A Montelepre si presenta il volume “Antudo. Giuliano e l’Indipendenza siciliana”

Organizzato da BCsicilia, nell’ambito dell’iniziativa “30 libri in 30 giorni”, si presenta, domani giovedì 21 aprile alle ore 17,30, presso la biblioteca comunale, in via Castrense Di Bella, 12 a Montelepre, il volume di Nino Chiofalo “Antudo. Giuliano e l’Indipendenza siciliana”. Ne parlerà con l’autore l’avvocato Giacomo Palazzolo. Coordinamento a cura Rosario Di Noto, Presidente BCsicilia Sede di Montelepre. L’incontro si svolgerà nel rispetto della normativa anticovid. Per informazioni Email: montelepre@bcsicilia.it – Tel. 366.5270891.“La fascinosa incidenza che ha sul racconto la narrazione in prima persona di Salvatore Giuliano, ci restituisce…

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A Palermo, “L’imperatore Carlo V e i suoi condottieri italiani”

Chiesa di Santa Eulalia dei Catalani, domani mercoledì 13 aprile ore 18.00 La programmazione dell’Instituto Cervantes di Palermo relativa alla rassegna Spagna e Sicilia. Andata e ritorno prosegue con l’appuntamento, curato dal Generale dell’Esercito Claudio Minghetti, dal titolo Carlo V e i suoi condottieri italiani. La conferenza si svolgerà in presenza presso la Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani (via Argenteria, 19) mercoledì 13 aprile dalle ore 18.00 e rientra nella programmazione stabile dell’Instituto Cervantes Palermo volta ad approfondire e mantenere vivi i rapporti storici e culturali tra Spagna e Sicilia.…

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Il mistero della galleria di Postoleone

di Gaetano Consalvo Lo storico Messinese Giovanni Curcuruto parlando della galleria di Postoleone sulla strada provinciale che porta da Letojanni a Mongiuffi, aveva fatto intendere che al di sotto del piano stradale esistessero dei vani sotterranei dentro i quali si celavano dei veri tesori, non precisandone l’effettiva natura. Forse armi, preziosi, documenti storici, testimonianze o più semplicemente reperti affettivi? A realizzate questa mirabile opera d’ingegneria viaria furono 300 prigionieri austriaci che durante la prima guerra mondiale furono deportati in Sicilia nei campi di concentramento di Vittoria e Piazza Armerina. Tra…

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A Campofiorito si presenta il volume “Atlante dell’antica viabilità della Sicilia”

Organizzato da BCsicilia, dal Comune di Campofiorito, dal Lions Club e dalla Pro Loco, nell’ambito dell’iniziativa “30 libri in 30 giorni”, si presenta domani, lunedì 4 aprile, alle ore 18,00, presso l’Ex Lavatoio comunale Regina Elena in Via Giuseppe Mazzini a Campofiorito, il volume di Angelo Vintaloro “Atlante dell’antica viabilità della Sicilia centro occidentale”. Dopo i saluti di Giuseppe Oddo, Sindaco di Campofiorito, di Angela Piraino, Presidente Pro Loco di Campofiorito, di Antonio Navarra, Past President Lions Corleone e l’introduzione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, è previsto l’intervento Giovanni…

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All’Istituto per la Cultura Siciliana, a Catania, Santi Maria Randazzo parla di Garibaldi

Dopo l’interruzione di attività per le “chiusure” imposte dall’emergenza Covid 19, l’Istituto per la Cultura Siciliana, a Catania, ha ripreso ieri la sua regolare programmazione, Il primo evento in calendario per l’anno in corso è stato “Incontro con l’Autore” e il protagonista è stato lo scrittore e ricercatore storico Santi Maria Randazzo che ha parlato del suo ultimo lavoro, appena edito, “Da Staten Island a Marsala: la lunga marcia di Garibaldi” (ed. Albatros).A presentare lo scrittore, il presidente dell’Istituto, Luigi Asero. È intervenuto il giornalista Salvo Barbagallo, direttore di questa…

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La bandiera siciliana è una delle più antiche al mondo

Inviata da un lettore, da FB Di 515 anni più antica del tricolore italiano. La bandiera per tutti è quel drappo rettangolare che riproduce colori e simboli di uno stato o regione ed è indissolubilmente legata alla storia, alle vicissitudini e agli eventi che l’hanno originata. La bandiera siciliana oggi è divisa diagonalmente in due triangoli: a sinistra giallo e a destra rosso tendente all’arancio. Al centro campeggia la triscele color carne, con il gorgoneion e le spighe. La nostra bandiera esiste da 739 anni. Fu usata per la prima…

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Nel libro di Gaudio “L’urlo di Moro”, ‘i messaggi criptati’ dello statista Dc che rivelò sua prigione

Un anagramma, contenuto nella prima lettera inviata a Francesco Cossiga, per svelare il luogo esatto in cui le Brigate Rosse lo tenevano prigioniero; parole criptiche per neutralizzare la ‘censura’ della “prigione del popolo” e far giungere all’esterno i suoi messaggi; frasi da decifrare, ma che nessuno, fino alla sua uccisione, decifrò mai. C’è tutto questo, e molto altro ancora, nel libro “L’urlo di Moro. Autenticità ed intelligenza politica nelle lettere dalla prigione”, scritto da Carlo Gaudio (presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), in stampa…

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Generale De Lorenzo, Piano Solo: ”Nessun progetto di golpe”

Lo storico Pardini pubblica i documenti sul prossimo numero della rivista “Nuova Storia Contemporanea”: editi integralmente i piani di emergenza per il mantenimento dell’ordine pubblico e delle libertà democratiche del 1964 Il cosiddetto “Piano Solo” predisposto dal generale Giovanni De Lorenzo, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, che sarebbe stato all’origine del presunto tentativo di colpo di Stato del 1964, non è mai esistito e la documentazione ad esso più o meno “artatamente collegata” rientrava nella predisposizione di interventi per il mantenimento e la tutela dell’ordine pubblico e del corretto funzionamento…

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Le notti brave del pretore romano Verre a Motta

Di Santi Maria Randazzo Forse non tutti sanno che le famose “ Verrine” di Cicerone vennero scritte soprattutto a seguito delle rimostranze che gli abitanti di Leontini ( l’odierna Lentini) e di Etna-Inessa ( l’odierna Motta Santa Anastasia) manifestarono al Senato Romano a causa delle depredazione e degli abusi che Verre e i suoi accoliti avevano perpetrato a danno dei cittadini di quelle città. I cittadini di Etna-Inessa che chiesero a Cicerone di difenderli presso il Senato Romano furono Nynpho e Qunto Lollius; nella villa di Nynpho ( con molta…

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Santi Maria Randazzo e le notti insonni di Garibaldi

di Salvo Barbagallo “Da Staten Island a Marsala: la lunga marcia di Garibaldi” di Santi Maria Randazzo è un malloppone di 286 pagine edito da Albatros che, a vederlo in libreria, ha una copertina invitante e tanto basterebbe per dire “bravo” all’Autore senza leggerne il contenuto. Ma non sarebbe corretto limitarsi a “guardare” la copertina, conoscendo la serietà che pone Santi Maria Randazzo in ogni ricerca che affronta proprio con il cosiddetto “spirito garibaldino”, costantemente incurante delle mode e degli accademici piaceri del momento. Dunque, più che doveroso affrontare la…

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La stirpe dei Ciclopi proveniva dalle steppe russe? Polifemo era un Kurgan?

Di Santi Maria Randazzo Premessa Gli storici antichi che hanno trattato le vicende connesse all’insediamento dei vari popoli in Sicilia, nel momento in cui hanno descritto l’arrivo dei Sicani, prima, e dei Siculi, successivamente, hanno premesso che nel momento in cui questi due popoli si insediarono nell’isola, erano già presenti in Sicilia i popoli dei Ciclopi e dei Lestrigoni; dopo averli nominati, Tucidite dice di non sapere da dove essi provenivano. Probabilmente la convinzione che questi racconti fossero il frutto di fantasie mitologiche, non ha stimolato molto la ricerca dei…

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Katana città tetrapoli rifondata da Ierone col nome Etna nel 475 a.C.

Di Santi Maria Randazzo Come mutò la situazione urbanistica di Catania nel 475 a.C. dopo che la città fu conquistata da Ierone, tiranno di Siracusa ? Il Carrera, riportando un passo di Strabone, narra della “rifondazione” (1) dell’odierna Catania nel 475 a.C. da parte del tiranno siracusano Ierone, dopo che Katana era stata conquistata, e che venne “ Rifondata” col nome di Aitna ( Etna). Strabone, che narra anche delle vicende successive al 461 a. C., allorché i Siracusani che abitavano Etna furono costretti a trasferirsi nella vicina città di…

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1944: Alleati e controspionaggio Italia a conoscenza di stupri dei marocchini

Il ricercatore storico e presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate, Emiliano Ciotti, ha rinvenuto nell’archivio dello Stato Maggiore Italiano un documento che prova come le violenze compiute dalle truppe coloniali francesi ai danni della popolazione civile italiana erano conosciute dagli Alleati. Il rapporto della sezione controspionaggio della 5^ Armata, firmato dal Maggiore dei Carabinieri Reali Cesare Faccio, è datato 22 giugno 1944 e tratta delle violenze e dei soprusi commessi dai soldati marocchini e il contegno tenuto dalle truppe americane in quelle occasioni. Il documento inizia riportando la violenza ai…

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Sicilia, alla scoperta dei misteri di Motta Camastra

Grotte rituali, puntatori solari, scalinate e incisioni scolpite sulla roccia e un orologio che nasconde segreti di Patrizia Caiffa Grotte rituali, puntatori solari, misteriose scalinate e incisioni scolpite sulla roccia: potrebbero essere stati usati come punti di riferimento astronomico dalle popolazioni Šekeleš, abitanti della Sicilia ancora prima dei greci. E poi richiami storici alle epopee dei normanni e degli austriaci nell’isola, e un orologio misterioso che nasconde segreti. Si trovano nella Valle dell’Alcantara (chiamata Akesines dai greci), nella Sicilia orientale, e in particolare nel borgo di Motta Camastra, che ospita anche tesori sconosciuti a livello antropologico, storico ed archeologico. Alcuni appassionati ricercatori stanno…

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L’ultimo pozzetto di ispezione ancora esistente dell’acquedotto romano a Catania?

INDIVIDUATO L’ULTIMO POZZETTO DI ISPEZIONE, ANCORA ESISTENTE, DELL’ACQUEDOTTO ROMANO CHE DA SANTA MARIA DI LICODIA PORTAVA L’ACQUA A CATANIA? di Santi Maria Randazzo I pressanti impegni che negli ultimi anni mi sono derivati dalla preparazione del libro “Il Ritorno Degli Aragonesi In Sicilia”, pubblicato da Algra Editore e del libro “Il Rugby A Catania – Dal suo esordio nel 1934 fino al 1951”, edito dal CUS Catania, mi hanno distratto dal pubblicare un articolo che stavo preparando quando mi sono occupato delle ricerche sull’acquedotto romano che dall’odierna Santa Maria Di…

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A Novara di Sicilia inaugurato l’Archivio storico comunale

La più importante raccolta pubblica di documenti per la storia istituzionale, politica, economica, sociale e culturale di Novara di Sicilia dal 1542 al 1979 apre i battenti, restituendo alla fruizione pubblica un patrimonio documentario che sarà fonte di studio e ricerca per studenti, ricercatori, studiosi e cultori della storia locale. L’Archivio storico comunale di Novara di Sicilia è finalmente una realtà. È stata inaugurata sabato scorso alle ore 10,30, alla presenza del pubblico e delle autorità, l’importante raccolta archivistica del Comune, conservata nei locali completamente rinnovati del plesso scolastico di…

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In un libro la storia della Brigata Maiella: i patrioti che non cantavano “Bella ciao”

“Una storia unica, tenuta fuori perché andava in rotta di collisione con il racconto a una sola voce della Resistenza, dei partiti, del corpo volontario della libertà, le bande partigiane, il colore dei fazzoletti. Loro erano un’altra cosa, non una brigata partigiana ma un gruppo di patrioti”. Marco Patricelli, storico e giornalista, spiega così, intervistato dall’Adnkronos, quel pezzo di storia della resistenza e della guerra di Liberazione raccontato nel suo libro “Brigata Maiella – L’epopea dei patrioti italiani nell’8a Armata britannica”, pubblicato da Rusconi e da poco in libreria. “Una…

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Nuove scoperte archeologiche nel territorio di Motta Camastra

Di Gaetano Consalvo    L’antica valle dell’Akesines così chiamata dai greci , ed in seguito dagli arabi Alcantara  (Il Ponte) ,  sembra essersi rivelata in questi ultimi tempi un vero scrigno di preziose scoperte archeologiche. In particolare, tutto il corso del fiume sin dalla preistoria è stato notevolmente antropizzato. Tantissime le testimonianze, emerse di recente, della presenza umana: la notevole mole di  reperti e siti è riconducibile alle più importanti civiltà del passato . Ovidio descriveva nelle “Metamorfosi” il pastorello Aci – da cui ha origine il nome del fiume…

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Antiche incisioni e rinvenimenti a Motta Camastra

di Filippo Imbesi Motta Camastra, piccolo centro abitato della città metropolitana di Messina, ha origini incerte. Secondo alcuni autori il territorio mottese fu abitato per la prima volta in età greca o romana; altri, invece, tra cui Carmelo Grassi (Notizie storiche di Motta Camastra e della valle dell’Alcantara con documenti inediti e rari, Edizioni Infinity Media, pp. 155-156), legano il nome dell’abitato all’idioma ‘am Ashtart o Kamastart (abitazione del popolo di Astarte). Il territorio di Motta Camastra è stato interessato da due esplorazioni del gruppo “Ricerche nel Val Demone” e…

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Le “debolezze” di Bernardo Cabrera, Gran giustiziere di Sicilia

Di Santi Maria Randazzo Dopo la morte del Re Martino il Giovane, marito di Bianca di Navarra, Bernardo Cabrera per perseguire il suo progetto di sposare Bianca di Navarra, insegue Bianca di Navarra fino a Palermo dove si era recata dopo che la Regina aveva trovato momentaneo rifugio a Castronovo, sempre inseguita dal Gran Giustiziere. L’ultimo tentativo di rapire la regina, Bernardo Cabrera lo effettua il 18 ottobre 1411 a Palermo nel palazzo dei Chiaramonte nella piazza della Marina, palazzo detto Lo Steri, sito scelto dalla Regina privilegiando per poter…

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