Tag: migranti
La Sicilia verso il 2016: ottimismo o pessimismo?
Migranti/profughi: sbarchi e fughe a comando?
Mare Monstrum: “In mare tra la vita e la morte”
Cara di Mineo e profughi (quasi) archiviati
Quale guerra (vicina o lontana) travolgerà la Sicilia?
“Cara” Mineo, Castiglione, profughi e …Bashar Al Assad
Tra emergenza profughi e fatti “spiccioli”
Europa: c’è un progetto di “africanizzazione”?
Italia tra sfide, controsfide e minacce
Né migranti, né profughi, solo disperati da aiutare
Migranti: troppe polemiche, nessuna soluzione
Chiacchiere, da bar o da Parlamento
Migranti, parlano i numeri dei morti
Bloccati nella palude-Crocetta
MUOS, una “cosa” silenziosa
di Salvo Barbagallo Dall’aprile scorso (se non siamo in errore) del MUOS di Niscemi non si parla più, non si hanno notizie e, in realtà, le “novità” chi dovrebbe fornirle? Gli Stati Uniti d’America, ovviamente, non saranno rimasti con le mani in mano dopo le varie decisioni della magistratura di bloccare i lavori di uno degli impianti satellitari più tecnologicamente all’avanguardia e pericolosi (per chi, fra l’altro, oltreché per la popolazione residente?).
Leggi tuttoMigranti, arrivano nel silenzio
Fuggitivi, lavoro, vampiri
di Guido Di Stefano I più, influenzati e/o forse ossequiosi (se non complici compiacenti) degli occidentali regimi (dalla sovranità che nei fatti non brilla poi tanto) li chiamano migranti, quasi avessero realmente delle vere scelte alternative.
Leggi tuttoRenzi, i migranti e l’opzione B
di Luigi Asero Cambia nuovamente la politica italiana sull’immigrazione. O forse sarebbe meglio dire “si modifica”, perché quando in Italia si cambia, gattopardescamente, lo si fa per non cambiare nulla. E infatti non cambierà nulla, anzi forse ciò danneggerà ulteriormente la Sicilia. Ma nulla deve cambiare perché tutto cambi.
Leggi tuttoSballottati nell’unica emergenza “non stop”
Di Salvo Barbagallo Gli avvenimenti si sciorinano con tanta velocità che quel che accade, nel giro di poche ore, viene dimenticato con estrema rapidità. Filosoficamente parlando (ma la filosofia non c’entra) la fragilità del quotidiano è diventata una costante nella vita di ogni individuo “normale”, tanto che nulla appare “stabile” e “duraturo” se non ciò che viene mostrato come “emergenza”.
Leggi tutto