Giacomo Matteotti, Leonardo Sciascia e le “vecchie zie”

Di Valter Vecellio Ci sono degli italiani con cui l’Italia ha un debito, di cui deve essere fiera, orgogliosa. Tra questi italiani, che sono assai più di quanto si sappia e si creda, e a cui dobbiamo riconoscenza e gratitudine, c’è senz’altro Giacomo Matteotti. Il 10 giugno saranno novant’anni dalla morte, più propriamente dall’uccisione provocata da cinque membri della polizia politica fascista. Non mi pare che siano molte le occasioni, che si sono create per ricordarlo, per onorarne la memoria e il sacrificio. Non mi sorprende, ma ugualmente ne sono rammaricato.

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Le lezioni della storia

Di Guido Di Stefano Imperiture ed immutabili lezioni ha accumulato la storia per noi esseri viventi dotati di intelletto (non altrettanto imperituro ed immutabile). Miti e leggende, poemi epici (di varia provenienza), narrazioni bibliche e pre-bibliche, religiose e laiche, e la “storia” sia essa di parte “vincitrice e/o dominante” sia  di parte “obiettiva e veritiera” concordano (quasi fosse un dogma) sulla centralità del Mediterraneo e dei popoli (europei, africani ed asiatici) che su esso si proiettano nel bene e nel male dell’umanità ovunque essa sia.

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“Sublimazione” di uno Statuto Speciale

Di Guido Di Stefano    Scientificamente si definisce con il termine “sublimazione” il passaggio diretto di una sostanza dallo stato solido a quello aeriforme senza passare per lo stato liquido: un corpo visibile e tangibile diventa (più o meno rapidamente) invisibile e non tangibile, eccolo lì ed eccolo disperso. Nessuna magia ma semplice fisica: per spiegarlo semplicemente diciamo che temperatura e pressione (in particolare la pressione di vapore propria) determinano lo stato fisico dei corpi.    Lo Statuto Speciale della Regione Siciliana è nato

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Complotti “made in USA”

Di Valter Vecellio Giulio Andreotti, impegnato su un doppio fronte – a Palermo si doveva difendere dall’accusa di essere colluso con la mafia, a Perugia di essere tra i mandanti del delitto del giornalista Mino Pecorelli – un certo giorno se ne uscì sostenendo che il “colpo” veniva da oltre Oceano. Dagli Stati Uniti, insomma. Da chi gestiva Tommaso Buscetta; o, come allora qualcuno insinuò, da chi aveva voluto inibirgli il Quirinale? Poi qualcosa si deve essere aggiustato, perché Andreotti di oltreoceano non parlò più, sostenendo di aver appurato che…

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Interrogativi senza risposta a distanza di 37 anni

Di Valter Vecellio Giovanni Santone, un Carneade che trentasette anni fa era diventato un simbolo: una celebre (allora) fotografia ritrae l’agente Santone, pistola in mano, maglione bianco attraversato da una vistosa striscia nera, borsa di Tolfa a tracolla, mentre su indicazione di una persona in borghese, ma di tutta evidenza poliziotto, corre in direzione del fotografo; alle spalle un altro poliziotto, in tenuta antisommossa. È il 12 maggio 1977, giornata terribile: si doveva festeggiare la vittoria del referendum sul divorzio, finisce in guerriglia e sul terreno alla fine una ragazza, Giorgiana…

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Sicilia, questione di protocollo

Di Guido Di Stefano La Sicilia è “il centro” del Mediterraneo che è, in assoluto, il “centro” geopolitico del mondo. Ponendo come base e riferimento le predette centralità individuiamo comunità-nazioni-Stati ad est, ad ovest, a nord ed a sud. Chiederete voi: cosa c’entra il protocollo? Chiariamo che ci riferiamo al “puro e semplice” protocollo diplomatico, cioè quell’insieme di usi-norme-regole che sono sempre stati e sempre sono i “fondamenti” di quel raffinatissimo gioco che si chiama “diplomazia”.

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Siamo stanchi!

Di Guido Di Stefano Siamo stanchi di invasioni, persecuzioni, massacri, ruberie, occupazioni, usurpazioni, cancellazioni, calunnie, denigrazioni, fango, troppo fango. Vennero i Greci e “raccontarono” di averci portato quello che già era nostro: ulivo, vite, cereali, cultura (l’Odissea sembra il frutto di una nobildonna di Sicilia), arte (le ceramiche per esempio erano “note”), scienza e miti fantascientifici (forse gli americani ne sanno qualcosa), religione (hanno sovrapposto i loro crudeli dei alle nostre tre materne dee) ed altro. Si appropriarono di tutto e cancellarono le nostre identità e

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Tra colonizzazione e fantascienza

Di Guido Di Stefano Vivessero ai nostri giorni James Mattew Barrie, Robert Louis Stevenson, Jonathan Swift e (forse anche) Jules Verne ambienterebbero i loro romanzi qui in Sicilia: in questa nazione che c’è e non c’è, da sempre popolata dai pochi che ne vivono la vita e la vogliono padrona e dai molti che pascolano nell’ignavia e ne prolungano la schiavitù;   in questa isola che è un “tesoro” “ab antiquo” depauperato complici i numerosi suoi figli in vendita per uno sgabello (non una poltrona) ed un cucchiaio di lenticchie (non…

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Il diritto secondo Roma

Di Guido Di Stefano Il nostro non è un riferimento aulico all’antica Roma, quella che fu la “patria del diritto” ed ha i suoi veri eredi e discepoli presso altre genti. Fu più di un millennio addietro ma non è più e dubitiamo che possa tornare ad essere. Sono passati secoli e genti lasciando tante “incrostazioni” e ancor più retorica nella città che osiamo definire eterna, pur sapendo che ne esistono di più eterne.

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L’appartenenza

Si parla tanto di “appartenenza” in ogni angolo del mondo, in ogni occasione, in ogni contesto. Pochi, forse pochissimi, si chiedono però cosa è veramente, cosa significa il termine “appartenenza”, cosa genera il senso dell’appartenenza. I termini sono pronunciati tanto frequentemente quanto superficialmente, senza penetrarne l’intimo e vitale spirito.

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Cose di Casa nostra: oderint, dum metuant.

Di Guido Di Stefano “Oderint, dum metuant” avrebbe detto Caligola, l’imperatore. Disistimava il Senato al punto che gli fu attribuita la nomina del suo cavallo “Incitatus” a senatore Avevamo: sembra che sia un mito derivato da una sua esternazione sul reale valore e sulla effettiva utilità (o produttività) del Senato, più propenso alla conservazione dei propri privilegi che alle cure dello stato e dei cittadini (o come si diceva allora la “res publica”).

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Cose di Casa nostra: le verità al 10%

Di Guido Di Stefano Nel vasto oceano dell’informazione vengono “buttate” gocce di scottanti e pressanti verità di fondamentale interesse per le comunità, per l’umanità tutta, per l’intero universo. Parafrasando possiamo dire “rarae guttae in gurgite vasto”. Fermiamoci comunque nelle nostre terre di Sicilia. A noi comuni cittadini, anzi semplici sudditi dei feudi locali e del centrale “impero” siculo, vengono lanciati tra i vortici delle informazioni e delle controinformazioni brandelli relativi a notizie, eventi, fatti, programmi (riservati)

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Repubblica: la I fu dei grandi Appalti, la II delle Nomine e la III?

Di Michele Cannavò Se la fine della prima repubblica è stata segnata dallo scandalo delle tangenti è anche vero che la seconda è stata caratterizzata dal controllo delle nomine. In questo senso troviamo dei riscontri nelle bufere giudiziarie che in questi ultimi 18 mesi e più stanno coinvolgendo e sconvolgendo la pubblica amministrazione, le istituzioni e gli uomini che le compongono, estendendosi su tutto il territorio nazionale, dal Comune al Parlamento. Scandali che tanto ricordano, in relazione alla tipologia dei soggetti coinvolti, quelli di oltre 20 anni fa (in certi…

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Magistrati ignorano esistenza del braccialetto elettronico

Di Valter Vecellio Braccialetto elettronico. In Italia, a differenza di altri Paesi, è una sorta di oggetto sconosciuto e misterioso. Si potrebbe parafrasare Pietro Metastasio: “Che vi sia ciascun lo dice, dove sia, nessun lo sa”. Facciamone un po’, sia pure sommariamente, la storia: Il 6 novembre 2003 viene definito, in accordo con Telecom Italia, “una nuova modalità di erogazione di queste prestazioni, passando dal noleggio degli apparati alla fornitura diretta del servizio”. In sostanza,

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I libri ci rendono persone migliori

<<Perché non leggi?>>  <<…perché a me non piace.>> Quanta tristezza e quanta realtà si celano dietro questa semplice risposta oggi sempre più comune tra i giovani e giovanissimi. Il 20 novembre si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quale occasione migliore per porre una riflessione sull’importanza della lettura come contributo alla crescita culturale e morale di ognuno di noi ma in particolar modo dei più piccoli; perché nonostante tali diritti siano riconosciuti da tutti troppo spesso vengono messi da parte. Nasce quindi…

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Lampedusa “Zona Franca”? Perché va condivisa, perché si può fare

Di Mirco Arcangeli L’iniziativa che il giornale “LA VOCE DELL’ISOLA” ha avviato per il riconoscimento della zona franca di Lampedusa, rappresenta una iniziativa coraggiosa, da condividere pienamente. Già negli anni scorsi sono state promosse iniziative in tal senso sia da movimenti di opinione che da stampa territoriale, e già si è provato ad intervenire anche concretamente. Ricordo il disegno di legge a firma del Ministro Prestigiacomo

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