancanza di affetto”

“Ho voluto raccontare Maria Antonietta come donna che doveva essere capita, come ragazzina che avrebbe dovuto fare le sue scelte e non ha potuto farle. Non più la regina più discussa di Francia. Il mio è un nuovo punto di vista, oltre il giudizio”. Così Eleonora Bongiorno, autrice, attrice e regista spiega la sua “Maria Antonietta Capitolo 22”, opera che andrà in scena martedì 25 marzo alle ore 21,30 nel teatro Impero di Marsala.

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Lo spettacolo, a cura di Soleras Produzioni in collaborazione con l’associazione culturale Théatron, si inscrive all’interno del “Progetto Fiocchetto Lilla 2025 – azioni di sensibilizzazione per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare”. Si tratta di un atto unico dove il linguaggio danza tra il dialetto siciliano e la lingua italiana, con una scrittura ironica che sfocia nel dramma. “La storia si apre nella Place de la Révolution, il luogo dell’esecuzione capitale di Maria Antonietta. L’ex regina di Francia si trova di fronte al boia, un uomo incappucciato vestito di nero, con cui ingaggia un dialogo surreale, chiedendogli una sigaretta come ultimo desiderio. Da qui prende il via il racconto, che, con un flashback, ci riporta alla sua infanzia ribelle e alla sua esistenza tormentata. Maria Antonietta viene presentata non solo come la regina frivola e viziata della storia ufficiale, ma come una donna fragile, prigioniera di un destino impostole fin dall’infanzia”, spiega l’autrice che in scena sarà accompagnata da Marilena Colicchia (Catherine), Stefania Parrinello (Maria Teresa d’Austria) e da Duilio Piccione, Alberto Ritondo e Nadia Zannelli.

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“Dietro la facciata di sfarzo, Maria Antonietta nasconde una profonda insoddisfazione che sfocia in una bulimia segreta, simbolo del suo malessere interiore. L’opera mette in evidenza il tema della costrizione sociale, dell’alienazione e della mancanza di affetto, mostrando come queste dinamiche possano condurre all’autodistruzione. Il titolo, Capitolo 22, suggerisce un ultimo atto, una chiusura di una vita che è stata scritta da altri, senza mai darle voce in capitoli precedenti”, precisa Eleonora Bongiorno.

 

Lo spettacolo conta sul patrocinio dell’ARS – assemblea regionale siciliana, dell’ASP – azienda ospedaliera provinciale, del Comune di Marsala e dell’Ordine degli Avvocati di Marsala.

 

 

 

 

 

 

 

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