Catania, “Un anno di Samothrace”, a Ingegneria in mostra i prototipi dall’Ecosistema siciliano

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Alla Cittadella universitaria, un workshop per fare il punto sui primi dodici mesi di attività del progetto finanziato dal Pnrr

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Oggi, venerdì 26 gennaio alle 10,30, nell’aula magna dell’edificio 14 della Cittadella universitaria, si terrà il meeting tecnico-scientifico “Samothrace – One Year”. A circa un anno dal suo avvio, saranno resi noti i primi importanti risultati raggiunti nell’ambito di Samothrace, Ecosistema siciliano dell’Innovazione finanziato con i fondi del Pnrr di cui è capofila l’Università di Catania, dando evidenza dell’attività svolta e delle risorse impiegate, e tracciando le linee per le azioni dell’immediato futuro.

Grazie alla leva delle tecnologie abilitanti della micro e nano elettronica, Samothrace si articola in nove progetti ‘raggio’, riguardanti sei aree di applicazione strategiche per l’economia e la società della Sicilia: Energia, Ambiente, Smart Mobility, Sistemi intelligenti per l’agricoltura di precisione, Salute e Beni culturali. Il finanziamento triennale ottenuto, superiore ai 120 milioni di euro – per cui è stato fondamentale il ruolo della Regione Siciliana e la partnership fra tutte e quattro le università siciliane – ha già permesso di procedere all’assunzione di 115 ricercatori e all’attivazione di 70 borse di dottorato di ricerca.

In questa occasione saranno perciò esposti i prototipi prodotti da Samothrace nei primi dodici mesi di attività, nonché le iniziative a ciascuna delle sei aree strategiche che caratterizzano l’Ecosistema, costituito da 17 membri fondatori e 28 partner complessivi tra cui 4 università, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese. Oltre ai quattro atenei siciliani e agli enti di ricerca, hanno aderito al partenariato la UPMC Italy (divisione italiana della University of Pittsburgh Medical Center), la STMicroelectronics, la Meridionale Impianti, la Quantum Leap, aziende quali TopNetwork, Etna Digital Growth, STLab, Etna HiTech, Power Evolution, Engineering Ingegneria Informatica, Bcame, LPE, Xenia Progetti, Rainshow, Advanced Medical Engineering Devices ed altri enti pubblici e privati (Parco Scientifico e Tecnologico Sicilia, Fondazione Emblema, Distretto Tecnologico Micro e nano Sistemi Sicilia, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Istituto Ortopedico Rizzoli, INGV, Fondazione Bruno Kessler).

Apriranno l’incontro il rettore Francesco Priolo e il sindaco di Catania Enrico Trantino, seguiti dai direttori dei dipartimenti Dieei e Dicar, Giovanni Muscato e Matteo Ignaccolo, dal presidente della Fondazione Samothrace Salvo Baglio e dal rappresentante del Ministero dell’Università e della Ricerca Fabrizio Cobis e dal program and scientific manager di Samothrace Mario Paparo.

Successivamente sarà la volta dei portavoce dei vari “pillar”: Salute: Sabrina Conoci, Università di Messina e Gennaro Martucci, University of Pittsburg Medical Center, Palermo; Energia: David Mascali, INFN, Catania e Alessandra Alberti, CNR-IMM, Catania; Agricoltura: Sebania Libertino, CNR-IMM, Catania; Ambiente: Giuliana Impellizzeri, CNR-IMM Catania e Francesca D’Anna, Università di Palermo; Beni culturali: Delia Chillura Martino, Università di Palermo e Anna Gueli, Università di Catania; Smart mobility: Salvo Cascino, STMicroelectronics, Catania; Route 2 Innovation: Francesca Tosato, Quantum Leap, Filippo D’Arpa, Distretto Tecnologico Micro e Nano Sistemi Sicilia e Sebastiano Distefano, Parco Scientifico e Tecnologico Sicilia.

Nel pomeriggio di venerdì e nella giornata di sabato si terranno le sessioni “demo”, aperte al pubblico, e tecniche, fra i vari ricercatori coinvolti nel progetto.

Nella foto, Polo di Ingegneria (Dieei-Dicar)

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