Il sogno di chi, signor presidente?

di Guido Di Stefano    “Il sogno di Cortina è il sogno di tutta l’Italia”  : queste le parole pronunciate dal presidente del consiglio alla notizia della designazione di Cortina per i mondiali di sci da disputarsi nell’anno del Signore 2021. Tra sei anni diciamo. Una (forse) insuperabile eternità per chi non riesce a conciliare il pranzo con la cena, pervasa da disperata indifferenza; un breve attimo per quelli che  “tassati”-vamente dovranno sostenere l’onere “pecuniario” delle spese preparatorie e gestionali, con incubi da vessazione in arrivo; un tempo equo per…

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Verità e realtà confinate: dove sconfinano?

di Guido Di Stefano Apriamo con quesiti di bruciante attualità.      Si conoscerà mai tutta la verità sui disordini di Milano contro l’esposizione? Chi e perché  ha ordinato la soccombenza dell’ordine pubblico alla violenza? Perché tanta “malcelata” tolleranza verso professionisti del caos e della violenza? Non sarà anche perché finora in Italia nessun potente ha subito personalmente  l’esuberante veemenza (o violenza allo stato puro) dei volti mascherati? Tanto un risultato è incontrovertibile: a pagare è sempre e comunque il povero suddito (cittadino?) già legalmente tartassato. E se urlassimo “a casa…

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Guerra e pace, delitto e castigo in occidente

ovvero il mondo al rovescio di Guido Di Stefano I grandi (in qualunque campo abbiano manifestato la loro somiglianza al Creatore) meritano eterno e universale rispetto e memoria: sono cittadini del mondo, sono degni rappresentanti dell’umanità. Citeremo velocemente due russi (ed europei), e tramite loro vogliamo rendere omaggio a tutti i veri grandi di ogni epoca, razza e cultura e nel contempo esprimere il nostro disappunto per tutti i megalomani che si auto-lodano come grandi e i loro derivati (pensieri, parole, opere, omissioni e consorterie sostenitrici).

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Per chi suona la campana

di Guido Di Stefano    Ernst Hemingway  non pose solo la domanda nel 1940, ma scrisse anche la risposta: “ … e allora non chiedere mai per chi suona la campana. Essa suona per te”. E in quel “te” siamo tutti noi, tutti gli occidentali del  XX e del XXI secolo.     Da oltre cento anni risuonano i rintocchi “a morto” di una campana sempre più gigantesca, sempre più fragorosa perché stiamo diventando  (o lo siamo dall’origine) i peggiori sordi, cioè quelli che non vogliono sentire.

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Una scomunica per i potenti

Una scomunica per i potenti d’occidente e pace nelle terre degli uomini che EGLI ama di Guido Di Stefano Erano i secoli bui e meno bui, anche moderni. Le scomuniche colpivano senza pietà: chi osava pensare, parlare e scrivere liberamente; chi osava ipotizzare la separazione tra stato e religione e rifiutava il potere temporale dei  “rappresentanti” dell’Altissimo; chi osava dubitare delle verità dei potenti; chi cercava “l’uomo” e nell’uomo il vero volto di Dio; chi invocava i veri “buoni” pastori che precedono le pecore al pascolo e non le spingono al…

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Cara UE, cosa sei?

di Guido Di Stefano      Avremmo preferito chiedere “chi sei” non “cosa sei”; anzi ci fu un tempo in cui eravamo certi di non dovere mai chiedere ma di andare semplicemente orgogliosi della tua realtà, quale la sognarono i padri (veri statisti) che tracciarono il futuristico sentiero verso una nuova alba, un nuovo orizzonte.

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Contrada, giustizia italiana “Ko”

Di Vittorio Spada   Bruno Contrada, giustizia italiana “Ko”: per la Corte europea l’ex agente dei servizi segreti italiani (Sisde) non era da condannare per concorso esterno in associazione mafiosa. Per la Corte dei diritti umani di Strasburgo “all’epoca dei fatti contestati, tra il 1979 e il 1988” il reato “non era sufficientemente chiaro e prevedibile” e quindi da parte di Contrada non c’è stata una “violazione dell’articolo 7 della Convenzione”. Già nel 2014 la corte di Strasburgo aveva condannato l’Italia per la detenzione dell’ex funzionario del Sisde.

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Pensieri assurdi

di Guido Di Stefano Girovagando in internet ci siamo imbattuti in una paginetta a firma del politico ticinese Massimiliano Ay: parole largamente condivisibili, che lui estende alla UE. Magari non ha menzionato espressamente l’Italia e la Sicilia per motivi di delicatezza e rispetto del buon vicinato.

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La Sicilia “dannata” alla miseria

di Guido Di Stefano    Giorni addietro qualcuno tesseva le lodi di Renzi e lo proclamava prossimo SALVATORE della Sicilia (ha semplicemente annunciato: “Renzi salverà la Sicilia”); ora non ne è più tanto sicuro e si “para la botta” preannunciando che il governo romano si assumerà le conseguenti responsabilità. Cosa è successo nel frattempo? Chiediamo scusa per il gioco di parole: ha forse scoperto che non di “SALVATORE” trattasi ma di “MATTEO”? O cos’altro?

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Il popolo siciliano e quello italiano non hanno voluto

di Guido Di Stefano    I due popoli non hanno voluto! Quando si potevano costruire  “la meravigliosa nazione di Sicilia o almeno lo stato federato di Sicilia” e la grande nazione d’Italia non hanno voluto! E ora, anche quando lo volessero non potrebbero proprio:  quello che era già arduo è diventato fantascientifico e l’irto sentiero allora appena tracciato sta per essere definitivamente cancellato o forse è già un lontano miraggio.

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Tragici misteri in silenti segreti

Di Guido Di Stefano       E’ la storia a ripetere instancabile questo ritornello: le nebbie del mistero e dell’oblio avvolgono tutte le nefandezze (o tragedie se si vuole) causate o comunque riconducibili a chi comanda, sempre pronto a imporre il silenzio del segreto (di parte ma sempre imputato allo Stato) con le buone (posizioni privilegiate) o con le cattive (si sa che la vita è breve).

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