Isis: “Al lupo, al lupo…”

Di Salvo Barbagallo Isis: la migliore e più diffusa propaganda al Califfato l’hanno fatta (e la fanno) i mass media occidentali. Come dimostrano i film e le molte fiction televisive, l’horror (chissà per quale meccanismo mentale) attrae, forse anche “affascina”, forse ancora perché il timore di un ignoto oscuro che si vorrebbe capire attira l’attenzione. Dovrebbe essere materia di studio di esperti in malattie mentali, non sappiamo. Il gridare, però, continuamente “Al lupo, al lupo…” accresce

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I droni a Sigonella che ci stanno a fare?

Di Salvo Barbagallo Interrogativo inquietante: i droni a Sigonella che ci stanno a fare? La domanda nasce da una notizia apparsa su qualche quotidiano, dispersa e quasi inosservata per il rilievo dato, grazie alla quale si apprende che il segretario generale della NATO, Jean Stoltenberg, ha dichiarato in merito alla delicata questione della Libia che “la NATO deve essere pronta a difendere ogni alleato dalle minacce che vengono da oriente o da sud. La NATO desidera anche intensificare la nostra capacità di presa di conoscenza delle situazioni con una maggiore…

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Sicilia, zona franca dei “poteri”?

Di Salvo Barbagallo Sicilia, zona franca dei “poteri”? E’ sufficiente un articolato reportage su un giornale nazionale per riportare (qualora fosse mai mancata) l’attenzione sulla Sicilia. In ordine di tempo l’ultimo “caso” è quello di Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia: un caso che si monta e si smonta a seconda delle prese di posizione a favore oppure a sfavore del protagonista antimafia, oggi indagato dalle Procure di Caltanissetta e Catania a seguito delle dichiarazione di alcuni pentiti.

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Italia nel solito tran-tran

Di Salvo Barbagallo   Dopo aver gridato per giorni e settimane “al lupo, al lupo”, si è allontanata la preoccupazione per le minacce del Califfato jihadista contro l’Italia, diventando quasi una vicenda folkloristica, mentre dall’altra parte estrema del sud Italia, in Sicilia, sono diminuiti gli sbarchi dei migranti, togliendo dall’attenzione generale il problema, come se (almeno per ora)

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Target Sicilia, chiave d’Europa

Di Salvo Barbagallo Target Sicilia. Sicilia: da sempre il punto nevralgico del Mediterraneo, porta d’ingresso dell’Europa e del vecchio Occidente. Tutto passa dalla Sicilia, tutto si può fermare in Sicilia. Sicilia avamposto militare, ultima frontiera per il Medio Oriente, terra dei compromessi sociali ed economici, chi è più forte domina. Chi ha la chiave della Sicilia può aprire tutte le porte: una chiave che è, infatti, un vero

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Montante, inquietante reportage

In Sicilia la stampa difficilmente affronta argomenti scottanti. I motivi sono di varia natura: spesso mancano le “prove” di ciò che si vuole sostenere, altre volte perché non ci si azzarda a toccare i “poteri forti”, altre volte ancora per timore di andare incontro a qualche querela (e sostenere, poi, un giudizio con conclusione a punto interrogativo), altre volte per “autocensura” vigliacca. Spesso non ci sono alibi per i “silenzi” che, quindi, diventano “complici”. C’è chi sostiene che il “mestiere” di giornalista in Sicilia non si dovrebbe fare, ma hanno…

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MUOS annullato e dimenticato

Di Salvo Barbagallo MUOS, cosa è successo dopo la sentenza del Tar regionale? Ma cosa sarebbe dovuto accadere, che si bloccavano i lavori e si smantellava ogni cosa? Ma quando mai…D’altra parte c’è chi dice che, tutto sommato, ancora sono passate poche settimane dalla sentenza che ha messo, in un certo senso, alla “sbarra” il “Department Of The Navy” degli Stati Uniti d’America. La decisione, infatti, delle Camere di Consiglio,  con l’intervento dei magistrati Caterina Criscenti, Presidente FF, Estensore Maria Cappellano, Primo Referendario, Luca Lamberti, Referendario, porta la data del…

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Califfato, immigrati e Procure siciliane

Di Salvo Barbagallo C’è una “frenata” sull’argomento “terrorismo e Isis”? Forse da parte dei mass media nazionali, fin troppo presi (magari giustamente) dalle barbarie commesse dai tifosi olandesi a Roma, e forse fin troppo presi nel registrare lo “scarica barile” sulle responsabilità degli avvenimenti nella Capitale. Più che “frenata”, almeno per quel che appare fuori dai luoghi dove si prendono decisioni importanti, si tratterà di

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Terrorismo: quale “soluzione politica”?

Di Salvo Barbagallo L’Isis impone il terrore, l’Europa, l’Occidente tutto prende consapevolezza del pericolo, in tanti prima si pronunciano per intervenire militarmente là dove il terrore nasce, poi c’è la marcia indietro e si afferma “l’unica soluzione è politica”. In verità noi non comprendiamo: noi, gente comune minacciata in casa nostra, noi non comprendiamo i sottili meccanismi che animano le azioni di chi governa. Vorremmo capire, ma le risposte agli interrogativi provocano ulteriore confusione.

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Caos migranti: salvarli, controllarli, assisterli

Di Salvo Barbagallo Mediterraneo mare di morte e di speranza Le cose che si sanno, le cose che non si fanno. Ora non ci sono più alibi per la questione dei disperati, dei migranti che (volenti o nolenti) devono salpare dalla Libia in cerca di un approdo sicuro, se non di un futuro certo: in centinaia di migliaia affronteranno le acque infide del Mediterraneo, e molti non giungeranno mai sulle sponde più vicine, quelle della Sicilia. Ma la massa enorme che riuscirà a

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DOSSIER – Tripoli, bel suol d’amor…

Di Salvo Barbagallo   Sai dove s’annida più florido il suol? Sai dove sorride più magico il sol? Sul mar che ci lega coll’Africa d’or, la stella d’Italia ci addita un tesor. Tripoli, bel suol d’amore, ti giunga dolce questa mia canzon, sventoli il Tricolore sulle tue torri al rombo del cannon! Naviga, o corazzata: benigno è il vento e dolce è la stagion. Tripoli, terra incantata, sarà italiana al rombo del cannon…

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Due o tre cose che so di lei…

Di Salvo Barbagallo “Due o tre cose che so di lei” (“2 ou 3 choses que je sais d’elle”) è un film del 1967 diretto da Jean-Luc Godard: mai titolo è stato utilizzato e parafrasato come questo di Godard, tanto che  è diventato un autentico modo di dire. La “lei”, per noi in questo articolo, è l’Italia e in realtà sono ben più di “due o tre cose” che sul suo conto sappiamo, e di certo non le conosciamo solo noi. Il “conoscere – è questo il guaio – non…

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Migranti: muoiono nell’indifferenza

Di Salvo Barbagallo Il consuntivo delle vittime del mare fino a quale giorno addietro era di 29 migranti deceduti per freddo e stenti, ma questo 2015 già registra altri 300 morti a causa del naufragio di tre gommoni, probabilmente avvenuto nella stessa notte di lunedì scorso. L’ennesima tragedia al limite delle acque libiche. Il racconto di nove superstiti, originari del Mali e del Senegal, è agghiacciante:

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Ieri come oggi, si naviga sul “mare calma piatta”?

Di Salvo Barbagallo Apparentemente ciò che accade in Italia, in Europa e nei Paesi del Mediterraneo lo vogliono definire “mare calma piatta”, cioè, non c’è nulla che sia diverso da ieri. E pur tuttavia ogni cosa è in movimento e può sfuggire di mano a chi governa e a chi assiste passivamente (perché non può fare diversamente) allo svolgersi degli avvenimenti.

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Sicilia: noti personaggi nel mirino della magistratura

Di Salvo Barbagallo “La magistratura in Sicilia si dà un gran da fare, ma mette in galera solo la manovalanza della criminalità organizzata. I personaggi importanti però non li tocca…”: questa è la voce dell’uomo qualunque. Che non sempre ha ragione. E la dimostrazione che la “voce comune” può cadere in errore si ha con due notizie che provengono da poli diversi dall’Isola, da Caltanissetta e da Palermo. E sempre che, alla fine, i fatti che vengono attribuiti a personaggi più che noti corrispondano alla verità.

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Isis contro Italia: minacce tra il dire e il fare

Di Salvo Barbagallo È già pronto il piano d’intervento militare in Iraq e in Libia per fermare l’Isis? Incominciamo con un forse. Forse ora che Obama incomincia a preoccuparsi della troppa vicinanza all’Europa dell’Isis (quell’Isis che è già a due passi da casa nostra) e incomincia a chiedersi se e quando le forze della coalizione anti jihadista dovranno intervenire in Iraq e anche in Libia, forse anche chi governa l’Italia si vedrà costretto a considerare seriamente il pericolo “terrorismo” sul nostro Paese. Il “forse” è d’obbligo

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Perché tanto interesse sui Siciliani?

Di Salvo Barbagallo   Prima Pietro Grasso, poi Sergio Mattarella, adesso è la volta di Anna Finocchiaro che si avvia ad avere un ministero importante tutto suo: all’improvviso i “Siciliani” diventano “preziosi” e vengono indirizzati a ruoli fondamentali nella vita del Paese. È lecita la domanda: “Perché?”. Forse che in precedenza non erano “affidabili” ed ora, invece, sono diventati indispensabili?

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