Tornano le sanzioni Usa a Russia: gas, petrolio e banche nel mirino. Putin sente bin Salman: il grazie dello ‘zar’ per la mediazione dopo aver detto sì con riserva alla proposta Usa di tregua con Kiev
All’indomani del sì con riserva di Vladimir Putin alla proposta Usa di tregua in Ucraina, dalle parti di Mosca “ci sono ragioni per essere cautamente ottimisti” riguardo al possibile accordo tra la Russia e Kiev sul cessate il fuoco. A dirlo è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando con i giornalisti le informazioni ricevute dall’inviato americano Steve Witkoff sull’accordo raggiunto martedì a Gedda tra funzionari ucraini e americani per una tregua di 30 giorni.
La posizione del presidente russo, spiega ancora Peskov, ”è allineata” con quella del presidente americano Donald Trump, ”ma c’è ancora del lavoro da fare”. Putin “è allineato” rispetto alla posizione di Trump, ma ha anche sottolineato che ci sono “una serie di domande a cui è necessario rispondere insieme. C’è ancora molto da fare”.
La Russia e gli Stati Uniti sono in ogni caso d’accordo nel ritenere necessario un colloquio tra il presidente russo e quello americano. La tempistica del colloquio verrà decisa dopo che l’inviato speciale Witkoff consegnerà al presidente americano il messaggio di Putin, ha spiegato ancora il portavoce del Cremlino in conferenza stampa.
“C’è un’intesa da entrambe le parti sul fatto che sia necessario un tale dialogo” tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, ha detto Peskov. “Dopo che Witkoff avrà trasmesso al suo capo di Stato tutte le informazioni ricevute a Mosca decideremo i tempi del colloquio”, ha precisato Peskov. Witkoff ”era qui ieri, ieri sera tardi è stato ricevuto dal presidente Putin”, ha aggiunto.
“C’è un’intesa da entrambe le parti sul fatto che sia necessario un tale dialogo” tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, ha detto Peskov. “Dopo che Witkoff avrà trasmesso al suo capo di Stato tutte le informazioni ricevute a Mosca decideremo i tempi del colloquio”, ha precisato Peskov. Witkoff ”era qui ieri, ieri sera tardi è stato ricevuto dal presidente Putin”, ha aggiunto.
Tornano sanzioni Usa a Russia: colpiti gas, petrolio e banche
Gli Stati Uniti hanno intanto nuovamente introdotto sanzioni sul settore petrolifero, bancario e del gas russo. Lo riporta la Cbs citando quattro fonti ben informate, secondo le quali il Dipartimento del Tesoro americano ha fatto scadere, senza rinnovarle, le esenzioni che erano in vigore da 60 giorni e che erano state introdotte a gennaio dall’Amministrazione Biden. Con la scadenza della deroga, le banche russe potrebbero non avere più accesso ai sistemi di pagamento americani per condurre transazioni energetiche.
Tra gli istituti finanziari russi che erano stati esentati dalle sanzioni dalla precedente Amministrazione Usa figurano Vnesheconombank, Bank Financial Corporation Otkritie, Sovcombank, Sberbank, VTB Bank, Alfa-Bank, Rosbank, Bank Zenit, Bank Saint-Petersburg e la Banca Centrale della Russia. Le restrizioni rendono più difficile per altri Paesi acquistare petrolio russo e questo potrebbe far aumentare il prezzo fino a cinque dollari al barile in più.
Putin sente bin Salman e ringrazia
Dopo il via libera con riserva al piano Usa, Vladimir Putin ha avuto intanto un colloquio telefonico con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che nei giorni scorsi ha ospitato round di colloqui separati tra americani e russi e americani e ucraini. Lo ha reso noto il Cremlino, secondo cui nella conversazione avuta nella tarda serata di ieri il presidente russo ha elogiato la mediazione saudita e ha ringraziato il principe, fra le altre cose, per “aver creato un’atmosfera favorevole per la tenuta dei colloqui tra russi ed americani il 18 febbraio scorso”.
“Sulla scia dei contatti internazionali ospitati dal regno, Mohammed bin Salman ha sottolineato l’importanza degli sforzi per risolvere la crisi ucraina e ha anche espresso la sua disponibilità a contribuire ulteriormente alle normalizzazione dei rapporti russo-americani”, ha fatto sapere il Cremlino.
L’Arabia Saudita dal canto suo sostiene “tutte le iniziative” per mettere fine alla guerra in Ucraina, ha assicurato il principe ereditario, secondo quanto reso noto in un comunicato del ministero degli Esteri di Riad. Mbs, questo l’acronimo con cui è noto il principe, ha riaffermato “l’impegno a facilitare il dialogo e a sostenere tutte le iniziative tese a raggiungere una soluzione politica” del conflitto russo-ucraino.
Tregua, “cauto ottimismo” degli Usa
“Cauto ottimismo” sulla possibilità che si arrivi ad un cessate il fuoco tra Russia ed Ucraina è stato espresso intanto, parlando con Fox News, dal consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, dopo le dichiarazioni di ieri di Putin. “Naturalmente entrambe le parti avranno le loro richieste, e naturalmente entrambe le parti dovranno scendere a compromessi”, ha sottolineato Waltz, ricordando l’impegno degli Stati Uniti attraverso la “shuttle diplomacy”, la ‘diplomazia della navetta’ che sta conducendo l’inviato americano Mike Witkoff. “Lui è lì (a Mosca) e ci riferirà le cose per una valutazione”.