“Ha sempre fatto parte della mia coalizione, fa parte sempre delle forze che sostengono il mio governo. Quindi perché mi dovrei sentire commissariato?“. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, risponde così, a margine del Consiglio Europeo straordinario a Bruxelles, alla domanda se si senta commissariato dopo il risultato delle elezioni europee. Dichiarazione simile rilasciata anche da Matteo Salvini, trionfatore alle Europee “condizioni da porre, solo il rispetto del programma, Conte ha la mia piena fiducia, non ho altre ambizioni“.
Sui conti pubblici. “Non abbiamo ancora iniziato a discutere della manovra economica, né della riforma fiscale. Fatemi riprendere dopo la competizione elettorale le fila del dialogo con gli esponenti delle forze di maggioranza“. Il presidente del Consiglio assicura cheil governo è “determinato” a rivendicare per l’Italia le posizioni “che merita” a livello Ue. E alla domanda se sia d’accordo con la proposta di Salvini di cambiare il mandato della Bce, al fine di garantire il debito pubblico, il premier risponde: “Ci sono tanti dossier aperti, uno è anche quello. Insomma, c’è tanto da lavorare“.
Di priorità per l’azione di governo “ce ne sono tantissime. Innanzitutto le priorità sono quelle scritte nel contratto di governo, che non abbiamo ancora realizzato perché richiedono tempo. Poi ci sono tantissimi obiettivi strategici: dobbiamo rilanciare il turismo, la ricerca, rafforzare il sistema della formazione, abbiamo la riforma fiscale, dobbiamo lavorare per l’economia circolare…Gli obiettivi sono tantissimi. Dobbiamo assicurare la crescita economica, oggi abbiamo fatto una riunione molto operativa per quanto riguarda il decreto sblocca cantieri: c’erano ancora da limare e concordare alcuni ultimi emendamenti, abbiamo lavorato a quello. Stiamo in sede di conversione, al rush finale: questo vale anche per il crescita. Insomma – conclude – ci sono tantissime misure“.