Di Santi Maria Randazzo Alla caduta del primo governo Badoglio, dovuta principalmente al processo di ricomposizione dell’unità nazionale italiana portato avanti da tutte le forze antifasciste che avevano dato vita alla resistenza, era seguita la nascita del secondo governo Badoglio la cui esistenza era cessata dopo la liberazione di Roma e che, per il nuovo quadro politico che si era definito, aveva costretto Badoglio alle dimissioni per far posto ad un nuovo governo presieduta da Ivanoe Bonomi. La nuova situazione politica e le responsabilità della monarchia italiana nell’aver portato l’Italia…
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Un nuovo premio al regista siciliano Ivan D’Ignoti
Per il cortometraggio “Nèsciri” al Festival del cinema GenerAction di Bari e Matera. A sei mesi dalla vittoria del “People’s Choice Award” al Festival Internazionale del Documentario “Visioni da Mondo” di Milano, l’opera prima di Ivan D’Ignoti torna sul grande schermo. I giovani detenuti del carcere minorile Fornelli di Bari hanno selezionato il documentario Nèsciri tra i cortometraggi finalisti del Festival del cinema GenerAction di Bari e Matera. Dopo aver visionato diverse opere candidate, hanno riconosciuto in Nèsciri “l’importanza di documentare storie che esprimono messaggi di speranza per le giovani generazioni”. Nella…
Leggi tuttoIl Presidente di Autostrade Siciliane sospende i concorsi per trenta giorni
Il Presidente di Autostrade Siciliane, Filippo Nasca, ha sospeso per trenta giorni le procedure concorsuali in fase di espletamento, avviate fra il 2021 ed il 2022. Risultano infatti, fra i vincitori o gli idonei di alcune prove espletate, diversi candidati con rapporti di parentela con dipendenti in servizio o con altro personale in atto utilizzato dall’Ente. “Nessun illecito è stato accertato” – dichiara Nasca – “ed al momento confermo piena fiducia sia nelle commissioni di concorso che si stanno occupando delle procedure, sia nel personale dell’ente che si occupa in via…
Leggi tuttoFinancial Time 25 ottobre 1962: “Will Signor Mattei have to go?”
Di Santi Maria Randazzo ACCADEVA ESATTAMENTE 60 ANNI FA: “IL SIGNOR MATTEI DOVRA’ ANDARSENE ?” Il 25 ottobre 1962 il quotidiano britannico Financial Times pubblicava quello che sarebbe poi apparso come un tragico titolo profetico – “Will Signor Mattei have to go?” (Il Signor Mattei deve andarsene?”)- atteso che due giorni dopo ( il 27 ottobre 1962) Enrico Mattei moriva nell’incidente aereo del suo aereo privato (un Morane-Saulnier Ms.760) decollato dall’aeroporto di Catania, diretto a Milano ma precipitato nei pressi di Bescapé. Le varie inchieste della magistratura, di cui l’ultima…
Leggi tutto50 anni fa il sequestro del giornalista Mauro De Mauro e la stagione dei delitti eccellenti
Ricordiamo il “Caso De Mauro” con le pagine tratte dal libro “L’Avvenire che non venne” pubblicato nel 2006
Leggi tuttoItalia, quanto costa mantenere la pace nostra e altrui?
Quanti miliardi di euro peseranno ulteriormente sul bilancio della Difesa? Cioè, a conclusione, sull’economia complessiva del Paese?
Leggi tuttoC’è chi sostiene che l’Indipendentismo Siciliano non è un mito
Quei picciotti nipoti dei pronipoti Siciliani dello Zio Sam
La strage di Ustica e il “sospetto” di Francesco Cossiga
di Valter Vecellio È da almeno trent’anni che mi occupo, per il mio lavoro di giornalista, della cosiddetta strage di Ustica: il DC-9 dell’Itavia esploso con le sue 81 persone a bordo la sera del 27 giugno 1980.
Leggi tuttoLa strage di Ustica: i silenzi di chi sa
La verità riguardo alla strage di Ustica non è ancora venuta a galla ma sono stati ritrovati nuovi documenti che potrebbero fare luce sul caso. Chi li ha letti, però, tace piegandosi alla ragion di stato, di seggio e di coscienza… Succede solo in Italia?
Leggi tuttoArchiviato a Catania il “caso Mattei”: nessun mistero sulla morte del presidente ENI
di Salvo Barbagallo L’ultima pagina sul “caso Mattei” è stata scritta a Catania, la città dove il “caso” era nato nel lontano ottobre del 1962. A firmare la definitiva sepoltura della vicenda è stato tre giorni addietro (10 luglio) il presidente dei Gip del capoluogo metropolitano etneo Nunzio Sarpietro.
Leggi tuttoSicilia 1945, caccia all’EVIS
Di Salvo Barbagallo Siamo alla fase finale del conflitto mondiale, l’Italia è ormai libera dagli “invasori” tedeschi, la Repubblica di Salò ha chiuso la sua fase vitale. Nel Paese si respira già l’aria del “dopo”, anche se le ferite della lotta fratricida fra gli italiani contrapposti non possono considerarsi sanate o rimarginate.
Leggi tuttoSicilia, i primi patti scellerati
Di Salvo Barbagallo Tornare a rileggere le vicende del “recente” passato della Sicilia non vuol dire portare avanti un’operazione di “nostalgia”: mancherebbe il motivo di base, tenendo conto che “quelle” vicende non solo non sono note alla maggior parte degli italiani, ma i pochi che le hanno determinate le hanno “cancellate”. Dunque, non c’è Storia, “quel” passato non esiste, non deve esistere poiché se riaffiorasse metterebbe in luce sia le contraddizioni di questo momento che l’Italia vive, sia i danni che la Sicilia ha subito dal dopoguerra ad oggi.
Leggi tuttoSicilia: la Primavera assassinata
Di Salvo Barbagallo In Sicilia non è mai stato adoperato il termine “Primavera” per indicare uno sconvolgimento popolare. “Primavera” è una parola inventata nei giorni nostri a indicare quanto accaduto pochi anni addietro in alcuni Paesi del Mediterraneo, come la Tunisia, l’Egitto, la Libia. Si è visto il risultato finale. Quel che si è verificato nel 1944 e nel 1945 nell’isola non è riportato nei libri di scuola, è stato seguito malamente dai giornali di allora, tenuto conto che dopo l’8 settembre del 1943 l’Italia era ancora in guerra,…
Leggi tuttoSicilia, la “Liberazione” non ci fu
Di Salvo Barbagallo Mentre al nord, in Italia il 25 aprile del 1945 si festeggiava la Liberazione, in Sicilia si tentava un’altra “Liberazione”, quella dell’indipendenza dell’Isola. Due storie diverse che ancora oggi il Paese preferisce ignorare perché mai le istanze di Libertà e Autonomia dei Siciliani, in qualsiasi tempo e modo,
Leggi tuttoMeglio o peggio di 70 anni fa?
Di Salvo Barbagallo “Una mattina mi son svegliato, o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor…” Meglio o peggio di 70 anni fa?
Leggi tuttoDOSSIER: Petrolio siciliano. Riducono il mare in colabrodo
Dossier sulle trivellazioni in Sicilia a cura di Salvo Barbagallo, Marco Di Salvo, Ernesto Girlando (Originariamente pubblicato su “La Voce dell’Isola” n°1/2011) Nel nostro territorio si raffina il 30% del petrolio consumato in Italia e con una riserva di greggio che alcuni hanno stimato intorno ai 2,3 milioni di tonnellate Riducono il mare di Sicilia in un colabrodo
Leggi tuttoStrage di Ustica: la Francia collabora per l’accertamento della verità?
Di Valter Vecellio Strani scherzi, combina la memoria. La notizia che dopo 34 anni e tante sollecitazioni lasciate arrogantemente cadere, la Francia ha deciso di collaborare perché sia fatta luce sulla strage del DC-9 Itavia che provocò la morte di 81 persone e che non si esclude più che l’aereo dell’Itavia sia stato abbattuto da due caccia francesi, mi è tornato in mente quanto ebbe a dire l’allora sottosegretario con delega alla famiglia, droga e servizio civile (governo Berlusconi), Carlo Giovanardi. Qualcuno potrà obiettare che ricordarsi quello che Giovanardi…
Leggi tuttoRegione Siciliana, dove nasce la burocrazia?
DOSSIER Di Guido Di Stefano Dove nasce la burocrazia? E chi controlla controllori e controllati? In questa Italia dalle centomila leggi ed in questa sicula colonia italo-euro-americana porsi le suddette domande è pura retorica: perché la risposta è nelle sfrontate espressioni di chi ciclicamente e ritualmente punta l’indice accusatore contro gli ultimi. Le prove?
Leggi tuttoDOSSIER MUOS. Quel che si deve sapere. Ma nessuno può fermarlo
Di Salvo Barbagallo Manifestazioni locali e nazionali, prese di posizione di deputati regionali, dello stesso presidente della Regione Rosario Crocetta, proteste della popolazione del territorio interessato, nulla potrà fermare la realizzazione degli impianti militari statunitensi MUOS a Niscemi. Troppo tardi si sta incominciando a prendere coscienza che la Sicilia è un’Isola “occupata” militarmente da forze armate straniere, all’interno delle quali (in parte, come componente NATO) l’Italia è partner. La responsabilità ricade principalmente sui Governi nazionali che si sono succeduti dal dopoguerra ad oggi, ma anche sui Governi regionali che mai…
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