Riposto, oltre 1200 i visitatori di Palazzo Calì nelle Giornate Fai di Primavera.

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Il sito è tra i primi cinque in Sicilia.

Il Gruppo Fai Giarre Riposto supera i numeri dell’edizione autunnale e nel fine settimana appena trascorso, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, registra un afflusso di oltre 1200 visitatori per l’apertura di Palazzo Calì a Riposto. Gli eccezionali numeri, che premiano l’instancabile lavoro dei volontari Fai, pongono Palazzo Calì tra i primi cinque siti visitati in Sicilia, a parimerito con Siracusa e subito dopo Palermo e Catania. A guidare i tanti visitatori, affollatisi sin da sabato, nonostante le precarie condizioni meteo, gli apprendisti ciceroni dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘M. Amari’ di Giarre. Importante novità di quest’anno, nel segno dell’inclusione, la presenza dell’interprete Lis (Lingua dei segni italiana) Giusy Le Mura che, sabato mattina, ha guidato un gruppo di sordi tra le meraviglie del palazzo. “Queste Giornate Fai di Primavera, che celebrano i 50 anni del Fondo per l’Ambiente Italiano – commenta Giada Patanè, Capo Gruppo Fai Giarre Riposto – sono state davvero un successo strepitoso per il nostro gruppo. Infatti abbiamo totalizzato 1250 visitatori. Siamo orgogliosi di questi numeri perché testimoniano che il Fai sul territorio si muove bene e che sta diffondendo la cultura del bello e la voglia e la curiosità di conoscere la storia di questo territorio. Queste giornate sono state anche il frutto della sinergia e della collaborazione di tanti soggetti. Un grazie va all’istituzione cittadina, al sindaco del Comune di Riposto, Davide Vasta, che ha chiuso la strada e ci ha aiutato a gestire l’ordine pubblico. Ringrazio, naturalmente – prosegue – i proprietari di Palazzo Calì che, illuminati come sono, hanno deciso di aprire le porte di casa propria e di diffondere la bellezza del loro palazzo, e gli apprendisti ciceroni dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘M. Amari’ di Giarre, molto apprezzati dal pubblico perché dietro il loro racconto c’è la preparazione e lo studio frutto del lavoro fatto con i docenti. Un grazie particolare e molto sentito, infine, va a tutte le volontarie del gruppo Fai di Giarre Riposto che in questi due giorni si sono spese per accogliere, sempre con il sorriso e con la gentilezza, i visitatori che sono venuti a scoprire questo bellissimo gioiello. Siamo molto orgogliosi, infine, anche di aver organizzato una visita per un gruppo di sordi, grazie alla presenza dell’interprete Lis Giusy Le Mura, che ha consentito loro – conclude Giada Patanè – non solo di apprezzare le bellezze del palazzo ma anche di conoscerne la storia”.

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La storia della lussuosa dimora, edificata a fine ottocento, finora mai aperta al pubblico, si intreccia con quella delle famiglie armatoriali e dei cantieri navali ripostesi, quando il molo del comune marinaro era uno dei più importanti della Sicilia per l’esportazione delle mercanzie. Molto apprezzati dal pubblico i pregiati stucchi dei soffitti e l’arredo raffinato ed elegante, con elementi tipici dello stile liberty della belle époque. “Voglio ringraziare Giada Patanè e tutto il Gruppo Fai Giarre Riposto per l’ottimo lavoro e la dedizione che mettono nell’organizzare queste giornate – dichiara il sindaco di Riposto Davide Vasta – Siamo contenti che per la seconda volta consecutiva sia stato aperto un luogo di Riposto. In questo caso Palazzo Calì, in passato di proprietà della famiglia Messina, armatori ripostesi che hanno iniziato qui e ora proseguono la loro attività in un’altra regione. Questo palazzo, sapientemente ristrutturato oggi dalla famiglia Calì, è l’ennesima dimostrazione che Riposto è una città che vanta un passato ricco di storia, di grandi commercianti e, come in questo caso, di imprenditori lungimiranti che iniziarono a costruire navi per trasportare le merci che arrivavano a Riposto da tutti i paesi dell’Etna. Giornate come queste, dove oltre 1000 persone vengono in visita – conclude il primo cittadino – dimostrano che il ricordo di quel passato glorioso è ancora intenso e tutti noi ripostesi ne dobbiamo essere orgogliosi”.

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