Trasparenza: Castiglione si dimetterà?

Di Salvo Barbagallo Le dimissioni (forzate) del ministro Lupi continuano a provocare scombussolamenti all’interno delle forze del Governo Renzi. Angelino Alfano è preso di mira dagli stessi suoi fedelissimi che lo accusano d’essere la ruota di scorta del premier e di non avere difeso, come avrebbe dovuto, Maurizio Lupi. Ora Matteo Renzi, per non essere accusato a sua volta di “parzialità” e comunque di essere trasparente solo a parole, ma soprattutto per non prestare il fianco a qualsiasi tipo di manovra che lo possa mettere a rischio, dovrà mettere “a…

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Scandali e tagli, Italia tutto Ok

Di Salvo Barbagallo E’ cosa nota, gli scandali non fanno scandalo, neanche quando toccano le Alte sfere, che non si sentono neanche sfiorate dal fiume di fango che scorre per le strade d’Italia. In altre circostanze e in altri tempi la montagna di scandali che si è accumulata avrebbe provocato scalpore e fato crollare Governi su Governi. Oggi non succede nulla di ciò, anzi gli scandali diventano argomenti di discussione nei salotti televisivi dove i protagonisti del momento hanno modo di disquisire incuranti di chi la pensa in modo diverso.…

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Castiglione e Firrarello verso il PD (?)

Di Salvo Barbagallo   Che Renzi-PD raccoglie tutti (quelli che lo vogliono) è risaputo, essendo il suo (come affermato in tante circostanze) un “partito aperto”; che Renzi-PD voglia riformare il “suo” partito sembra anche questo assodato e il percorso già spianato. Ufficialmente si parla, però, di rivedere la “forma organizzativa” del PD, e il lavoro in questa direzione ha avuto inizio lo scorso autunno

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Le mosse di Renzi o del Governo?

Di Salvo Barbagallo   Che Matteo Renzi sia il numero “1” del Governo italiano nessuno lo può negare: è, infatti, il “premier”. Ma il Governo, rispetto a Renzi, che numero è? Il cittadino “qualunque”, spesso “ignorante” delle questioni politiche e ancora più “ignorante” (per non essere fraintesi, “ignorante” non per mancanza di cultura ma perché “ignora”, cioè non conosce) dei meccanismi e degli organismi che regolano la vita del Paese, si chiede spesso perché appaia in ogni circostanza solo e sempre il premier, come se a decidere fosse sempre e…

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Renzi a Mosca cosa va realmente a ratificare?

di Valter Vecellio La frase è agghiacciante. Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, a proposito dell’uccisione dell’oppositore Boris Nemtsov, dice: “Non contava niente”. Intende dire che Nemtsov per il padrone del Cremlino non costituiva un pericolo, e che dunque non è a Putin che bisogna guardare nella ricerca dei possibili mandanti. La stessa frase detta l’indomani dell’uccisione di Anna Politkvoskaya,

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Italia nel solito tran-tran

Di Salvo Barbagallo   Dopo aver gridato per giorni e settimane “al lupo, al lupo”, si è allontanata la preoccupazione per le minacce del Califfato jihadista contro l’Italia, diventando quasi una vicenda folkloristica, mentre dall’altra parte estrema del sud Italia, in Sicilia, sono diminuiti gli sbarchi dei migranti, togliendo dall’attenzione generale il problema, come se (almeno per ora)

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Renzi, unica arma contro l’Isis?

Di Salvo Barbagallo A un anno di distanza dal debutto e dopo avere constatato ciò che è riuscito a fare, adesso in molti sono convinti che il premier Matteo Renzi sia in grado di fare tutto e molto di più. Per questo motivo, in materia di problemi internazionali, sta crescendo anche la convinzione (che provoca inevitabilmente tanta tranquillità) che il “terrore Isis” non sia un problema. Perché? Perché è l’Italia che possiede l’arma più efficace per fermare (e di conseguenza cancellare) il Califfato: l’arma è proprio Matteo Renzi!

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Armi chimiche in mano all’Isis

Di Salvo Barbagallo Alti e bassi, le notizie che riguardano il Califfato oscillano nell’attenzione dei mass media (ovviamente) a seconda della loro importanza. L’ultima informazione che proviene dall’altra sponda del Mediterraneo, dalla Libia cioè, non è di certo rassicurante: le milizie dell’Isis si sono impadronite delle armi chimiche di Gheddafi! Non si conosce la “quantità” del materiale trafugato da arsenali militari situati nelle province meridionali della Libia,

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Califfato, immigrati e Procure siciliane

Di Salvo Barbagallo C’è una “frenata” sull’argomento “terrorismo e Isis”? Forse da parte dei mass media nazionali, fin troppo presi (magari giustamente) dalle barbarie commesse dai tifosi olandesi a Roma, e forse fin troppo presi nel registrare lo “scarica barile” sulle responsabilità degli avvenimenti nella Capitale. Più che “frenata”, almeno per quel che appare fuori dai luoghi dove si prendono decisioni importanti, si tratterà di

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In pochi stanno “cambiando” tutto per tutti

Di Salvo Barbagallo Non arrivano a trecento e stanno “cambiando” tutto in nome di tutti gli Italiani: è mai possibile? Si, sta accadendo e tolta qualche isolata voce di critica da parte dei mass media, non c’è nessuno che (almeno apparentemente) si stia scandalizzando. Non si sente neanche la voce del neo Capo dello Stato, Sergio Mattarella del quale si apprezza (e si elogia a tutto campo) il viaggio privato a Palermo con un volo di linea. E’ tutto in mano a Renzi. Ma chi è Matteo Renzi, un premier…

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Due o tre cose che so di lei…

Di Salvo Barbagallo “Due o tre cose che so di lei” (“2 ou 3 choses que je sais d’elle”) è un film del 1967 diretto da Jean-Luc Godard: mai titolo è stato utilizzato e parafrasato come questo di Godard, tanto che  è diventato un autentico modo di dire. La “lei”, per noi in questo articolo, è l’Italia e in realtà sono ben più di “due o tre cose” che sul suo conto sappiamo, e di certo non le conosciamo solo noi. Il “conoscere – è questo il guaio – non…

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Isis contro Italia: minacce tra il dire e il fare

Di Salvo Barbagallo È già pronto il piano d’intervento militare in Iraq e in Libia per fermare l’Isis? Incominciamo con un forse. Forse ora che Obama incomincia a preoccuparsi della troppa vicinanza all’Europa dell’Isis (quell’Isis che è già a due passi da casa nostra) e incomincia a chiedersi se e quando le forze della coalizione anti jihadista dovranno intervenire in Iraq e anche in Libia, forse anche chi governa l’Italia si vedrà costretto a considerare seriamente il pericolo “terrorismo” sul nostro Paese. Il “forse” è d’obbligo

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Intanto si presenta buio il neonato 2015

Di Salvo Barbagallo Non c’è da essere allegri se il 2015 continuerà sulla scia dei suoi primi passi: dai tragici fatti di Parigi, assisteremo agli scontri per l’imminente elezione del Presidente della Repubblica Italiana, e chissà quanti altri avvenimenti in questo momento veramente imprevedibili. Cosa accadrà di peggio? Non c’è sfera di cristallo che possa dare indicazioni credibili.

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Renzi, “Serenata a Vallechiara”

Di Salvo Barbagallo Matteo Renzi (11 gennaio 1975) presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana dal 22 febbraio 2014 e segretario del Partito Democratico, eletto alle elezioni primarie dell’8 dicembre 2013, deve essere sicuramente un appassionato cinefilo (dizionario Sabatini Colletti, Cinefilo: che ha passione per il cinema e per tutte le attività ad esso connesse) e anche, vorremmo aggiungere, appassionato di musica, forse patito di jazz. Nulla da ridire, anzi. Si possono ben apprezzare le sue scelte. Per la vacanza personale e della sua famiglia Renzi ha scelto le…

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Contro la Democrazia terrorismo o sabotaggio?

Di Salvo Barbagallo Il linguaggio della politica, anche di fronte a fatti gravi, non è mai chiaro e quindi quando esponenti dello stesso Governo adoperano termini diversi (almeno nella “forma”) chi ascolta, o legge, non può fare a meno di chiedersi “ma di cosa stiamo parlando?”. Ci riferiamo all’inquietante episodio dell’attentato alla linea dell’alta velocità a Bologna, che ha messo in tilt per ore ed ore il sistema ferroviario nazionale.

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