Catania: “Tagli”, alla Galleria Carta Bianca mostra di dittici di Carmelo Bongiorno

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Venerdì 21 marzo alle ore 18.30 sarà inaugurata da Carta Bianca (via Francesco Riso, 72/b Catania) la terza mostra personale, dopo quelle realizzate nel1999 e nel 2011, di Carmelo Bongiorno, dal titolo ”Tagli”. L’artista catanese, riconosciuto come uno dei più grandi fotografi contemporanei, esporrà in galleria le opere più significative di un lavoro che raccoglie 36 dittici di grande formato, realizzate in molti anni di ricerca. Una profonda riflessione sui temi del disagio e della inquietudine. Il volume TAGLI, particolarmente curato nella stampa e in distribuzione nazionale, è l’ottava monografia dell’autore e vede testi di Mario Cresci, di Franco Battiato e dello stesso Carmelo Bongiorno.

Scrive Mario Cresci, storico fotografo italiano, nel catalogo: “Nelle immagini di Carmelo ritrovo il senso del fare fotografia, il senso del rapporto tra l’arte e la vita, tra l’arte e la consistenza non mediata del dolore e della speranza e soprattutto ritrovo il significato di una cultura visuale in cui l’invenzione estetica non è disgiunta dall’emozione quasi tattile della realtà raffigurata in immagine: in questa direzione si sono mossi da sempre i grandi dell’arte. Quello di Carmelo Bongiorno è uno sguardo consapevole, poetico e realistico, lo sguardo di un autore che è capace di rinnovarsi mantenendo e restando dentro alla propria identità, consapevole che la comunicazione del dolore attraverso le immagini avviene nella più totale coerenza visiva. Questo lavoro di Carmelo Bongiorno è una grande opera di narrativa scritta con le immagini”.

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Luci e ombre si rincorrono e ogni immagine, da sola o insieme all’altra, è metafora di una separazione. Ciò che prima era unico viene diviso, spezzato. Restano i tagli, fratture dell’esistenza, orizzonti incerti. Tracce di un mare buio e un disperato approdo, squarci di luce sui luoghi e sulle cose, lacerazioni e cicatrici. Un percorso tra simboli e storie intime, superfici e profondità. Nella ricerca si alternano esperienze personali, eventi minori o di maggiore rilevanza che diventano contrasti di luce e materia, in realtà, comunque, tagli o sassi incastrati tra cuore e anima.

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