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Banca del Sud, altra replica in nome dello sviluppo

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Banca del Sud, ancora replica
in nome dello sviluppo



di Marco Di Salvo


Silvio Berlusconi nel pieno della bagarre firme ha trovato il tempo per presentare il nuovo Comitato promotore della Banca del Sud. La banca «non sarà un carrozzone», ha precisato, perché il ruolo dello Stato è semplicemente quello di promotore: avrà una quota minoritaria che sarà dismessa entro cinque anni. «Credito e legalità sono i pilastri per lo sviluppo del nostro Sud. E io - aggiunge il premier - sarò il secondo depositante, dopo il ministro Tremonti».'istituzione del Comitato promotore, composto da quindici persone e presieduto da Vito Dell'Erba (presidente dell'Associazione delle Casse di risparmio di Puglia e Basilicata), rappresenta un nuovo passo operativo dell'istituto che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe contribuire a finanziare l'economia del Mezzogiorno, in special modo le piccole e medie imprese. Sarà compito del Comitato individuare e selezionare i soci fondatori (oltre allo Stato), definire la governance della banca, le specifiche funzioni e attività. Entro l'estate sarà pronto il piano industriale, in autunno arriverà l'ok di Bankitalia, ed entro l'anno dovrebbero vedersi i primi effetti sul territorio. Il capitale sarà in massima parte privato. La Banca potrà emettere, attraverso la rete del credito cooperativo e delle Poste, i cosiddetti «Sud bond», garantiti dallo Stato, cioè obbligazioni di scopo a medio-lungo termine che saranno tassate al 5% fino a un massimo di 100mila euro per sottoscrittore, anzichè al 12,50%. «Siamo il primo governo - può dire Giulio Tremonti - che per il Mezzogiorno ha fatto una banca e una fiscalità di vantaggio».banche di credito cooperativo socie e le Poste metteranno a disposizione i loro sportelli. «É un buon progetto», commenta l'amministratore delegato delle Poste, Massimo Sarmi, che sta già lavorando per adeguare gli sportelli postali al nuovo compito. «É un progetto coerente con la missione delle banche di redito cooperativo - dice Alessandro Azzi, presidente di Federcasse - a favore delle piccole e medie imprese».bene, allora? Non si direbbe, perché c'è chi, pur essendo un giovane deputato, ha la memoria lunga. E contrattacca la presentazione in pompa magna. ''Il ministro Tremonti il 9 marzo 2006 alle ore 17.00 presentò a Napoli presso la sede del Circolo dell'Unione, il Comitato promotore della Banca del Mezzogiorno. Tutto avvenne nell'imminenza delle elezioni politiche. Quattro anni dopo la storia si ripete...''. E' quanto ha affermato in una nota battuta dalle agenzie subito dopo la presentazione Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del gruppo Pd della Camera a proposito della presentazione della Banca del sud. ''Desidereremmo sapere che fine ha fatto il presidente del Comitato promotore, il principe Carlo Di Borbone'' ,ironizza Boccia aggiungendo di aver ''sempre sperato in questi 18 mesi che il governo credesse davvero nel Mezzogiorno. La vicenda bizzarra della fantomatica Banca che nasce con soli 5 milioni di euro - conclude - è la conferma di quanto il Sud sia considerato marginale''. E buono solo per la campagna elettorale di tutti, aggiungiamo noi...



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