L’operazione, richiesta da una rogatoria internazionale del Tribunale Penale Internazionale de L’Aja nell’ambito del procedimento per crimini contro l’umanità, è stata disposta da una serie di decreti della Corte d’Appello di Roma ed eseguita in varie parti d’Italia dagli uomini della Guardia di Finanza. I beni sequestrati (mobili e immobili) sono quote societarie, conti correnti e di vario altro genere, tutti riconducibili al defunto leader libico Gheddafi, al figlio Saif Al Islam e all’ex capo dei servizi segreti libici, Abdullah Al Senussi. Fra gli assets patrimoniali sequestrati figurano partecipazioni azionarie…
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Allora come oggi le guerre per conquistare leadership
Tutti gli sconvolgimenti geopolitici costano moneta e tante, troppe vite umane E concludiamo, per raccordarci con gli attuali avvenimenti che stanno mutando il quadro geopolitico dell’area rivierasca del Mediterraneo, con una significativa pagina tratta dal libro di Riccardo De Sanctis, “Delitto al potere” Samonà e Savelli, editori), dove si danno precise indicazioni sul perché dell’ultimo viaggio di Enrico Mattei in Sicilia: Mattei l’ultima notte che trascorse al Motel Agip di Gela dormì vestito. La cosa fu notata da molti. Fu visto in giro prestissimo e con i vestiti spiegazzati di…
Leggi tuttoQuale futuro dopo Gheddafi?
I ribelli libici hanno combattuto per sei mesi consecutivi, tra alti e bassi, senza mai perdere la speranza di vedere, un giorno, la dittatura di Gheddafi sgretolarsi sotto i loro occhi. Alla fine ce l’hanno fatta, anche grazie alla buona guida dei 31 membri del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), mai così bene organizzati, come nelle ultime settimane, con le forze della Nato. Anche se Muammar Gheddafi è riuscito a lanciare il suo farneticante proclama televisivo da un appartamento del quartiere di Abu Salim, incitando “uomini e donne” a marciare…
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