Di Guido Di Stefano Lo sapevate che il presidente ceco Milos Zeman (socialdemocratico) ha dichiarato che il primo ministro ucraino Arseniy Yatsenyuk – considerato da Mosca l’uomo degli Usa a Kiev – è un “premier della guerra”? Questa preziosa informazione (probabilmente troppo ignota in occidente) è stata pubblicata in data 07.01.2015 dalla testata ticinese “La voce del popolo”. Sapete dov’è il Ticino, vero? In quella piccola Confederazione (sigla CH) tutta monti e laghi, dove ancora si capiscono e si praticano meglio che altrove i concetti di neutralità, pace e corretta…
Leggi tuttoCategoria: OPINIONI
Qualcuno sa perché …
Di Guido Di Stefano Perché i “politici” siciliani (ed anche non politici ufficialmente) sono così amati ed a volte preferiti in Italia, in Europa, nel mondo (soprattutto occidentale)?
Leggi tuttoA scuola “di gestione e di bilancio”
Di Guido Di Stefano Non doveva succedere ed intanto è accaduto: il presidente della Regione siciliana, a seguito di “invito” non declinabile, è stato a Roma per un vertice o incontro o tavolo tecnico, finalizzato alla soluzione “finale” di quelli che da semplici problemi (di immediata definizione e chiara soluzione) si sono trasformati in “problematiche” (di enigmatica interpretazione e quasi filosofica soluzione).
Leggi tuttoMaestri di tifo e ipocrisia
Di Guido Di Stefano Siamo proprio persi: tutti i popoli che “distratti” (o forse miopi) loro rappresentanti hanno soggiogato alla deleteria e sempre più arrogante tirannia degli imperi finanziari. Lo raccontano crudamente i fatti e lo accennano in modo edulcorato le cronache: i non eletti (alacremente coadiuvati dai “non statisti” di turno) pretendono di comandare “in toto” gli stati sovrani e se necessario di “cancellarli”, usando all’uopo tutte le armi e gli strumenti consentiti da leggi e regolamenti quantomeno strani (ma “regolarmente” imposti).
Leggi tuttoDalla Sicilia agli U.S.A. vero politico cercasi
Di Guido Di Stefano Forse sorriderete per le nostre parole. Noi però non intendiamo esibirci con una estemporanea e pungente battuta: rappresentiamo un grande timore. Temiamo tanto che la razza “vero politico” si avvia all’estinzione: in questo momento noi vediamo solo qualcuno di cui parleremo.
Leggi tuttoLa storia non insegna niente…
Di Guido Di Stefano Purtroppo questi sono stati e sono i gravami culturali nostrani: siciliani “in primis”, italiani “in aeterno”. Siamo noi stessi a precluderci ogni possibilità di riscatto e di libertà, noi che abusiamo dell’istituto della delega, tanto attiva quanto passiva.
Leggi tuttoMiliti ignoti di guerre povere
Di Guido Di Stefano Ci ripetono sempre che l’unione rende più forti, perché le grande aggregazioni comportano enormi benefici a fronte di modesti doveri supplementari. Senza dubbio sarà vero in altri contesti del mondo, dove magari vige pure il detto “Meglio una pace silente ed ingloriosamente vitale piuttosto che una guerra fragorosa ed eroicamente mortale”. Non è mai illustrato abbastanza che in guerra a lasciarci la pelle sono poi gli umili di sempre e a trarne vantaggi sono i potenti di turno.
Leggi tuttoCause ed effetti: questi sconosciuti!
Di Guido Di Stefano Vi furono i tempi (non troppo lontani) in cui si dissertava di “cause ed effetti”, di “azioni e reazioni” , della conoscenza della verità come coscienza di tutte le cause determinanti un fatto e di tutti gli effetti conseguenti ad detto fatto.
Leggi tuttoDove sta la CULTURA?
Di Guido Di Stefano Innanzitutto cos’è la vera cultura? Potremmo definirla una conquista che si accompagna alle virtù (soprattutto interiori ma proiettate all’esterno) della libertà, della luce, della verità, della giustizia, della pace, dell’amore, della fratellanza, dell’uguaglianza, della tolleranza: insomma un bene dell’intelletto da difendere, coltivare, fare crescere senza sosta e senza remore.
Leggi tuttoUniti nella diversità o discriminati nell’unione?
Di Guido Di Stefano Altre genti hanno avuto (o si sono costruite) la “fortuna” di vivere in contesti dove l’unità vera, egalitaria, legalitaria, sociale ed economica è valutata per la sua essenza: è la forza, è la ricchezza, è la vita della nazione e (in genere) un freno alle derive. Che siano riunite in Stati Federali o meno poco importa: i risultati fanno testo.
Leggi tuttoCosì parlò Obama
Di Guido Di Stefano Con la fermezza di un novello “Zeus” il presidente Obama ha dichiarato che loro (gli “States”) non temono un’ondata terroristica all’europea, perché da loro i musulmani sono perfettamente integrati. Tale “certezza” si presta a diverse interpretazioni,
Leggi tuttoLa Sicilia fallirà: tra pochi mesi ci sarà la catastrofe sociale
La “Voce di New York”, Giornale americano online protetto dal Primo Emendamento della Costituzione USA, ha pubblicato giovedì scorso un articolo di Giulio Ambrosetti, ex giornalista del quotidiano “L’Ora” di Palermo, oggi responsabile del quotidiano online “Linksicilia”, che riportiamo integralmente per consentire ai nostri lettori un commento a cuore aperto sull’analisi della situazione che riguarda tutti i Siciliani. Di Giulio Ambrosetti
Leggi tuttoLa Voce degli altri: Charlie, quanti crimini in nome tuo
di Marco Di Salvo Scivolone? Mancanza di stile? Sottovalutazione? Non sappiamo dire, certo è che il Corriere della Sera pare averne fatta una grossa, forse distratto dalla commozione per i fatti di Parigi. O, forse, approfittando della distrazione per i fatti di Parigi. La storia in breve: Il CdS pubblica un instant book dedicato alla libertà di espressione intitolato Matite in difesa della libertà di stampa, pubblicato per scopi benefici e coprodotto da Rizzoli Lizard. che raccoglie vignette sulla vicenda. Ma, attenzione, non le vignette del giornale, O, meglio, non tutte,…
Leggi tuttoL’Occidente secondo von Metternich
Di Guido Di Stefano Klemens Wenzel Nepomuk Lothar Fürst von Metternich-Winneburg zu Beilstein da noi è più conosciuto con la semplice denominazione “il principe von Metternich”. Nato a Coblenza in Westfalia (15 maggio 1773) fu diplomatico, politico ed anche cancelliere dell’Austria imperiale. Di lui Ladislao Mittner ha detto: “ Coltissimo, scettico, arguto ed anche beffardo, era un ideale allievo dell’illuminismo prerousseauiano, più vicino in fondo ai liberali da lui perseguitati che ai romantici suoi alleati”.
Leggi tuttoPercuoterò il pastore e le pecore saranno disperse
Di Guido Di stefano “Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse”: chi pronunciò queste parole leggeva l’animo umano come un libro aperto. E forse questa è l’unica espressione evangelica di cui ha fatto uso ed abuso quello stesso Occidente che ha rinnegato le sue radici (confinandole in una retorica nebulosità) all’atto della firma della tanto decantata costituzione europea. All’epoca l’unica contestazione venne da oriente.
Leggi tuttoPace e speranza fuggono dalla Sicilia
Di Guido Di Stefano Sarebbe stata una settimana destinata a scorrere e chiudersi con tranquillità questa contrassegnata con le giornate lavorative 5-7-8-9 gennaio 2015, se fatti ben più gravi non si fossero violentemente sovrapposti.
Leggi tuttoLa Voce degli altri: Liberté, Egalité, Fraternité e il loro doppio
Su il Manifesto di ieri, l’acuta analisi di Marco Bascetta che vogliamo riproporre ai nostri lettori Il giudizio della stampa di tutto il mondo è quasi unanime: la mattanza parigina rappresenta un attacco alla libertà, colpita in una delle sue espressioni più classiche ed esplicite, la satira contro il potere, la morale, i dogmi di tutte le religioni. Giusto, non c’è da eccepire. Nondimeno sulle bandiere della Rivoluzione francese stavano scritte tre parole: liberté, égalité, fraternité. Converrà allora esaminare
Leggi tuttoLe sanzioni: la prima arma di … massa
Di Guido Di Stefano L’arma fu perfezionata (o è meglio dire creata) per la duratura tutela degli interessi coloniali di un “raggruppamento temporaneo di Stati” autoproclamatosi padrone ed “usufruttuario” totale del mondo e dei popoli, a cui nulla andava concesso e tutto andava tolto: proprio tutto e cioè identità, dignità, rispetto, vita, ricchezza, territori, futuro.
Leggi tuttoPiù realisti del re, l’arroganza del Potere
Di Guido Di Stefano Così, nei bei tempi andati, venivano giustamente etichettati i cortigiani che difendevano le prerogative dei re più degli stessi interessati ed erano pronti ad “invocare” la lesa maestà anche quando loro (i re) erano pronti a riderci sopra.
Leggi tuttoEuropaMediterraneo: Quanto “pesano” i morti in mare?
di Marco Di Salvo Questo articolo lo cominciamo con un numero: 3419. Ora vi invitiamo a lasciarlo per un attimo da parte e diamo un’occhiata ai quotidiani di oggi (dopo aver “subìto” i telegiornali, i canali allnews e i siti di informazione online tutta la giornata di ieri).
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