“La passata dirigenza dell’assessorato regionale alla Salute colpevole della situazione attuale”

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Karol S.p.A., il presidente Marco Zummo: “La passata dirigenza dell’assessorato regionale alla Salute colpevole della situazione attuale”.
L’avvocato chiede la solidarietà dei sindacati: “Resistere contro un sistema che vuole distruggerci, evitiamo la sospensione delle attività della CTA”

Resistenza è la parola d’ordine di un imprenditore che, nel corso di una riunione e attraverso un documento dettagliato, ha raccontato le vicende degli ultimi sei anni al Prefetto di Palermo Massimo Mariani.

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L’imprenditore è Marco Zummo, avvocato, presidente del Gruppo Karol S.p.A., oggetto di una vertenza da parte dei sindacati per il mancato pagamento, a oggi, di due mensilità arretrate ai lavoratori: precisamente, quelle di aprile e maggio.

Difficoltà legate, secondo il presidente, ad alcune azioni illegittime compiute a danno dell’azienda dalla passata dirigenza dell’assessorato regionale alla Salute.
“La particolare congiuntura che Karol S.p.A. sta attraversando – puntualizza–  è stata generata da una lunga serie di atti gravissimi che, attualmente, sono oggetto di valutazione da parte della Procura della Repubblica e su cui pertanto non è possibile riferire in osservanza del segreto istruttorio”.

“L’illegittimità di uno di essi, e neppure il più grave – prosegue – è già stata suggellata dalla sentenza n.4756/2023 della Prima Sezione del Tribunale di Palermo, che ha accertato come i passati vertici dell’assessorato abbiano commesso un falso, materiale e ideologico, sostituendo una graduatoria al solo fine di escludere la Karol S.p.A. da un elenco, tra i soggetti autorizzati alla realizzazione di un covid center di cinquanta posti da accreditare e convenzionare”.

L’investimento, quasi ultimato, venne bloccato, sottraendo alla collettività la possibilità di beneficiare di una struttura che avrebbe potuto rivelarsi di grande utilità in un periodo, il 2020, in cui l’emergenza sanitaria era al culmine.

Vicende che il presidente di Karol S.p.A. illustra  al Prefetto Massimo Mariani in un resoconto in cui traccia il corso dei fatti degli ultimi sei anni, che hanno condotto all’attuale situazione.

Marco Zummo si sofferma anche su un’altra vicenda, che definisce “scabrosa”.

Ovvero, la disparità di trattamento che l’azienda subisce in merito alla retta pro die di centocinquantasei euro che l’assessorato riconosce per le prestazioni terapeutico- riabilitative, sia estensive che intensive , della CTA psichiatrica ex Stagno a Palermo.   

Lo stesso assessorato riconosce a tutte le altre strutture della Regione Siciliana una retta pro die di centonovantadue e duecentodue euro,  rispettivamente per le prestazioni terapeutico -riabilitative estensive e intensive.

“Ciò genera una perdita strutturale di gestione di circa trecentomila euro all’anno – osserva – e mancati introiti che oscillano tra i seicentomila e i settecentomila euro, con  il risultato che, a oggi, Karol S.p.A. ha maturato una situazione creditoria, oggetto anche di un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Palermo, di circa cinque milioni di euro che determina assieme ad altri fatti, quella congiuntura negativa da cui scaturiscono le difficoltà finanziarie”.

“Da oltre sei anni  racconta il presidente  – la Karol S.p.A. è in cerca di soluzioni concordate con l’assessorato, tanto che nel 2022 sembrava essere giunti a una soluzione che prevedeva l’equiparazione della nostra  tariffa alle tariffe applicate per tutti gli altri operatori, con il pagamento di circa la metà degli arretrati maturati”.
“Nonostante  il parere positivo dell’Avvocatura dello Stato – prosegue –la transazione, per motivi reconditi, non fu più conclusa”.

“Oggi con la nuova dirigenza dell’assessorato– spiega – è stato riaperto un iter transattivo con atto propulsivo  inviato il 14 luglio scorso, con successivi solleciti:   a seguito di alcuni incontri tecnici avuti con gli uffici, è all’esame la stessa proposta transattiva che aveva già registrato il parere positivo dell’Avvocatura dello Stato in passato”.

La riunione tenutasi oggi – in modalità online – tra Prefettura di Palermo, sigle sindacali e Gruppo Karol S.p.A. non ha avuto esiti positivi in merito alla risoluzione della vertenza in corso.

Le proposte avanzate relativamente al pagamento delle spettanze arretrate di aprile e maggio ai lavoratori sono state bocciate, infatti, da FP Cgil, Fials e Uil FPL.

“Abbiamo chiesto ai sindacati un rinvio – spiega – o, in alternativa, la rateizzazione delle mensilità già maturate ma abbiamo ottenuto, allo stato, un no”.

In sintesi, il presidente aveva chiesto di attendere fino al 12 di dicembre, data in cui è in programma, alle 16:00, una riunione all’assessorato regionale della Salute.

“Appare chiaro – precisa Marco Zummo – che Karol S.p.A. ha anche un piano alternativo per giungere a un riequilibrio: non possiamo escludere, in tal senso, tagli sui costi e su alcuni investimenti in atto”.

“Ecco perché – sottolinea – rivolgo ancora un appello ai sindacati, invitandoli a unirsi alla battaglia di legalità che abbiamo intrapreso, nella consapevolezza che, laddove l’assessorato non dovesse riconoscere la giusta retta, si potrebbe giungere alla decisione di sospendere, a malincuore, l’attività della Comunità Terapeutica Assistita”.
“È inaccettabile – si legge nel documento trasmesso al Prefetto –che un imprenditore sia costretto a gestire in perdita per atti illegittimi e abusivi compiuti da un assessorato”.

“Confidiamo, ancora una volta – conclude –nella collaborazione dei sindacati che, giustamente, difendono i diritti dei lavoratori: li invito però a prendere visione di atti palesemente illegali, per affermare il pieno rispetto delle leggi e dei principi di uguaglianza e imparzialità, ed evitare così di mettere a rischio la continuità delle attività aziendali: Karol S.p.A., intanto, si riserva di riferire sulle modalità di intervento riguardanti gli arretrati maturati, ovvero gli stipendi di aprile e maggio, attendendo l’esito della riunione che si terrà martedì 12 dicembre, contando nelle more di dare conferma sul pagamento degli stipendi correnti”.

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