Due o tre cose che so di lei…

Di Salvo Barbagallo “Due o tre cose che so di lei” (“2 ou 3 choses que je sais d’elle”) è un film del 1967 diretto da Jean-Luc Godard: mai titolo è stato utilizzato e parafrasato come questo di Godard, tanto che  è diventato un autentico modo di dire. La “lei”, per noi in questo articolo, è l’Italia e in realtà sono ben più di “due o tre cose” che sul suo conto sappiamo, e di certo non le conosciamo solo noi. Il “conoscere – è questo il guaio – non…

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Isis contro Italia: minacce tra il dire e il fare

Di Salvo Barbagallo È già pronto il piano d’intervento militare in Iraq e in Libia per fermare l’Isis? Incominciamo con un forse. Forse ora che Obama incomincia a preoccuparsi della troppa vicinanza all’Europa dell’Isis (quell’Isis che è già a due passi da casa nostra) e incomincia a chiedersi se e quando le forze della coalizione anti jihadista dovranno intervenire in Iraq e anche in Libia, forse anche chi governa l’Italia si vedrà costretto a considerare seriamente il pericolo “terrorismo” sul nostro Paese. Il “forse” è d’obbligo

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Terrorismo e antiterrorismo: allerta non-stop

Di Salvo Barbagallo Che gli esponenti attuali del “nostro” Governo soffrono del fenomeno “contraddizioni” è cosa nota: è un fenomeno registrato in varie occasioni, quando i ministri avrebbero dovuto avere una linea comune, e invece hanno dimostrato il contrario. Quindi non c’è da meravigliarsi se il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Londra nei giorni scorsi per il vertice della coalizione anti-Isis, afferma

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Le tragedie dei migranti e le misure antiterrorismo

Di Salvo Barbagallo Le acque del Mediterraneo continuano a inghiottire migranti disperati: è possibile che nessuno riesca a dire “Basta!”, e porre un “Alt!” definitivo a questa catastrofe? L’indifferenza sembra generale, come se una vita non avesse alcun valore…E ora c’è pure il rischio di infiltrazione di terroristi fra quanti sperano di raggiungere la Sicilia.

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Anche in Sicilia il business dell’accoglienza dei migranti

Di Salvo Barbagallo   In tutta Italia (molto, molto meno in Sicilia) si scatenano battaglie (politiche) sull’integrazione dei migranti nelle collettività del territorio nazionale. La “voce” che risuona più alta è quella a favore dell’integrazione. Una “voce” che andrebbe ascoltata e seguita sul piano prettamente “umanitario”, ma inevitabilmente (poiché di “umanitario” sta rimanendo ben poco nell’aria globale) in molti si chiedono

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La debolezza dell’Occidente la miglior arma per l’Isis

Di Salvo Barbagallo   Paradossalmente, è l’Occidente il miglior veicolo propagandistico dell’Isis e delle nefandezze che compie quotidianamente. Paradossalmente sono i mass media di questo mondo che l’Isis vuole cancellare, che danno (consapevolmente o inconsapevolmente)  ulteriore spinta alla prepotenza di una struttura violenta che si è autodefinita “Stato” (il “Califfato”), che (purtroppo) riesce ad affascinare e a soggiogare le menti fragili

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Libia-Sicilia 30 minuti di volo…

Di Salvo Barbagallo   Libia-Sicilia poco meno di trenta minuti d volo, 471 chilometri di distanza Ragusa-Tripoli. In Libia si combatte, la guerra civile sta divorando il Paese. in Libia c’è una situazione di caos, ma alla Sicilia (all’Italia, poi…) non sembra giungere alcun eco di quelle battaglie che vedono contrapposti due governi, quello del premier Thinni sostenuto dall’ex Sicilia, e soprattutto dall’Egitto, e quello di Tripoli del premier Omar Al Hassi, sostenuto dalla città di Misurata e dalla milizie islamiste.

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Califfato alle porte di Sicilia e tragedie dei migranti

Di Salvo Barbagallo   Mentre con l’assistenza agli immigranti in Italia c’è chi si è arricchito e forse ancora si arricchisce, il Mediterraneo “produce” nuove vittime: una nuova tragedia a sud di Lampedusa, 18 cadaveri recuperati a bordo di un gommone alla deriva dalle motovedette della Guardia di Finanza, e soccorsi 76 disperati, uno dei quali in gravi condizioni, dalla nave della Marina militare “Etna”. Il gommone si trovava nelle acque del Canale di Sicilia, a nord di Tripoli ed è stato raggiunto grazie ad una segnalazione effettuata da un…

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Le lezioni della storia

Di Guido Di Stefano Imperiture ed immutabili lezioni ha accumulato la storia per noi esseri viventi dotati di intelletto (non altrettanto imperituro ed immutabile). Miti e leggende, poemi epici (di varia provenienza), narrazioni bibliche e pre-bibliche, religiose e laiche, e la “storia” sia essa di parte “vincitrice e/o dominante” sia  di parte “obiettiva e veritiera” concordano (quasi fosse un dogma) sulla centralità del Mediterraneo e dei popoli (europei, africani ed asiatici) che su esso si proiettano nel bene e nel male dell’umanità ovunque essa sia.

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Canale di morte: nuova tragedia di migranti

Sarebbero quindici al momento i cadaveri recuperati nel Canale di Sicilia, dopo il naufragio di un barcone carico di migranti a circa 100 miglia a sud di Lampedusa, in acque libiche. L’imbarcazione, a bordo della quale c’erano circa 400 persone, si è rovesciata facendo cadere in acqua gli occupanti. I mezzi di soccorso, tra cui le navi della Marina impegnate nel dispositivo Mare Nostrum, rimorchiatori e mezzi navali cargo, hanno tratto in salvo finora circa 200 migranti.

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Dalla Libia all’Italia sempre meno gas

Di Matteo Cazzulani Assalto di ribelli alla centrale ENI di Nalout provoca l’interruzione del flusso di oro blu nel Greenstream. Il Nord Africa si rivela fonte di energia sempre meno affidabile Non solo la crisi di Governo, negli ultimi giorni l’Italia è stata nuovamente sull’orlo dell’emergenza energetica. Nella giornata di lunedì, 30 Settembre, il gasdotto Greenstream, che veicola in Italia 8,5 Miliardi di Metri Cubi di gas all’anno, è stato interrotto. Come riportato da Natural Gas Europe, a provocare lo stop del flusso di gas attraverso l’infrastruttura che collega Melillah…

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La Libia possiede più gas

Di Matteo Cazzulani La compagnia energetica libica NOC e quella polacca PGNiG individuano l’ennesimo giacimento a Sud-Ovest di Tripoli. Le opportunità per l’Italia per diversificare le fonti di approvvigionamento di oro blu Da colonia italiana a pozzo di petrolio, ed ora anche contenitore di gas. Nella giornata di mercoledì, 11 Settembre, la compagnia nazionale energetica libica NOC ha dichiarato l’esistenza di un nuovo giacimento di gas a Murzeq, a 750 chilometri a Sud-Ovest della Capitale Tripoli. Come riportato da Natural Gas Asia, la scoperta del giacimento, da cui si potranno…

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Khamis Gheddafi scovato e ucciso in Libia

Le forze governative libiche, dopo un attacco portato a termine contro una delle ultime sacche di resistenza legate al vecchio regime hanno scovato e ucciso in un conflitto a fuoco Khamis Gheddafi, settimo figlio di Muammar, ucciso esattamente un anno fa. Khamis, detto “il macellaio” per la sua ferocia aveva 29 anni. La sua morte era già stata annunciata lo scorso anno, poi smentita. Oggi è stata data la notizia dal leader dell’Assemblea nazionale Mohamed Magarief alla tv Al-Arabiya. Nella stessa operazione è stato catturato Mussa Ibrahim, ex portavoce del…

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L’Isola senza cielo

Che lo spazio aereo siciliano fosse sotto il controllo strategico anglo-americano non era una novità. Che i “controllori” non vogliono “interferenze”, neanche potenziali, è sicuro: né Hub intercontinentale siculo-cinese (turistico e commerciale), né null’altro, manco una piccola e scalcagnata compagnia, come Wind Jet, deve disturbare la dittatura occulta sullo spazio aereo siciliano. I padroni sono loro: in Terra in Cielo in Mare e in ogni Luogo. Loro sono il Dominus ex Machina, i Signori dell’Impero clandestino. I Signori della Guerra e gli unici detentori dei sacri segreti della “Libertà” e…

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Dopo l’uccisione dell’ambasciatore Usa in Libia duecento marines e i droni

Situazione drammatica e carica di tensione in Libia dopo l’uccisione dell’ambasciatore statunitense Chris Stevens e altri tre americani, tra cui due marines, nel corso di un attacco contro il consolato Usa a Bengasi. Il ministero del’Interno libico ha affermato che i testimoni sul luogo hanno sentito prima “un botto, poi fumo e scambi di colpi di armi da fuoco“. L’attacco al Consolato sarebbe legato alla protesta all’ambasciata Usa del Cairo a causa di un film americano considerato offensivo per l’Islam. Il presidente americano Barack Obama si è detto “profondamente addolorato…

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L’invadenza dell’Eni non era certo gradita

Mattei veniva considerato dagli americani sempre più un uomo molto pericoloso  Era il marzo del 1957. Agli americani l’invadenza dell’Eni non era certo gradita: Mattei si era trasformato sempre più in un uomo estremamente pericoloso. L’accordo con la Libia non passa a seguito delle pressioni americane. Mattei si lancia all’attacco: nel 1960 conclude con la Tunisia un accordo per la definizione della costruzione e della gestione di una raffineria e per un permesso di ricerca, sempre nel Sahara. Stipula accordi anche con altri Paesi africani, dalla Somalia alla Nigeria, dal…

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Due pescherecci siciliani sequestrati da motovedette libiche

Per la marineria siciliana non c’è pace: due pescherecci, uno di Siracusa, l’altro di Mazara del Vallo, sono stati bloccati dalle motovedette libiche e sequestrati. La notizia si è appresa dal Comando generale delle Capitanerie di porto, non è ancora dato sapere in quale porto della Libia siano stati indirizzati i due pescherecci. I pescherecci sono l’Astra con sette persone a bordo, e l’Asia con cinque persone a bordo: sono stati fermate dalle motovedette libiche mentre erano intenti alla loro attività nel Golfo della Sirte, a quaranta miglia da Misurata.

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