“Se la 54ª Biennale di Venezia ha messo in luce il numero e la qualità degli artisti siciliani, la presenza degli artisti catanesi a Noto, così come quella dei loro colleghi netini a Catania il mese prossimo, sarà l’occasione per avviare una approfondita riflessione sulla realtà artistica della Sicilia orientale, che si rivela sempre più come una delle aree più ‘creative’ d’Italia”. Questo è quanto ha affermato Gianpiero Vincenzo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, poco prima dell’inaugurazione della mostra “Accademia/Maestri e Allievi”, di cui è curatore, avvenuta lo scorso sabato 8 ottobre, alla GAN (Galleria civica d’Arte contemporanea di Noto) in corso Vittorio Emanuele 91.
“Salvo Russo – ha proseguito il prof. Vincenzo – è uno dei maestri di Pittura dell’Accademia etnea, dove ha iniziato a insegnare nel 1983. Originale, talentuoso e di fortissima personalità artistica, è riuscito ad essere altrettanto fecondo come maestro, tanto da poter essere considerato uno degli emblemi del successo dell’istituzione artistica catanese, che, insieme a Milano, Firenze e Roma, è una delle principali in Italia. La sua grande opera, così come quelle dei suoi 19 allievi presenti a Noto, prova non solo lo straordinario repertorio della sua tecnica pittorica, ma soprattutto l’efficacia del suo metodo accademico”.
Alla mostra della GAN, che resterà aperta fino al prossimo 25 ottobre, farà seguito quella dei maestri e allievi dell’Accademia di Belle Arti del Val di Noto, curata da Michele Romano, che si terrà da l’11 al 27 novembre 2011, al Palazzo Platamone (via Vittorio Emanuele II) di Catania.