Nuovo governo, il buongiorno si vede da Il Mattino

di Valter Vecellio “Venga, direttore; si accomodi pure…Penso che immagini perché l’ho convocata…”. “Lo immagino, dottore; ma preferisco che me lo dica lei…”. “Direttore, il mio giornale sotto la sua direzione ha assunto una linea politica che non è più opportuna con i nuovi tempi. Dobbiamo, deve prenderne atto”. “Dottore, io la capisco: lei ha una quantità di interessi diffusi, e per quanto ricco e potente, deve tener presente chi sono i nuovi inquilini di palazzo Chigi e degli altri “palazzi” del potere. Ma io sono un giornalista, e rispondo…

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Matteo Renzi: il potere in progressione

Di Salvo Barbagallo   Il  premier Matteo Renzi non è un novello Machiavelli, né l’ombra di Giulio Andreotti, né l’ancor più lontano Dux che finì appeso al pilone di una pompa di benzina: è semplicemente un ex boy scout (senza offesa, ovviamente, per i boy scouts). Questo “ex” boy scout è riuscito a mettere in ginocchio i leaders storici del suo partito, il PD; riesce a “gestire” un Parlamento; riesce a imporre ciò che (lui) ritiene utile.

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L’arroganza del potere

di Guido Di Stefano    L’arroganza del potere è racchiusa in due semplici frasi, diventate ormai due “leit-motiv” di tanti residenti nelle stanze del potere, di cui (forse) chi le pronuncia non ne comprende le più profonde implicazioni. Forse, scriviamo: perché il “sorrisino” canzonatorio stampato sul loro bronzeo viso (mentre noi cittadini ci sentiamo offesi, oltraggiati, schiaffeggiati e trattati da schiavi ebeti) sembra indicare che vogliono trasmetterci il loro vero pensiero tramite messaggi che nemmeno dittatori e tiranni hanno mai pronunciato o reiterato. Si dice, e forse è vero,  che…

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Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse

Di Guido Di stefano   “Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse”: chi pronunciò queste parole leggeva l’animo umano come un libro aperto. E forse questa è l’unica espressione evangelica di cui ha fatto uso ed abuso quello stesso Occidente che ha rinnegato le sue radici (confinandole in una retorica nebulosità) all’atto della firma della tanto decantata costituzione europea. All’epoca l’unica contestazione venne da oriente.

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Siamo stanchi!

Di Guido Di Stefano Siamo stanchi di invasioni, persecuzioni, massacri, ruberie, occupazioni, usurpazioni, cancellazioni, calunnie, denigrazioni, fango, troppo fango. Vennero i Greci e “raccontarono” di averci portato quello che già era nostro: ulivo, vite, cereali, cultura (l’Odissea sembra il frutto di una nobildonna di Sicilia), arte (le ceramiche per esempio erano “note”), scienza e miti fantascientifici (forse gli americani ne sanno qualcosa), religione (hanno sovrapposto i loro crudeli dei alle nostre tre materne dee) ed altro. Si appropriarono di tutto e cancellarono le nostre identità e

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