Intanto si presenta buio il neonato 2015

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portaerei Charles De GaulleDi Salvo Barbagallo

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Non c’è da essere allegri se il 2015 continuerà sulla scia dei suoi primi passi: dai tragici fatti di Parigi, assisteremo agli scontri per l’imminente elezione del Presidente della Repubblica Italiana, e chissà quanti altri avvenimenti in questo momento veramente imprevedibili. Cosa accadrà di peggio? Non c’è sfera di cristallo che possa dare indicazioni credibili.

Intanto…

Intanto la Francia reagisce all’attacco che  jihad e Isis hanno portato in casa provocando una strage che non sarà certo dimenticata, e invia a tamburo battente la portaerei a propulsione nucleare “Charles De Gaulle” e buona parte della sua flotta nel Golfo Persico. Una promessa che François Hollande aveva fatto all’indomani dell’attentato al settimanale satirico Charlie Hebdo. Il presidente della Repubblica francese ha dichiarato: ”Le navi francesi partono perché “di fronte al jihadismo, all’estremismo, al terrorismo, la Francia deve agire per sé stessa, per il mondo, per assistere quei Paesi che fanno appello a noi nel quadro internazionale e con mandato dell’Onu. La Charles de Gaulle è uno strumento di forza e di potenza, è un simbolo di indipendenza che manifesta la capacità politica e militare della Francia”. Come dire, la Francia non dimentica e non è disposta a porgere l’altra guancia. A volte sbaglia a dare i mutui, come quello concesso di oltre 33mila euro da una banca francese ad Amedi Coulibaly, autore delle sparatorie contro i poliziotti e del sequestro nel negozio kosher di Parigi.

Intanto…

Intanto in Italia, dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, ha preso già il via la corsa per la conquista del Quirinale. Più che corsa, una “battaglia” per la conquista della poltrona del Presidente della Repubblica che (sotterraneamente, trasversalmente, con compromessi mutevoli ad ogni passo) si porta avanti da diversi mesi. Il “toto scommesse” è iniziato da quando sono apparsi i primi nomi di “papabili”. Il nome più di rilievo apparso è stato quello di Mario Draghi, che ha subito tacitato tutti affermando la sua “non” disponibilità per l’alto incarico. Gli altri nomi che si fanno? Una schiera: in testa Walter Veltroni, a seguire Paolo Gentiloni, attuale ministro degli Esteri, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, Francesco Rutelli, Massimo D’Alema, Giuliano Amato, Piero Fassino, Anna Finocchiaro, Mattarella, Castagnetti, Casini gli esperti di diritto Raffaele Cantore e Sabino Cassese… Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta (?). Anche questa elezione si trasformerà in un evento da dimenticare?

Intanto…

Intanto in Gran Bretagna la Oxford University Press, casa editrice che pubblica testi scolastici e prodotti editoriali educativi, mette il veto su Peppa Pig, personaggio per bambini che negli ultimi anni ha spopolato in tutto il mondo. Tra le indicazioni dettate dalla Oxford University Press c’è il divieto di pubblicazione di riferimenti al maiale e alla sua carne per evitare di offendere i precetti religiosi di ebrei e musulmani. E sì, è giusto: evitiamo di toccare la sensibilità di chiunque: oggi come oggi si corrono troppi rischi. Giornalisti, vignettisti, dipendenti di Charlie Hebdo, poliziotti e inermi cittadini caduti a Parigi per mano di terroristi sono la dimostrazione di ciò che può accadere.

Intanto…

Intanto prendiamo come augurio (o come un disappunto) le parole pronunciate a Strasburgo dal premier Matteo Renzi che ha sostenuto che “gli italiani si sono arricchiti” e che “le famiglie italiane hanno visto crescere i loro risparmi a 3,9 trilioni” perché “l’economia italiana vive una fase di terrore” e le “famiglie si arricchiscono perché hanno preoccupazione e paura”. Alla fine, vivere nella paura e nella preoccupazione porta “bene”, tanto bene…

Intanto…

Intanto così è, se ci pare…

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