Addio a Arlene Dahl, star glamour degli anni ’50

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Aveva 96 anni. Fu l’interprete principale di “Viaggio al centro della Terra”

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L’attrice statunitense Arlene Dahl, interprete glamour degli anni ’50, star del kolossal fantascientifico “Viaggio al centro della Terra”, e più tardi diventata imprenditrice di successo nel settore dei cosmetici, è morta lunedì 29 novembre a New York all’età di 96 anni. Suo figlio, l’attore Lorenzo Lamas, ha scritto su Facebook: “Mia madre è stata l’influenza più positiva sulla mia vita. Ricorderò le sue risate, la sua gioia, la sua dignità mentre navigava nelle sfide che affrontava. Mai una parola cattiva su qualcuno ha attraversato le sue labbra. La sua capacità di perdonare mi lasciava a volte senza parole. Era veramente una forza della natura e, via via che crescevo mi sono appoggiato sempre di più a lei come mia consulente di vita, perchè sapevo che aveva vissuto e amato al massimo”.

Nata a Minneapolis l’11 agosto 1925, Dahl ha iniziato la carriera come modella e ha lavorato in teatro prima di arrivare a Hollywood nel 1946. Fu brevemente sotto contratto alla Warner Bros, poi firmò con la Mgm. L’attrice si affermò nei generi più disparati come nella commedia “Un sudista del Nord” (1948), accanto al comico Red Skelton, nel poliziesco come “La mano deforme” (1949), al fianco di Van Johnson, nel thriller in costume come “Il regno del terrore” (1949) e nel musical come “Tre piccole parole” (1950), biografia dei compositori Bert Kalmar e Harry Ruby.

Con la sua elegante figura, la splendida carnagione e la fiammeggiante capigliatura ramata, Dahl fu un’icona del primo Technicolor e si distinse tra le più belle star di Hollywood del periodo, raggiungendo l’apice della carriera nella prima metà degli anni ’50, recitando al fianco dei più popolari divi dell’epoca. Fu protagonista anche di due western, “L’imboscata” (1950) con Robert Taylor e John Hodiak, e “La carovana maledetta” (1950) con Joel McCrea e Barry Sullivan, per poi specializzarsi in film d’avventura in costume e di ambientazione esotica come “L’oro dei Caraibi” (1952) con John Payne, il romantico “La legione del Sahara” (1953) con Alan Ladd, “Giamaica” (1953) con Ray Milland e “Sangaree” (1953), accanto a Fernando Lamas, con cui recitò nuovamente nel film “Il diamante del re” (1953) e che sposò nel 1954.

Dahl ha interpretato anche i polizieschi “Amare per uccidere” (1956) di Ken Hughes, con Herbert Marshall e Philip Carey, e “Indagine pericolosa” (1957) di Sidney Gilliat, accanto a Jack Hawkins e Dennis Price. Nel 1959 fu tra i protagonisti principali di “Viaggio al centro della Terra” di Henry Levin, spettacolare trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Jules Verne, in cui apparve al fianco di Pat Boone e James Mason. Dopo questo film di straordinario successo al botteghino, l’attrice diradò le sue apparizioni sul grande schermo, recitando in seguito in pochi altri film, tra cui la commedia “Ho sposato 40 milioni di donne” (1964) di Curtis Bernhardt e il western “Bruciatelo vivo!” (1969) di Nathan Juran.

Durante gli anni sessanta e settanta l’attrice comparve sporadicamente sul grande schermo e in televisione, dedicandosi prevalentemente agli affari e alla Arlene Dahl Enterprises, marchio di lingerie e cosmetica da lei fondato, e scrivendo anche di astrologia. Riconquistò una certa popolarità sul piccolo schermo all’inizio degli anni ’80, grazie alla partecipazione a serie di successo come “Fantasilandia”, “Una vita da vivere”, in cui ricoprì il ruolo di Lucinda Schenck Wilson, e “Love Boat”. Negli anni ’90 partecipò a due episodi del popolare serial poliziesco “Renegade” (1995-1997), a fianco del figlio Lorenzo, star della serie nel ruolo di Reno Raines.

Diva dalla movimentata vita privata, Arlene Dahl ha avuto sei mariti. Si sposò la prima volta nel 1951 con l’attore Lex Barker, celebre Tarzan dello schermo, da cui divorziò l’anno successivo. Nel 1954 si risposò con il divo di origine argentina Fernando Lamas, uno dei più famosi latin lover dello schermo, da cui ebbe un unico figlio, Lorenzo Lamas, nato nel 1958 e divenuto celebre attore televisivo. Fu un’unione molto pubblicizzata e seguita dalla stampa rosa specializzata, con una separazione pubblica, una successiva riconciliazione e la conclusione con il divorzio nel 1960. Successivamente l’attrice si sposò altre quattro volte: con Christian R. Holmes (1960-1964), da cui ebbe la figlia Christina (nata nel 1961), con Alexis Lichine (1964-1969), con Rounsevelle W. Schaum (1969-1976), da cui ebbe il figlio Rousevelle Andreas (nato nel 1970), e infine con Marc Rosen, sposato nel 1984. Fra i vari matrimoni intrattenne anche relazioni sentimentali con gli attori Ron Randell (con il quale progettò di sposarsi nel 1952), Robert Ryan, Red Buttons, George Nader e Guy Madison. (AdnKronos)

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