2015: l’anno che avremo punta sull’Uomo che verrà

Di Salvo Barbagallo 2015 appena iniziato: l’anno che avremo dipenderà molto dall’Uomo che verrà, dall’Uomo che andrà a prendere il posto di Giorgio Napolitano per il cui addio moltissimi italiani non hanno rimpianti. Così come la Chiesa cattolica sperava in un cambiamento reale del suo modo di porsi nei confronti dell’Umanità, e il cambiamento è avvenuto grazie a papa Ratzinger che ha aperto la strada a Papa Francesco, che il cambiamento lo mostra ogni giorno che passa, anche l’Italia avrebbe bisogno di un Presidente che si occupasse di tutti gli…

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Napolitano prende per mano gli italiani per varcare il 2015

Di Salvo Barbagallo Nono ed ultimo discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: fine anno e fine mandato. Invito pressante all’unità del Paese, invito pressante a (ri)trovare un’armonia perduta da tempo fra tutte le cosiddette forze politiche (al governo oppure no) per raggiungere un bene comune a tutti, e superare la crisi. Tutto sommato un messaggio di ottimismo: l’augurio  che “il 2015 sia l’anno dei risultati positivi per gli italiani… Il 2015 sia anno fecondo di risultati positivi per le nostre famiglie, il nostro Paese, i nostri ragazzi. Mettiamocela tutta,…

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Due milioni di migranti in attesa di partire per la Sicilia

Di Salvo Barbagallo   Occhi puntati sull’ultimo disastro del mare, quello del traghetto “Norman Atlantic” in fiamme mentre era in rotta da Patrasso ad Ancona, con difficili operazioni di salvataggio dei passeggeri rimasti a bordo bloccati, ovviamente in secondo/terzo e anche quarto piano le tragedie non-stop degli immigrati che cercano di raggiungere le coste della Sicilia. Non si sa quanti barconi stiano in queste ore affrontando le acque agitate del canale di Sicilia, i più prudenti attendono che le condizioni meteo migliorino per lasciare la Libia, il Paese da dove…

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Contro la Democrazia terrorismo o sabotaggio?

Di Salvo Barbagallo Il linguaggio della politica, anche di fronte a fatti gravi, non è mai chiaro e quindi quando esponenti dello stesso Governo adoperano termini diversi (almeno nella “forma”) chi ascolta, o legge, non può fare a meno di chiedersi “ma di cosa stiamo parlando?”. Ci riferiamo all’inquietante episodio dell’attentato alla linea dell’alta velocità a Bologna, che ha messo in tilt per ore ed ore il sistema ferroviario nazionale.

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Sbarcano tutti in Sicilia

Di Salvo Barbagallo   Sbarcano tutti in Sicilia, chi di passaggio, molti per prendere qualcosa, pochi per restarci. Sbarcano i migranti disperati e non sanno a cosa vanno incontro nei centri di accoglienza, ma contano di non essere rispediti a casa loro, e quindi chi può si dà alla fuga. E tra i migranti, a quanto pare, ben mimetizzati terroristi dell’Isis che di certo non hanno voglia di farsi identificare e anche loro scompaiono per le contrade siciliane e italiane.

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Passano dalla Sicilia i terroristi dell’Isis verso l’Europa?

Di salvo Barbagallo   I Servizi segreti avrebbero segnalato il pericolo: presunti terroristi dell’Isis potrebbero essere giunti (e altri potrebbero arrivarne) in Italia e quindi in Europa infiltrandosi fra le migliaia di migranti che giungono in Sicilia sui barconi della disperazione. La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta, affidata al pool di magistrati antiterrorismo.

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La Voce degli altri: il nemico di comodo

Una interessante analisi del fenomeno Salvini (e sui suoi “padri”) , pubblicata su il manifesto di oggi a firma di Michele Prospero “Se si vuole capire come i media costrui­scano in labo­ra­to­rio una lea­der­ship, biso­gna seguire la sca­lata di Mat­teo Sal­vini. In un sistema sem­pre più disar­ti­co­lato, il gra­di­mento dei media basta da solo per inven­tare un lea­der dal nulla. Chi pensa alla Lega come a un sog­getto quasi nove­cen­te­sco, dal denso radi­ca­mento ter­ri­to­riale e dai riti para-ideologici di massa, si inganna.

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Califfato alle porte di Sicilia e tragedie dei migranti

Di Salvo Barbagallo   Mentre con l’assistenza agli immigranti in Italia c’è chi si è arricchito e forse ancora si arricchisce, il Mediterraneo “produce” nuove vittime: una nuova tragedia a sud di Lampedusa, 18 cadaveri recuperati a bordo di un gommone alla deriva dalle motovedette della Guardia di Finanza, e soccorsi 76 disperati, uno dei quali in gravi condizioni, dalla nave della Marina militare “Etna”. Il gommone si trovava nelle acque del Canale di Sicilia, a nord di Tripoli ed è stato raggiunto grazie ad una segnalazione effettuata da un…

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Da Guglielmo Giannini a Giuseppe Grillo

Di Agostino Bonfiglio La storia si ripete, sembra quasi un copia/incolla. Qualunquismo: il significato è caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni e nei partiti, come spesso viene usato con senso spregiativo nel dibattito politico. Nel 1944 nasce un nuovo settimanale “L’UOMO QUALUNQUE”( UQ ) fondato e diretto da Guglielmo Giannini. Il simbolo che lo contrassegnava era raffigurato da un torchio che schiaccia un uomo: a descrivere come la classe politica schiaccia e opprime il piccolo.

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Vengono dal nord per “salvare” il Sud

Di Salvo Barbagallo   L’ultima visita-lampo del premier Matteo Renzi è finita con la in contestazione di gruppi di giovani davanti al Municipio. In molti si sono chiesti il reale motivo di questa “incursione” rapidissima nel capoluogo etneo, essendo Renzi fortemente impegnato in questioni di natura nazionale e internazionale. Una visita, quanto dicono le cronache di chi ha potuto seguirla di non più di

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Nuovo Governo: tante parole in attesa delle cose concrete

Di Salvo Barbagallo Fino ad ora solo parole e pronunciamenti, ma d’altra parte non poteva essere diversamente: se ci fate caso il premier Matteo Renzi è in carica da poche ore, da pochi giorni, cosa si potrebbe pretendere in un lasso di tempo così breve? Ci vuole pazienza, sapere attendere. Purtroppo c’è un’Italia in attesa, ma non da ora, non dall’avvento “Renzi”: un’Italia che si affida ai miracoli perché altra speranza non appare all’orizzonte e lo scetticismo sul “cambiamento” all’improvviso è enorme, più che giustificato.

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Il Paese ha un nuovo Governo. Pochi dubbi sul voto di fiducia…

Di Salvo Barbagallo Il voto di fiducia non preoccupa, si dà per scontato: l’Italia ha dunque un nuovo Governo con Matteo Renzi presidente del Consiglio che domenica 23  giurerà alle 11,30 al Quirinale con tutti i suoi 16 ministri, 8 donne e otto uomini. Renzi, dopo avere sciolto la riserva, ha presentato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano la”squadra” dei suoi ministri:

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L’Italia era in attesa del Renzi di turno? Nuovo Governo: la Sicilia vuole i “suoi” ministri

Di Salvo Barbagallo All’indomani delle dimissioni di Enrico Letta e dell’incoronamento a premier di Matteo Renzi c’è chi sostiene che il Paese abbia veramente bisogno di lui. E’ possibile, ma vorremmo sapere chi è che ha consultato “il Paese” in questa ennesima vicenda politica dove tutto si gioca fra pochi intimi, e se non sono “pochi” sicuramente rappresentano una percentuale irrilevante del “Paese”?

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Letta addio, ecco Matteo Renzi emblema dell’anomalia italiana

Di Salvo Barbagallo Può un uomo far cadere un Governo? In tempi di tirannia certamente, in tempi dove (almeno apparentemente) regna la democrazia il discorso dovrebbe suonare come una bestemmia. La realtà propone ogni giorno interrogativi e dubbi che dovrebbero essere sciolti con una volontà comune, se parliamo di norme che regolano la vita di un Paese. Pirandello continua a dare lezioni: “Così è, se vi pare”, e pertanto non c’è da stupirsi se un “politico” (Renzi) che riveste già

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Nunzia De Girolamo rassegna le dimissioni

In seguito alle recenti polemiche sulla gestione dell’Asl di Benevento si dimette il ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo accusando il governo di cui fa parte di non averla difesa adeguatamente, anzi di dice “offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità“. 

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