Cosa ne penso della politica? 60 ragazzi sindaci della Sicilia a Maletto per il primo raduno regionale

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Una splendida giornata di sole a chiusura di un maggio autunnale ha coronato la gioia di 60 ragazzi sindaci che dalle provincie di Trapani, Palermo, Messina, Agrigento, Enna, Ragusa  e  Siracusa hanno aderito all’invito del sindaco di Maletto, Giuseppe De Luca e del Coordinatore e fondatore dei CCR in Sicilia, preside Giuseppe Adernò.

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Dopo i saluti del Sindaco, dell’assessore Gabriella Giangreco, della dirigente Gina Avellina, del piccolo Sindaco di Maletto, Elisa Franco,  hanno preso la parola per un saluto, formulando anche puntuali considerazioni sul significato dell’esperienza del CCR che oggi compie 26 anni in Sicilia, avviato a Motta S Anastasia nel 1983,  i ragazzi sindaci , i sindaci o assessori delegati, i dirigenti o i docenti accompagnatori.

La presenza di circa 120 fasce tricolori nella piazza di Maletto  sindaci adulti e sindaci ragazzi,  di cui due  nativi del Senegal, hanno reso l’evento eccezionale e fantastico.

I ragazzi, speranza del domani, carichi di entusiasmo e di voglia di un reale cambiamento nell’indirizzare la politica alla reale ricerca del bene comune, a cominciare dalla “scuola-piccola città”, hanno dato una testimonianza di impegno, di partecipazione attiva e responsabile, di vero servizio al bene comune.

La presenza del Vice Prefetto, Antonina Latino, il messaggio del Presidente della Regione, Nello Musumeci, del Sindaco metropolitano di Catania e del Sindaco di Siracusa hanno conferito all’evento una valenza  istituzionale, con l’intento di ripeterlo per il prossimo anno, ancor più numerosi.

Hanno partecipato i comuni di: Trabia, Altavilla Milicia e Baucina di Palermo; Erice e Paceco di Trapani; S Lucia del Mela, Torregrotta, Monforte San Giorgio, Cesarò, San Teodoro, Capizzi di Messina; Villafranca Sicula, Lucca Sicula, Burgio, Calamonici,  Ioppolo Giancaxio, Caltabellotta di Agrigento; Comiso di Ragusa; Avola, Ferla, Carlentini, Francofonte, Sortino, Cassaro, Palazzolo di Siracusa; Troina, Catenanuova, Regalbuto, Centuripe, Gagliano Castelferrato, Cerami di Enna; Biancavilla, Grammichele, Caltagirone, S Michele di Ganzeria, Tremestieri Etneo, Gravina di Catania, Nicolosi, Linguaglossa,  Randazzo, Maletto, Maniace,   S Pietro Clarenza, Paternò, Misterbianco, Motta S Anastasia, S Agata Li Battiati, Belpasso, Catania “Vespucci”, Catania “San Vincenzo”.

La manifestazione si è conclusa con la consegna da parte dei Ragazzi Sindaci dell’Associazione degli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica  (ANCRI)  del testo della Costituzione al Sindaco di Maletto, perché possa essere esposta nella Sala comunale come recita la XVIII norma transitoria della Carta Costituzionale  “affinché ogni cittadino possa prenderne cognizione”.

Non poteva mancare il gustosissimo gelato alla fragola offerto ai partecipanti dall’Amministrazione, con la collaborazione dell’Istituto Alberghiero G. Falcone di Maniace e nel pomeriggio la visita del Paese e del  museo “Salvo Nibali”, guidati dai ragazzi della Proloco di Maletto e dai rappresentanti di Sicilia Antica.


Ecco il testo dell’intervento  di El Hadji Diop

Baby Sindaco del Comune di Palazzolo Acreide

I giovani non hanno più fiducia nella politica e nelle istituzioni perché negli ultimi anni hanno ricevuto da chi ha governato solo incertezze.

Le promesse non mantenute, gli scandali, l’opportunismo, i giochi di potere: queste sono le ragioni per le quali regna lo scetticismo tra le nuove generazioni.

La strada da percorrere non è facile, ma questo non vuol dire che si debba gettare la spugna. Gli strumenti per offrire iniezioni di fiducia ci sono, basta utilizzarli.

Il primo argomento da proporre ai giovani è quello del recupero della collettività. Se si comprende l’importanza del proprio rapporto con gli altri e del proprio contributo all’interno della società, si può trovare ottimismo anche nell’approccio con il mondo della politica, considerandola uno strumento di aiuto alla società.

Oggi, invece, i giovani che si avvicinano alla politica sono sempre di meno, tanto che i giovani d’oggi, disinformati, distaccati e lontani dal clima politico, preferiscono occuparsi di altri argomenti: dai reality alla televisione, dallo sport al divertimento del sabato sera. Difatti, è sempre più difficile trovare giovani che si incontrano e discutono di argomenti politici, dal perché il governo ha preso determinate decisioni o quali potrebbero essere le soluzioni per uscire dalla crisi che sta mettendo in difficoltà la maggior parte dei Paesi? Ed è a causa di questa sfiducia che nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una progressiva crisi di partecipazione alle strutture politiche tradizionali.

Dunque, i veri responsabili sono quegli adulti che dovrebbero essere visti come un modello da imitare, che dovrebbero essere da esempio, ma che, con i loro comportamenti, non fanno altro che allontanare sempre di più quella parte della società, che fra pochi anni si troverà a svolgere un ruolo fondamentale nella vita dello Stato.

El Hadji Diop

Baby Sindaco del Comune di Palazzolo Acreide

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